Un esposto denuncia alla Procura
della Repubblica perché accerti se esistono profili di illegalità. E’ una delle
iniziative decise dal movimento Riscatto e dalle organizzazioni che lo
sostengono (Altragricoltura, LiberiAgricoltori, Uci Basilicata), in merito
all’elezione dell’assemblea del Consorzio Unico di Basilicata.
“Non possiamo
essere complici del falso sulla pelle degli agricoltori, non siamo interessati
a qualche postazione ma impegnati a rompere con le pratiche del passato in nome
del bisogno di cambiamento che sale dalla società lucana”, hanno spiegato dal
movimento. “Le elezioni vengano annullate: presenteremo istanze alla
magistratura amministrativa perché se ne dichiari la nullità, porteremo le
carte alla procura della Repubblica. Con le elezioni serve realizzare due
obiettivi: aprire un progetto nuovo che, superando le storture da carrozzone
inefficiente e pieno di debiti consegnatoci da chi ha gestito fin qui l’ente,
restituisca ai cittadini un presidio efficiente; garantire trasparenza nella gestione
di un ente da anni fondata su opacità e approssimazione. Le due condizioni sono
imprescindibili e sono l’una condizione dell’altra. Abbiamo posto questioni per
garantire trasparenza e legalità delle elezioni. Fra queste, alcune sono
dirimenti: è un grave errore e, sotto molti profili, illegittimo che l’ente
impedisca a chi non è in regola con i pagamenti il diritto all’elettorato
attivo e passivo; nell’elenco degli aventi diritto al voto vi sono migliaia di
morti; chi può escludere, e come, che non voteranno per delega?”
Per Gianni
Fabbris “queste sono elezioni fondate su atti falsi e non possono tenersi in
queste condizioni. Chiamiamo le forze democratiche alla vigilanza ed
all’impegno. La vicenda delle elezioni al Consorzio possono e devono essere un
banco di prova su come questa società saprà interpretare le istanze di
cambiamento. Lavoriamo perché sulla vicenda si aprano i riflettori e vengano
portati all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale”.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento