Sono
circa 2.500 le persone affette da malattie rare in Basilicata, delle quali
circa 1.500 si curano entro i confini regionali e le restanti 1000 in altre
regioni.
Lo si evince dai dati diffusi dal centro di coordinamento regionale
della Rete delle Malattie Rare, voluto dall’assessore alla Sanità, Flavia
Franconi, e diretto da Giulia Motola. Dal centro, ubicato presso il
dipartimento Politiche della Persona di Potenza, si apprende, altresì, che in
Basilicata la più diagnosticata tra le malattia rare è quella di Behçet con 207
casi, seguita dal cheratocono (105), dalla sclerosi laterale amiotrofica (63),
dai difetti ereditari della coagulazione (51), e dalle distrofie muscolari
(41).
In Basilicata il centro diretto dalla dottoressa
Motola è diventato un punto di riferimento importante per i malati rari e le
loro famiglie, le quali ora sanno a chi rivolgersi per ogni tipo di problema.
Il coordinamento ha anche realizzato un sito dedicato, malattierare.sanita.basilicata.it,
dove è delineato il percorso del paziente per tutte le informazioni che
contiene, ed h attivato un numero verde (800 009988), per tutti coloro che ne
hanno bisogno e hanno necessità di informazioni e chiarimenti. Ma non è tutto,
perché sono molte le iniziative intraprese dal Centro di Coordinamento
Regionale delle Malattie Rare, anche relativamente alla sorveglianza, per
l’importanza che ha al fine di ottenere una stima di occorrenza delle malattie
rare e valutare l’impatto del fenomeno.
“Conoscere i numeri dei casi – ha
spiegato Motola -. è, altresì, fondamentale per la programmazione sanitaria
regionale e la individuazione della priorità degli interventi”. Motola, in
riferimento ai dati citati, ha anche precisato che essi sono “sottostimati in
quanto dalla elaborazione di dati Cup relativi alle prestazioni sanitarie
effettuate, unitamente ai dati derivati dalla collaborazione con i medici di
medicina generale e i pediatri di libera scelta, risultano molti più casi. Ovviamente,
in ambito di malattie rare vanno considerate le diagnosi non ancora accertate
o, addirittura, non ancora indagate”. Inoltre, va ricordato che nella nostra
regione è stato istituito il Presidio di Rete Regionale per tali patologie, che
ha sede presso la Pediatria del San Carlo di Potenza, unitamente al percorso diagnostico
terapeutico assistenziale, creato ad hoc, che prevede la stretta collaborazione
degli operatori sanitari ospedalieri e territoriali.
“Il presidio di rete per
le distrofie di Duchenne e Becker è stato voluto dall’assessorato per
permettere ai malati rari di potersi curarsi in Basilicata”. Entrambi i servizi
istutiti in Basilicata verranno illustrati nel corso del convegno dal titolo “Le
Malattie Rare in Basilicata. Focus su Duchenne e Becker”, originariamente
previsto per ieri, ma che, a causa delle
avverse condizioni meteo, è stato rinviato a data da destinarsi.
Oltre alle
patologie sopra citate, tra le oltre 6mila malattie rare oggi conosciute, si
annoverano anche fibrosi cistica, ipoparatiroidismo, epidermolisi bollosa,
fibrosi polmonare idiopatica, amiotrofia spinale infantile, malattia di
Stargardt, talassemia.
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