domenica 10 giugno 2018

A Genzano di Lucania fogna a cielo aperto da circa 10 anni. La denuncia di Giovanni Anelli



Una fogna a cielo aperto da circa 10 anni che confluisce, con tutti i suoi liquami maleodoranti, dinanzi all’ingresso di un’azienda agricola, specie dopo le piogge abbondanti. Accade a Genzano di Lucania, in contrada Pago, dove Giovanni Anelli è titolare di un vigneto, un frutteto e di un uliveto ad uso semi-familiare, e possiede una serie di immobili tra i quali anche la casa nella quale i suoi genitori vivono. 
“La condotta della fogna che arriva dal centro di Genzano – ha raccontato Anelli – circa 10 anni fa si è rotta, non sappiamo perché. Abbiamo più volte denunciato, anche ai Carabinieri Forestali, questo tipo di situazione ma al momento non siamo riusciti a venirne a capo. Devo dire che, soprattutto quando piove in modo consistente, la fogna arriva a pieno regime dinanzi al cancello della mia azienda: quando era intubata, ovviamente, il problema non sussisteva, ma da quando la condotta è in qualche modo esplosa, il fenomeno è costante e, devo dire, davvero poco accattivante. Ci passiamo con le nostre auto e, quindi, portiamo tante schifezze sia in azienda che in paese, visto che io vivo a Genzano con la mia famiglia e, quando sono costretto ad attraversare questo fiume in piena, ovviamente con quella stessa auto sporca torno in paese”. 
Anelli ha aggiunto di aver “più volte segnalato il problema in Comune, ma devo dire che le ultime amministrazioni sono state assolutamente inerti sul tema. Non si sono mai prese la briga di risolvere la questione: voglio proprio vedere cosa faranno i nuovi amministratori che verranno eletti dopo il 10 giugno. Ho, come detto, anche notiziato i Carabinieri Forestali ma al momento i risultati non si vedono. Da ultimo, proprio la settimana scorsa, l’assessore competente mi ha ricevuto ed ha convocato il titolare di una ditta di movimento terra: il problema, però, non si risolve con una ruspa. Quello è solo un palliativo: bisognerebbe intervenire riparando la condotta fognaria, altrimenti ad ogni pioggia il fenomeno di ripropone”. 
Dopo la bomba d’acqua di qualche giorno fa, Anelli è dovuto intervenire privatamente “con un trattore per liberare la strada da questo liquido maleodorante, misto di varie schifezze. Siamo nel 2018 – ha concluso Anelli – e mi chiedo se sia mai possibile che tale situazione debba continuare. Io non ho più parole ma pretendo che le istituzioni preposte, compreso Acquedotto Lucano, provvedano al più presto a risolvere questa situazione”. Nella terra del petrolio, dunque, dove si ricostruiscono ponti in 10 giorni, non si è stati capaci di riparare una condotta fognaria in ben 10 anni.

LA REPLICA DI ACQUEDOTTO LUCANO :
"Conosciamo la questione di contrada Pago – ha dichiarato Raffaele Pellettieri, capo dell’Area Tecnica di Aql – e interverremo per risolvere la questione almeno dal punto di vista momentaneo, onde evitare al cittadino il subire una situazione difficile, anche dal punto di vista sanitario”. Quella condotta, però, dovrebbe essere oggetto di un finanziamento specifico e dei successivi lavori per renderla nuovamente funzionale per sempre. “Contiamo entro l’anno di fare il bando – ha concluso Pellettieri -: per adesso, su richiesta del sindaco, interverremo per tamponare la situazione pur non essendo di nostra specifica competenza in quanto non si tratta di condotta collettata”.  
Piero Miolla

Nessun commento:

Posta un commento