mercoledì 11 luglio 2018

La pista Mattei e lo scandalo sanità secondo Alfredo Cestari.



La verità sulla pista Mattei? “Non mi sono mai piegato a sistemi di clientele e a pressioni di alcun genere”. E’ come sempre molto chiaro nelle sue posizioni Alfredo Cestari, presidente della Winfly, società che gestito per tre anni e mezzo la pista Mattei di Pisticci. Il quale è tornato a parlare della pista Mattei dopo aver appreso dello scandalo della sanità lucana. 
“Da quello che sta emergendo nell’inchiesta – ha dichiarato Cestari - capisco l’autentica motivazione alla base del trattamento che presidenza della Giunta regionale, amministratore unico e direttore generale del Consorzio Sviluppo Industriale di Matera hanno riservato e continuano a riservare alla Winfly. Quando ho deciso di avviare una prima selezione di personale da impiegare, a vario titolo, nella struttura di Pisticci, in tanti tra i responsabili istituzionali mi si sono messi contro. E, se ci fosse bisogno di un ulteriore esempio, del tanto sbandierato avviso di gara per la gestione non c’è ancora alcuna traccia perché la ragione vera è stata, solo ed esclusivamente, quella di estromettere la mia società. La verità va perseguita nell’interesse della comunità lucana, a cui sono sottratte risorse finanziarie pubbliche che avrebbero dovuto essere spese in maniera trasparente ed efficiente per la soluzione di problemi essenziali per i cittadini e gli imprenditori quale la mobilità”. 
Tra le spese ci sono anche gli emolumenti destinati dalla politica, “non certo con concorso pubblico”, all’amministratore unico del Consorzio, Carlo Chiurazzi, “80mila euro l’anno”, e al direttore “Di Chio: 115.084,23 euro per il 2014 e a 86.467,81 euro per il 2015. Di Chio ha preso i compensi utilizzando il part-time, poiché, contemporaneamente, era rup in altro comune. Chiurazzi, invece, ha prodotto in Valbasento solo il deserto industriale. Quanto a Winfly, che a differenza di nomine politiche ha vinto un bando europeo ad evidenza pubblica, ha dato testimonianza di attaccamento al territorio. Intanto perché con meno di 200mila euro annui ha aperto al trasporto passeggeri con i primi voli sperimentali e mantenuto efficiente la struttura. Poi, promuovendo numerose iniziative per attrarre investitori anche esteri in Valbasento. Winfly è disposta al rilascio immediato della struttura, a patto che ci vengano pagate le fatture arretrate su quanto già pende in azione legale”.
Infine, “ho scritto a Regione e Consorzio molto prima dell’inchiesta sulla sanità, il 29 marzo, per chiarire la situazione. E’ bene che i cittadini sappiano come stanno le cose perché non si può derubricare la questione a un semplice contenzioso. Sto valutando la possibilità di un esposto-denuncia alla Procura di Matera ma non ho intenzione di colpire ora che Pittella è in difficoltà: queste valutazioni sono le stesse che esprimo da anni. Quando Pittella era considerato un presidente forte ho detto che non ero d’accordo che non si finanziasse Pisticci per Pontecagnano, con i risultati ben noti di un aeroporto di cui non si sa ancora se e quando entrerà in funzione”. 
Piero Miolla 

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