Un ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la declaratoria di
illegittimità della delibera della Giunta Regionale di Basilicata numero 1197,
approvata il 7 novembre scorso. Lo ha annunciato il sindaco di Montescaglioso,
Vincenzo Zito, il quale in una nota ha parlato di “emergenza ambientale che sta
interessando la provincia di Matera ed, in particolare, il versante limitrofo
allo stabilimento ItalCementi di Matera. Al fine di preservare e garantire il
diritto alla salute dei cittadini, l’Amministrazione comunale di
Montescaglioso, in collaborazione con i comuni di Santeramo in Colle e Ginosa e
l’associazione No Inceneritore – Matera, sta predisponendo gli atti necessari
affinché si blocchi la delibera”. L’atto “incriminato”, prevede
<<l’ampliamento delle aree di messa in riserva dei rifiuti e di
aggiornamento del quadro emissivo della cementeria ubicata in Località
Trasanello, nel Comune di Matera>>. Nello specifico, Montescaglioso
intende impugnare l’atto mediante il citato ricorso al Capo dello Stato che,
“attraverso il Consiglio di Stato, giudicherà la legittimità o meno della
delibera regionale. Va chiarito – ha aggiunto Zito - che la forte
preoccupazione non si traduce in un’attività meramente ostativa, ma nella volontà
vera di difendere il sacrosanto diritto alla salute. L’ampliamento della
produzione, infatti, va approfondito circa l’ipotetica interferenza con il
Parco della Murgia Materana, ricadente nel nostro territorio, e le attività che
producono biologico e rientrano nella filiera dell’agroalimentare di qualità.
Non è assolutamente possibile, a fronte di un continuo aumento dell’incidenza
tumorale in Basilicata, autorizzare ulteriori incrementi produttivi
nell’utilizzo di combustibile, senza che, a monte, si faccia un preventivo e
serio monitoraggio ambientale. Non è possibile restare fermi ascoltando le
quotidiane notizie che vedono i nostri cittadini affetti da neoplasie. Non è
tollerabile la politica ambigua di chi, a parole si dice ambientalista, ma, nei
fatti, fa esattamente l’opposto”. Il primo cittadino montese ha altresì
chiarito che la “tematica ambientale non è un vessillo da sbandierare solamente
quando fa comodo, ma una questione prioritaria su cui basare l’attività
amministrativa. Non a caso, volendo dare un segnale forte sul percorso che
avrebbe caratterizzato il nostro governo, la prima delibera di Giunta adottata
dalla mia Amministrazione è stata l’adozione del principio di precauzione che,
nello specifico, è una decisione esercitata in condizioni in cui le
informazioni scientifiche sono insufficienti, non conclusive o incerte e vi
sono indicazioni che i possibili effetti sull’ambiente e sulla salute degli
esseri umani, degli animali e delle piante, possono essere potenzialmente
pericolosi e incompatibili con il livello di protezione prescelto>>.
Infine, il primo cittadino di Montescaglioso ha concluso chiedendo alla Regione
Basilicata e all’ItalCementi se “sono pronti a dimostrarci scientificamente che
non vi sia alcun impatto di tipo ambientale e che la salute dei cittadini non
sia messa a rischio”. La preoccupazione è relativa all’utilizzo del
Css (Combustibili solidi secondari) la parte dei rifiuti che, al termine della
raccolta differenziata, non può essere recuperata. “Utilizzare Css – spiegò
tempo addietro ItalCementi - non fa di una cementeria un inceneritore”. Ma si
tratta di rassicurazioni evidentemente non bastevoli.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento