giovedì 12 aprile 2018

L'elezione di Santarsiero? L'ennesima pantomima del Pd.


L’ennesima pantomima. L’ennesima dimostrazione di un partito alla “canna del gas” che cerca in tutti i modi gli ultimi rigurgiti di vita. Non sono stati teneri i commenti di alcuni dei consiglieri regionali di minoranza dopo l’elezione a presidente della massima assemblea regionale dell’ex sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. 
“Dalla richiesta di azzeramento della Giunta per i pessimi risultati elettorali del Pd dovuti a responsabilità politiche e amministrative, alle lodi sperticate per il duro lavoro fatto in questi anni, è un attimo: solo il tempo di sedersi su una poltrona, quella della presidenza”, ha commentato il capogruppo di Fdi-An, Gianni Rosa. “Il neo presidente, probabilmente, non si era seduto prima di rimangiarsi le accuse che neanche un mese fa aveva mosso ai vertici regionali del suo partito. Ma se Parigi val bene una messa, figuriamoci se la presidenza del Consiglio non vale un passo indietro. Ciò che è emerso dal teatrino del Consiglio regionale, ancora una volta umiliato dai continui rinvii per colpa della maggioranza, è che anche la figura della presidenza del Consiglio ne esce sminuita: non più garante dell’unità dell’assemblea, ma dell’unità del centrosinistra. Un mezzo, la poltrona da presidente, per sedare conflitti interni”. 
Per Michele Napoli “vi sono momenti nella vita politica ed istituzionale che segnano un nuovo tempo di passaggio, e questo voto non era di ordinaria amministrazione per una questione politica che nasce dalla necessità di riflettere sull’esito del 4 marzo. Quale migliore opportunità per interrogarci sul perché di detto esito? Non farlo è stato, a mio avviso, un errore mortale. Il mio invito, rivolto al Pd e alla maggioranza, era di scegliere la strada nuova, dell’apertura in favore delle opposizioni”, mentre è avvenuto l’esatto contrario. “Così si offre il fianco ad una politica con il cuore del pusillanime”. Gianni Perrino, del M5S, ritiene che “con l’elezione di Santarsiero si chiuda l’ennesima pantomima della pseudo rivoluzione di Pittella: alle tante pessime pagine di questa legislatura, si aggiunge questa: alla maggioranza ci sono voluti quasi 4 giorni, 5 rinvii della seduta consiliare ed altrettanti presunti rimpasti di giunta, per trovare una quadra sul nome di Santarsiero. Una pagina deprimente”. Nicola Benedetto ha parlato di “Pd moribondo che cerca l’ultimo anelito di vita. Non ho nulla contra la persona Santarsiero, che è politico di esperienza: la mia critica è a come ci si è arrivati e al fatto che il Pd abbia a tutti i costi voluto eleggere un suo rappresentante”.
Piero Miolla


Nessun commento:

Posta un commento