lunedì 11 giugno 2018

Sit-in Tecnoparco: tanti politici, molte associazioni, pochi cittadini.



Tanta politica, molto associazionismo, pochi cittadini. In estrema sintesi, è questo il bilancio del sit-in di ieri mattina, a Pisticci scalo, dinanzi a Tecnoparco, organizzato dall’Amministrazione comunale di Pisticci per dire no al rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale. La manifestazione rischia di essere ricordata come una passerella per i politici presenti, visto che la presenza della gente comune, specie dei residenti di Pisticci scalo, è stata esigua. 
Le ragioni del flop in realtà sono molteplici: dalla repentinità con la quale l’iniziativa è stata organizzata, alle divisioni politiche che avevano preceduto il sit-in, contro il quale, peraltro, si era scagliata anche Confindustria con un intervento per certi versi inopportuno. Tuttavia, siffatte ragioni non possono essere un alibi per i cittadini assenti, bravi a lamentarsi ma di fatto poco partecipi. 
Gli unici momenti degni di nota della manifestazione sono stati due: l’annuncio fatto dal senatore della Lega, Pasquale Pepe, della possibilità di riproporre anche in Basilicata il contratto di governo con il M5S, che però poco ha a che fare con l’Aia di Tecnoparco, e l’intervento di Lorenzo, un bimbo di Marconia che con il linguaggio di un adulto e una chiarezza espositiva da far impallidire fior di professionisti ha esortato tutti a darsi da fare per evitare l’estinzione del genere umano. Un inno all’ecologia e alla tutela dell’ambiente, il suo, che ha fatto emozionare i presenti e deve far riflettere gli adulti. 
Al sit-in erano presenti, oltre a Pepe, anche il senatore Vito Petrocelli, i deputati Mirella Liuzzi, Luciano Cillis, Arnaldo Lomuti e Gianluca Rospi, tutti del M5S, oltre al consigliere regionale pentastellato, Gianni Perrino. Presenti anche i sindaci di Policoro, Enrico Mascia, e Scanzano Jonico, Raffello Ripoli. Per il Comune di Bernalda era presente l’assessore Giusy Cirigliano, per quello di Montescaglioso il consigliere M5S Giuseppe Ditaranto e per quello di Miglionico il grillino Antonio Digioia. Per il Comune di Pisticci, inoltre, erano presenti tutti gli assessori comunali e molti consiglieri di maggioranza, insieme a quello di minoranza Michele Leone. Nel piazzale anche i coordinatori cittadini di Forza Italia, Pasquale Tuccino, e Fratelli d’Italia, Giovanni Barbalinardo. Presenti pure numerosi attivisti del M5S di Basilicata. 
Per l’associazionismo c’erano: Movimento Tutela Valbasento, Movimento Federalista Lucano, MaMa, Noi ci Siamo, A Cuore Aperto, Aiea Valbasento, Legambiente Pisticci, Mamme Libere Policoro, Cova Contro e Mediterraneo No Triv. 

L'INTERVENTO DEL SINDACO VIVIANA VERRI:
" “Non è più il momento di dividersi su tematiche così importanti, ma di unirsi per il territorio e per la comunità”. Così il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, nel corso del sit-in di ieri mattina ha chiamato all’unità sul fronte ambientale tutte le forze locali: politiche, sociali e associazionistiche. 
“Dobbiamo stare insieme per difendere il territorio, uniti per tutelare l’ambiente e far sì che Tecnoparco torni alla sua mission originale, quella di produzione di utilities per l’area industriale di Pisticci. Il messaggio oggi è il no della comunità al rinnovo dell’Aia a Tecnoparco: chiediamo con forza che venga interrotto il flusso dei reflui del petrolio. Il quantitativo di sostanze che giungono a Tecnoparco annualmente, infatti, è pari a circa un milione di metri cubi”. 
In merito alle critiche sulla estemporaneità della manifestazione, Verri ha precisato: “Non lo è assolutamente: arriva nel momento in cui è in corso la conferenza di servizi che sta discutendo il rinnovo dell’Aia. Nel 2009, quando fu rilasciata l’Aia, il Comune di Pisticci diede parere addirittura favorevole e, da allora, la mission originaria di Tecnoparco è stata snaturata. Negli anni, infatti, sono state effettuate numerose modifiche all’impianto, definite non sostanziali, il che ha contribuito a stravolgere le attività dell’azienda che ora tratta soprattutto rifiuti pericolosi e scarti di lavorazioni petrolifere”. 
Per questi motivi, il sindaco ha confermato “la contrarietà ad un rinnovo dell’Aia alle condizioni attuali: la rinnoveremo in ogni sede istituzionale e nel corso della conferenza di servizi in corso, rispettando in pieno i contenuti della delibera di Consiglio comunale che, adottata all’unanimità lo scorso dicembre 2016, respinge tale richiesta di rinnovo”.  
Piero Miolla

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