domenica 25 febbraio 2018

Frana di Stigliano: si monetizza.

Il capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha reso l’ordinanza con la quale si stanziano 2,3 milioni di euro per la frana di Stigliano. Il provvedimento fa seguito al riconoscimento, da parte del Consiglio dei ministri, dello stato di emergenza, decretato circa un mese fa, e contiene una serie di misure. Quali? Un contributo mensile per le famiglie sgomberate da 400 a 900 euro, a seconda del numero dei componenti; un’opera di ricognizione del patrimonio immobiliare per intervenire sulle infrastrutture a servizio della comunità, sugli edifici pubblici, ma anche su quelli privati o utilizzati per attività produttive; la possibilità di sospendere i mutui contratti con le banche in caso di abitazioni distrutte o rese inagibili. 
Nell’ordinanza, inviata al governatore lucano, Marcello Pittella, si sancisce l’avvio degli “interventi urgenti di protezione civile, in conseguenza dell’aggravamento del vasto movimento franoso nel territorio di Stigliano”, con un finanziamento straordinario di 2,3 milioni di euro. Ovvia la soddisfazione di Pittella, ma soprattutto del sindaco della cittadina della montagna Matera, Franco Micucci. I 2,3 milioni di euro messi a disposizione dal ministero dell’Economia e delle Finanze si aggiungono ai circa 3 già investiti dalla Regione Basilicata e ai due interventi del commissario straordinario per la mitigazione del dissesto idrogeologico, che ammontano a 7 milioni di euro. 
Il capo del dipartimento della Protezione Civile ha nominato commissario delegato il dirigente dell’Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata, che potrà impartire direttive al sindaco di Stigliano e dovrà disporre entro 30 giorni il piano di intervento, “indicando le necessarie attività di riduzione del rischio residuo, di monitoraggio, di previsione e di mitigazione delle conseguenze del movimento franoso”. Il commissario delegato, recita l’ordinanza, “è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta in tutto o in parte, o sia stata sgomberata, un contributo per l’autonoma sistemazione nella misura di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 per le famiglie con 2 persone, 700 per quelle composte da 3 unità, 800 per quelli con 4 persone, fino ad un massimo di 900 euro mensili per le famiglie da 5 o più unità. Qualora siano presenti persone con più di 65 anni di età o disabili è concesso un contributo aggiuntivo nel limite di 200 euro mensili per ognuno dei soggetti, fino ad un massimo di 900 euro per il nucleo familiare”.

 

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