giovedì 18 gennaio 2018

Fondi per la frana di Stigliano


Lo stato di emergenza per la frana di contrada “Serra Rifusa”, a Stigliano, dichiarato lo scorso 29 dicembre dal Consiglio dei ministri, ha prodotto i primi effetti concreti: una delibera dell’esecutivo guidato dal premier, Paolo Gentiloni, tenuto conto della dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’aggravamento del vasto movimento franoso, ha infatti assegnato la somma di due milioni e trecentomila euro al centro governato del sindaco Franco Micucci, “per l’attuazione di interventi da effettuare in vigenza dello stato di emergenza”. 
<<Si tratta – ha spiegato il primo cittadino - delle prime, e non ultime, risorse assegnate a seguito della importante dichiarazione dello scorso 29 dicembre, che si sommano a quelle ordinarie già stanziate. Mi riferisco ai cinque milioni destinati alla frana del centro sociale e ai due stanziati per quella della Rupe del castello>>. 
Insomma, buone notizie da Roma per il centro della montagna Materana, da anni, ormai, vessato dal problema delle frane che, è bene ricordarlo, purtroppo non si esauriscono in quelle citate, ma riguardano anche altre contrade più periferiche e prossime alle arterie che regolano il traffico in entrata e in uscita dal paese. Tornando all’importante, primo stanziamento prodotto dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il Consiglio dei ministri ha motivato lo stanziamento “per l’attuazione dei primi interventi, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi e indispensabili fabbisogni”, provvedendo a individuare nel fondo per le emergenze nazionali la fonte del finanziamento stesso. 
<<Adesso – ha concluso Micucci – attendiamo innanzitutto la nomina di un commissario che gestirà questi fondi e poi provvederemo a studiare e ipotizzare le varie ipotesi di interventi, rispetto alle quali voglio precisare che non saremo chiusi a nessuna possibilità. Successivamente, convocheremo una conferenza stampa per informare i cittadini su vare cose. In primis, in cosa consiste la dichiarazione dello stato di emergenza. In secondo luogo per far capire loro quali saranno gli attori in campo e, da ultimo ma non per ordine d’importanza, anche per ipotizzare insieme alla comunità gli interventi concreti da effettuare, soprattutto con riferimento alla possibilità di ricostruire ciò che è crollato in altre zone del paese>>.
Piero Miolla
 

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