lunedì 18 giugno 2018

Futsal, serie A2: il sindaco di Grassano, Filippo Luberto, sulla questione palasport.



“Stiamo lavorando alacremente per la realizzazione di una tensostruttura: ma non è un giocattolino che si realizza in breve tempo”. Così il sindaco di Grassano, Filippo Luberto, ha chiarito qual è lo stato dell’arte in merito alla querelle della sede di gioco del Signor Prestito, compagine di calcio a 5 neo promossa in A2 che non potrà, nel prossimo campionato, disputare le sue gare interne al Pala Caruso. 
“Il palazzetto dello sport – ha spiegato Luberto – non è fruibile in A2 e non può essere adeguato alle misure per la nuova categoria, ma realizzare un nuovo palasport è tutt’altro che semplice e, soprattutto, celere. L’Amministrazione comunale sta lavorando per poter risolvere la questione che, però, non è come dare vita a un giocattolo. Tenuto conto di entrambi i fattori, stiamo pensando a soluzioni che sono in campo. Convocherò la società quando avrò tutti gli elementi al suo posto, ma voglio ricordare che nel piano triennale delle opere pubbliche è già inserita la realizzazione di una nuova tensostruttura. Per poterla realizzare, però, abbiamo bisogno di circa 300mila euro e, soprattutto, di passaggi burocratici e tecnici che sono in corso”. 
Insomma, i tempi si profilano non proprio brevi e, par di capire, il Comprensorio dovrà probabilmente pensare ad una nuova sede, almeno nell’immediato. “Rimane l’impegno del sindaco – ha sottolineato Luberto – a trovare la soluzione migliore possibile, che passa però attraverso una procedura lunga e laboriosa. Non stabilisco io i tempi e, quindi, non posso dire se il Grassano dovrà giocare alcune gare in campo neutro: posso solo assicurare che sto lavorando a tamburo battente per cercare di sbrogliare questa matassa”. 
Il sindaco ha anche rivelato di aver chiesto alla Regione Basilicata lo stanziamento di fondi per facilitare la realizzazione della tensostruttura. “Il Cmb è l’unica squadra lucana nella serie A ed abbiamo chiesto a Pittella di prevedere l’arrivo di somme necessarie alla costruzione della struttura: siamo in attesa”.
Piero Miolla

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