La verità sulla pista Mattei?
“Non mi sono mai piegato a sistemi di clientele e a pressioni di alcun genere”.
E’ come sempre molto chiaro nelle sue posizioni Alfredo Cestari, presidente
della Winfly, società che gestito per tre anni e mezzo la pista Mattei di
Pisticci. Il quale è tornato a parlare della pista Mattei dopo aver appreso
dello scandalo della sanità lucana.
“Da quello che sta emergendo nell’inchiesta
– ha dichiarato Cestari - capisco l’autentica motivazione alla base del
trattamento che presidenza della Giunta regionale, amministratore unico e
direttore generale del Consorzio Sviluppo Industriale di Matera hanno riservato
e continuano a riservare alla Winfly. Quando ho deciso di avviare una prima
selezione di personale da impiegare, a vario titolo, nella struttura di
Pisticci, in tanti tra i responsabili istituzionali mi si sono messi contro. E,
se ci fosse bisogno di un ulteriore esempio, del tanto sbandierato avviso di
gara per la gestione non c’è ancora alcuna traccia perché la ragione vera è stata,
solo ed esclusivamente, quella di estromettere la mia società. La verità va
perseguita nell’interesse della comunità lucana, a cui sono sottratte risorse
finanziarie pubbliche che avrebbero dovuto essere spese in maniera trasparente
ed efficiente per la soluzione di problemi essenziali per i cittadini e gli
imprenditori quale la mobilità”.
Tra le spese ci sono anche gli emolumenti
destinati dalla politica, “non certo con concorso pubblico”, all’amministratore
unico del Consorzio, Carlo Chiurazzi, “80mila euro l’anno”, e al direttore “Di
Chio: 115.084,23 euro per il 2014 e a 86.467,81 euro per il 2015. Di Chio ha
preso i compensi utilizzando il part-time, poiché, contemporaneamente, era rup
in altro comune. Chiurazzi, invece, ha prodotto in Valbasento solo il deserto
industriale. Quanto a Winfly, che a differenza di nomine politiche ha vinto un
bando europeo ad evidenza pubblica, ha dato testimonianza di attaccamento al
territorio. Intanto perché con meno di 200mila euro annui ha aperto al
trasporto passeggeri con i primi voli sperimentali e mantenuto efficiente la
struttura. Poi, promuovendo numerose iniziative per attrarre investitori anche
esteri in Valbasento. Winfly è disposta al rilascio immediato della struttura,
a patto che ci vengano pagate le fatture arretrate su quanto già pende in
azione legale”.
Infine, “ho scritto a Regione e Consorzio molto prima
dell’inchiesta sulla sanità, il 29 marzo, per chiarire la situazione. E’ bene
che i cittadini sappiano come stanno le cose perché non si può derubricare la
questione a un semplice contenzioso. Sto valutando la possibilità di un
esposto-denuncia alla Procura di Matera ma non ho intenzione di colpire ora che
Pittella è in difficoltà: queste valutazioni sono le stesse che esprimo da
anni. Quando Pittella era considerato un presidente forte ho detto che non ero
d’accordo che non si finanziasse Pisticci per Pontecagnano, con i risultati ben
noti di un aeroporto di cui non si sa ancora se e quando entrerà in funzione”.
Piero Miolla
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