domenica 17 giugno 2018

Rinnovo assemblea Consorzio di Bonifica: Riscatto fa un esposto alla Procura e chiede lo stop alle elezioni.



Un esposto denuncia alla Procura della Repubblica perché accerti se esistono profili di illegalità. E’ una delle iniziative decise dal movimento Riscatto e dalle organizzazioni che lo sostengono (Altragricoltura, LiberiAgricoltori, Uci Basilicata), in merito all’elezione dell’assemblea del Consorzio Unico di Basilicata. 
“Non possiamo essere complici del falso sulla pelle degli agricoltori, non siamo interessati a qualche postazione ma impegnati a rompere con le pratiche del passato in nome del bisogno di cambiamento che sale dalla società lucana”, hanno spiegato dal movimento. “Le elezioni vengano annullate: presenteremo istanze alla magistratura amministrativa perché se ne dichiari la nullità, porteremo le carte alla procura della Repubblica. Con le elezioni serve realizzare due obiettivi: aprire un progetto nuovo che, superando le storture da carrozzone inefficiente e pieno di debiti consegnatoci da chi ha gestito fin qui l’ente, restituisca ai cittadini un presidio efficiente; garantire trasparenza nella gestione di un ente da anni fondata su opacità e approssimazione. Le due condizioni sono imprescindibili e sono l’una condizione dell’altra. Abbiamo posto questioni per garantire trasparenza e legalità delle elezioni. Fra queste, alcune sono dirimenti: è un grave errore e, sotto molti profili, illegittimo che l’ente impedisca a chi non è in regola con i pagamenti il diritto all’elettorato attivo e passivo; nell’elenco degli aventi diritto al voto vi sono migliaia di morti; chi può escludere, e come, che non voteranno per delega?” 
Per Gianni Fabbris “queste sono elezioni fondate su atti falsi e non possono tenersi in queste condizioni. Chiamiamo le forze democratiche alla vigilanza ed all’impegno. La vicenda delle elezioni al Consorzio possono e devono essere un banco di prova su come questa società saprà interpretare le istanze di cambiamento. Lavoriamo perché sulla vicenda si aprano i riflettori e vengano portati all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale”. 
Piero Miolla

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