Lo stato di emergenza per la
frana di contrada “Serra Rifusa”, a Stigliano, dichiarato lo scorso 29 dicembre
dal Consiglio dei ministri, ha prodotto i primi effetti concreti: una delibera
dell’esecutivo guidato dal premier, Paolo Gentiloni, tenuto conto della
dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’aggravamento del
vasto movimento franoso, ha infatti assegnato la somma di due milioni e
trecentomila euro al centro governato del sindaco Franco Micucci, “per
l’attuazione di interventi da effettuare in vigenza dello stato di emergenza”.
<<Si tratta – ha spiegato il primo cittadino - delle prime, e non ultime,
risorse assegnate a seguito della importante dichiarazione dello scorso 29
dicembre, che si sommano a quelle ordinarie già stanziate. Mi riferisco ai
cinque milioni destinati alla frana del centro sociale e ai due stanziati per
quella della Rupe del castello>>.
Insomma, buone notizie da Roma per il
centro della montagna Materana, da anni, ormai, vessato dal problema delle
frane che, è bene ricordarlo, purtroppo non si esauriscono in quelle citate, ma
riguardano anche altre contrade più periferiche e prossime alle arterie che
regolano il traffico in entrata e in uscita dal paese. Tornando all’importante,
primo stanziamento prodotto dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il
Consiglio dei ministri ha motivato lo stanziamento “per l’attuazione dei primi
interventi, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi e
indispensabili fabbisogni”, provvedendo a individuare nel fondo per le
emergenze nazionali la fonte del finanziamento stesso.
<<Adesso – ha
concluso Micucci – attendiamo innanzitutto la nomina di un commissario che
gestirà questi fondi e poi provvederemo a studiare e ipotizzare le varie
ipotesi di interventi, rispetto alle quali voglio precisare che non saremo
chiusi a nessuna possibilità. Successivamente, convocheremo una conferenza
stampa per informare i cittadini su vare cose. In primis, in cosa consiste la
dichiarazione dello stato di emergenza. In secondo luogo per far capire loro
quali saranno gli attori in campo e, da ultimo ma non per ordine d’importanza,
anche per ipotizzare insieme alla comunità gli interventi concreti da
effettuare, soprattutto con riferimento alla possibilità di ricostruire ciò che
è crollato in altre zone del paese>>.
Piero Miolla
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