Commissariare
Matera 2019, tutelare l’interesse nazionale, ripristinare il ministero delle
Politiche Agricole, inserire la clausola di salvaguardia nazionale.
Sono alcuni
dei punti cardine del programma di Fratelli d’Italia-An, che Pasquale Di
Lorenzo, candidato capolista alla Camera, sottoscrive e condivide. “Siamo
espressione di una destra moderna – ha spiegato Di Lorenzo - che pone al centro
l’interesse nazionale e si mette a disposizione del Paese per permettere una
governabilità che, altrimenti, a causa del sistema elettorale rischia di essere
una chimera. In merito ai rapporti con l’Europa, l’interesse nazionale va
tutelato rifiutando tutti i diktat in contrasto con il nostro interesse: per
questo, come in Germania, deve esserci prima l’ok del Parlamento italiano. Il
dicastero delle Politiche Agricole? E’ stato troppo frettolosamente messo in
soffitta in un Paese nel quale il territorio è a vocazione agricola. Vogliamo
la riduzione dei dazi sull’importazione dell’ortofrutta: non comprendiamo
perché un nostro agricoltore debba adempiere a tutte le norme, mentre quello
tunisino può liberamente esportare in Italia il suo. E’ evidente che chi vuole
tutelare l’interesse nazionale vota Fdi, così come è altrettanto evidente che
questo interesse riguarda principi come il prima di tutto gli italiani,
sicurezza, legalità, no allo ius soli, sì a minore tassazione e burocrazia per
favorire il lavoro”.
C’è un motivo in più, a giudizio di Di Lorenzo, per votare
Fdi: “Dare, nella coalizione di centrodestra, un momento di identificazione
della proposta politica che sia anche quello della tutela del lavoro e della
destra sociale: noi veniamo dall’antica storia del Msi e riteniamo che in
questo Paese ci sia bisogno di una destra pulita, seria e competente, che sia
in grado di assicurare futuro, non solo promesse, odio e rancore”.
Taranto
terza provincia lucana? “E’ il sintomo della necessità di rivedere il
regionalismo che ha prodotto spesa pubblica e, specie al Sud, disservizi.
Bisogna virare verso il macro regionalismo per dare maggiore efficienza ai
servizi con le stesse strutture, e abbattere i costi prodotti dalle regioni,
spesso carrozzoni di burocrazia. Così vincoleremmo i risparmi ottenuti alla
tutela dei piccoli comuni”.
Su Matera 2019 “c’è bisogno di un commissariamento:
sarà la prima richiesta che farò al ministro in caso di elezione, perché Matera
è capitale in rappresentanza dell’Italia, non della Basilicata. Non c’è stato
un impegno concreto del Governo e bisogna recuperare il tempo perso”.
Piero Miolla
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