PIERO MIOLLA
Gratitudine e sospiro di sollievo per la risoluzione del “giallo” relativo
all’omicidio di Vincenzo Lauria, il pastore di 34 anni freddato a marzo a
Salandra, ma anche turbamento perché le persone arrestate sono conosciute come
pacate. Questi i sentimenti manifestati dal sindaco di Salandra, Gianfranco
Tubito, all’indomani dell’arresto dei due pensionati accusati di aver ideato ed
eseguito il delitto avvenuto a marzo. Sentimenti e sensazioni del primo
cittadino che, in realtà, accomunano gran parte dei salandresi. “Innanzitutto
faccio i complimenti e le congratulazioni per l’operato all’Arma dei
carabinieri – ha dichiarato Tubito -, anche per aver evidenziato la
collaborazione dei nostri concittadini. Voglio ricordare che la comunità, già
largamente scossa dall’omicidio, aveva poi attraversato una lunga fase di
turbamento dovuta alla possibilità che i presunti mandanti ed esecutori fossero
di fuori Salandra, o che, magari intorno a quanto accaduto a marzo e alle
difficoltà successive nelle indagini, ci fossero minacce di vario tipo.
Paradossalmente ed allo stesso tempo, però, i cittadini erano anche turbati non
poco dall’ipotesi che mandante ed esecutore fossero locali. In buona sostanza,
sapere o ipotizzare che i protagonisti di questo fatto di sangue fossero,
faccio per dire, vicini alla nostra porta di casa, turbava non poco tutti”.
Inutile nasconderlo, sono stati mesi difficili per questa cittadina laboriosa
adagiata sulla collina Materana: un morto ammazzato, le indagini che sembrano
non portare a nulla di concreto e, appunto, sia l’ipotesi che dietro la morte
del pastore potesse esserci una mano “esterna”, ma anche che gli autori fossero
concittadini. Ipotesi che non potevano non rendere questo centro, triste e
preoccupato. La svolta dell’altra notte, quando i carabinieri della Compagnia
di Tricarico, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Salandra, su ordine del
gip del Tribunale di Matera, Angela Rosa Nettis, hanno tratto in arresto i due
pensionati di 65 e 70 anni, ha in qualche modo contribuito a rasserenare gli
animi, da un lato, per renderli, invece, sorpresi, dall’altro. “Conoscendo gli
arrestati – ha concluso il sindaco – è ovvio che la nostra sorpresa è aumentata
perché considerate persone molto miti: sono esterrefatto perché pensare che
persone così miti siano arrivate, almeno secondo l’accusa, a commettere
siffatto reato, mi sconvolge”, ha concluso il primo cittadino.
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