Aziende agricole isolate,
automobilisti in difficoltà, frane, voragini e tanta melma sulle strade, specie
su quelle della viabilità rurale. E’ il bilancio, ancora provvisorio, del
violento nubifragio che ha colpito il territorio di Salandra (e buona parte della
provincia di Matera) domenica pomeriggio. Pioggia violentissima con grandine
che, in poco tempo, ha fatto riemergere le problematiche di un territorio da
sempre alle prese con il dissesto idrogeologico.
Uno dei primi effetti del
nubifragio è stato l’invasione di molte strade, letteralmente coperte di melma
e fango: segnalati alcuni automobilisti in difficoltà per via del fiume di
acqua, fango e detriti che hanno invaso le arterie rurali. Una voragine si è
aperta in contrada Piano Marino (i tecnici comunali stanno provvedendo ad
eliminarla), mentre alcune aziende agricole in contrada San Vitale sono rimaste
isolate: le strade di accesso, infatti, erano completamente impraticabili e
solo nella mattinata di lunedì la situazione è migliorata e le aziende sono
tornate raggiungibili. Numerosi, poi, i piccoli smottamenti che si sono aperti,
uniti a quelli già esistenti che, per forza di cose, si sono ampliati. Insomma,
circa due ore di pioggia fortissima hanno quasi messo in ginocchio un intero
territorio. Dopo l’accaduto, il sindaco, Gianfranco Tubito, ha ovviamente messo
in moto la macchina dei soccorsi e del pronto intervento, coadiuvato dalla
Protezione Civile locale. Ma Tubito, passata la tempesta, oltre alla conta dei
danni ha anche un timore.
“Temiamo seriamente per la stabilità della strada
comunale Salandra-Scalo, sulla quale il transito è da sempre limitato al
traffico leggero – ha sottolineato il primo cittadino -. E’ una strada che ha
già manifestato problemi strutturali e andrebbe al più presto migliorata. Il
problema è sempre lo stesso: la mancanza di fondi. Chiediamo, pertanto, alle
autorità preposte di intervenire per preservare almeno le due strade che ci
consentono l’accesso alla Cavonica e alla Basentana, altrimenti si correrà il
rischio, prima o poi, di rimanere isolati. Per la bretella che ci collega alla
Basentana, peraltro, stiamo per predisporre un progetto per il finanziamento
necessario alla realizzazione di un intervento di una certa consistenza, con
briglie e palificazione. Sull’altro fronte la situazione è migliore, ma
l’attenzione deve essere sempre massima perché la nostra condizione, sul fronte
delle strade, rimane precaria e delicata”.
Piero Miolla
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