Una fogna a cielo aperto da circa
10 anni che confluisce, con tutti i suoi liquami maleodoranti, dinanzi
all’ingresso di un’azienda agricola, specie dopo le piogge abbondanti. Accade a
Genzano di Lucania, in contrada Pago, dove Giovanni Anelli è titolare di un
vigneto, un frutteto e di un uliveto ad uso semi-familiare, e possiede una
serie di immobili tra i quali anche la casa nella quale i suoi genitori vivono.
“La condotta della fogna che arriva dal centro di Genzano – ha raccontato
Anelli – circa 10 anni fa si è rotta, non sappiamo perché. Abbiamo più volte
denunciato, anche ai Carabinieri Forestali, questo tipo di situazione ma al
momento non siamo riusciti a venirne a capo. Devo dire che, soprattutto quando
piove in modo consistente, la fogna arriva a pieno regime dinanzi al cancello
della mia azienda: quando era intubata, ovviamente, il problema non sussisteva,
ma da quando la condotta è in qualche modo esplosa, il fenomeno è costante e,
devo dire, davvero poco accattivante. Ci passiamo con le nostre auto e, quindi,
portiamo tante schifezze sia in azienda che in paese, visto che io vivo a
Genzano con la mia famiglia e, quando sono costretto ad attraversare questo
fiume in piena, ovviamente con quella stessa auto sporca torno in paese”.
Anelli ha aggiunto di aver “più volte segnalato il problema in Comune, ma devo
dire che le ultime amministrazioni sono state assolutamente inerti sul tema.
Non si sono mai prese la briga di risolvere la questione: voglio proprio vedere
cosa faranno i nuovi amministratori che verranno eletti dopo il 10 giugno. Ho,
come detto, anche notiziato i Carabinieri Forestali ma al momento i risultati
non si vedono. Da ultimo, proprio la settimana scorsa, l’assessore competente
mi ha ricevuto ed ha convocato il titolare di una ditta di movimento terra: il
problema, però, non si risolve con una ruspa. Quello è solo un palliativo:
bisognerebbe intervenire riparando la condotta fognaria, altrimenti ad ogni
pioggia il fenomeno di ripropone”.
Dopo la bomba d’acqua di qualche giorno fa,
Anelli è dovuto intervenire privatamente “con un trattore per liberare la
strada da questo liquido maleodorante, misto di varie schifezze. Siamo nel 2018
– ha concluso Anelli – e mi chiedo se sia mai possibile che tale situazione
debba continuare. Io non ho più parole ma pretendo che le istituzioni preposte,
compreso Acquedotto Lucano, provvedano al più presto a risolvere questa
situazione”. Nella terra del petrolio, dunque, dove si ricostruiscono ponti in
10 giorni, non si è stati capaci di riparare una condotta fognaria in ben 10
anni.
LA REPLICA DI ACQUEDOTTO LUCANO :
"Conosciamo la questione di contrada Pago – ha
dichiarato Raffaele Pellettieri, capo dell’Area Tecnica di Aql – e interverremo
per risolvere la questione almeno dal punto di vista momentaneo, onde evitare
al cittadino il subire una situazione difficile, anche dal punto di vista
sanitario”. Quella condotta, però, dovrebbe essere oggetto di un finanziamento
specifico e dei successivi lavori per renderla nuovamente funzionale per
sempre. “Contiamo entro l’anno di fare il bando – ha concluso Pellettieri -:
per adesso, su richiesta del sindaco, interverremo per tamponare la situazione
pur non essendo di nostra specifica competenza in quanto non si tratta di
condotta collettata”.
Piero Miolla
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