PIERO MIOLLA
Bonifica
o semplice rimozione di parte del materiale potenzialmente inquinante? Il
dubbio è lecito guardando lo stato dell’arte al chilometro 44 della Basentana,
in territorio di Salandra. Qui, il 6 novembre un’autocisterna proveniente da
Taranto e diretta a Pignola, che trasportava olio esausto per la bitumazione,
si è ribaltata perdendo gran parte del carico. A poco più di 2 settimane
dall’evento e dopo la diffida dell’Anas alla ditta di autotrasporti
proprietaria del mezzo, obbligata per legge a bonificare gli ambienti, cui ha
fatto seguito la comunicazione di rinuncia della stessa ditta, circostanza che
ha costretto Anas ad intervenire direttamente, la situazione, pur diversa
rispetto al sopralluogo effettuato 10 giorni addietro, non è migliorata di
molto. Soprattutto, sembra non definitiva. Questo, almeno, è l’augurio. La
cunetta appare ampliata dall’intervento, ma, complice la fitta pioggia scesa
nei giorni scorsi e lo scarso deflusso, mostra ancora le tracce dell’olio
esausto, tuttora presente. Il terreno, specie nella parte più vicina alla
carreggiata, è impregnato di olio, come dimostra una delle foto pubblicate. La
sabbia utilizzata per ripulire la carreggiata, che nel precedente sopralluogo
risultava ammassata a bordo strada, è stata portata via, ma la zona appare
ancora condizionata da quanto accaduto. A questo punto ci chiediamo: è un primo
intervento di rimozione, cui seguirà la bonifica vera e propria, o va
considerato definitivo? Il dubbio è venuto anche alla Regione Basilicata, che
nei giorni scorsi ha scritto a Comune di Salandra, Anas, Provincia di Matera,
Arpab e prefettura di Matera, rimarcando, tra l’altro, che “non è stata rimossa
completamente la sorgente primaria di potenziale contaminazione”, come da
sopralluogo effettuato dall’Arpab il 13 novembre scorso. Per l’effetto, via
Anzio ha chiesto ad Anas di relazionare sul tipo di intervento effettuato,
mentre alla Provincia di Matera e al Comune di Salandra, “previa
identificazione del responsabile dell’evento”, ha chiesto l’emissione della
“prescritta ordinanza di diffida a provvedere”. Dal municipio salandrese hanno
fatto sapere di aver diffidato Anas e ditta di autotrasporti a provvedere a
quanto richiesto dalla Regione, comunicando il tutto anche a prefettura, Asm e
Arpab: seguirà ordinanza di divieto di emungimento delle acque in zona, per
qualsiasi utilizzo.
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