mercoledì 17 gennaio 2018

Clamorosa decisione del Comune di Montescaglioso.


Un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la declaratoria di illegittimità della delibera della Giunta Regionale di Basilicata numero 1197, approvata il 7 novembre scorso. Lo ha annunciato il sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito, il quale in una nota ha parlato di “emergenza ambientale che sta interessando la provincia di Matera ed, in particolare, il versante limitrofo allo stabilimento ItalCementi di Matera. Al fine di preservare e garantire il diritto alla salute dei cittadini, l’Amministrazione comunale di Montescaglioso, in collaborazione con i comuni di Santeramo in Colle e Ginosa e l’associazione No Inceneritore – Matera, sta predisponendo gli atti necessari affinché si blocchi la delibera”. L’atto “incriminato”, prevede <<l’ampliamento delle aree di messa in riserva dei rifiuti e di aggiornamento del quadro emissivo della cementeria ubicata in Località Trasanello, nel Comune di Matera>>. Nello specifico, Montescaglioso intende impugnare l’atto mediante il citato ricorso al Capo dello Stato che, “attraverso il Consiglio di Stato, giudicherà la legittimità o meno della delibera regionale. Va chiarito – ha aggiunto Zito - che la forte preoccupazione non si traduce in un’attività meramente ostativa, ma nella volontà vera di difendere il sacrosanto diritto alla salute. L’ampliamento della produzione, infatti, va approfondito circa l’ipotetica interferenza con il Parco della Murgia Materana, ricadente nel nostro territorio, e le attività che producono biologico e rientrano nella filiera dell’agroalimentare di qualità. Non è assolutamente possibile, a fronte di un continuo aumento dell’incidenza tumorale in Basilicata, autorizzare ulteriori incrementi produttivi nell’utilizzo di combustibile, senza che, a monte, si faccia un preventivo e serio monitoraggio ambientale. Non è possibile restare fermi ascoltando le quotidiane notizie che vedono i nostri cittadini affetti da neoplasie. Non è tollerabile la politica ambigua di chi, a parole si dice ambientalista, ma, nei fatti, fa esattamente l’opposto”. Il primo cittadino montese ha altresì chiarito che la “tematica ambientale non è un vessillo da sbandierare solamente quando fa comodo, ma una questione prioritaria su cui basare l’attività amministrativa. Non a caso, volendo dare un segnale forte sul percorso che avrebbe caratterizzato il nostro governo, la prima delibera di Giunta adottata dalla mia Amministrazione è stata l’adozione del principio di precauzione che, nello specifico, è una decisione esercitata in condizioni in cui le informazioni scientifiche sono insufficienti, non conclusive o incerte e vi sono indicazioni che i possibili effetti sull’ambiente e sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante, possono essere potenzialmente pericolosi e incompatibili con il livello di protezione prescelto>>. Infine, il primo cittadino di Montescaglioso ha concluso chiedendo alla Regione Basilicata e all’ItalCementi se “sono pronti a dimostrarci scientificamente che non vi sia alcun impatto di tipo ambientale e che la salute dei cittadini non sia messa a rischio”. La preoccupazione è relativa all’utilizzo del Css (Combustibili solidi secondari) la parte dei rifiuti che, al termine della raccolta differenziata, non può essere recuperata. “Utilizzare Css – spiegò tempo addietro ItalCementi - non fa di una cementeria un inceneritore”. Ma si tratta di rassicurazioni evidentemente non bastevoli.
Piero Miolla
 

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