venerdì 21 settembre 2018

Indennizzo Eni a Regione: i sindaci chiedono maggiore coinvolgimento

 
Maggiore coinvolgimento dei centri interessati dalle estrazioni petrolifere, una quantificazione non affidata al caso e una spesa che sia finalmente figlia di un progetto razionale di crescita. Alla domanda, del tutto ipotetica, sulla fine che hanno fatto i cento milioni di euro che la Regione Basilicata ha chiesto ad Eni a titolo di “indennizzo” per il presunto danno d’immagine subito dallo sversamento dell’oro nero e dallo stop dell’anno scorso al centro olio di Viggiano, in sindaci della Val d’Agri rispondono così. 
Il primo cittadino di Viggiano, Amedeo Cicala, ritiene che <<sia importante condividere con i territori, in particolare con quei territori dove si estrae, il modello di spesa regionale che vogliamo dare delle risorse finanziare provenienti dalle royalties>>. Per Cicala, infatti, è decisamente più importante <<capire se, finalmente, questi soldi possono e vogliono essere spesi per infrastrutture e proposte di sviluppo concrete nelle varie aree strategiche della nostra regione>>. L’obiettivo è chiaro: secondo il sindaco della “capitale del petrolio”, infatti, <<la Basilicata in questo momento ha necessità di una visione politica che sappia guardare più lontano nella programmazione e che entri meno in emergenze, o pseudo tali, che distraggono così tanto da far perdere la rotta prestabilita>>. Morale della favola? Questi soldi, laddove dovessero arrivare, al di là della loro consistenza, vanno investiti in un certo modo. Un discorso che ovviamente non può non riguardare le royalties in generale. Perché, ha concluso il sindaco di Viggiano, <<solo se si seguono in particolare idee infrastrutturali e progetti di sviluppo si può evitare lo spopolamento e, di conseguenza, dare un futuro migliore alla Basilicata>>. 
Mina Sassano, sindaco di Marsico Nuovo, è ancora più chiara. <<Sappiamo che c’è stato un primo summit tra Eni e Regione Basilicata, ma non basta. Non mi riferisco solo al fatto che ci sia stato un solo incontro, quanto, soprattutto, alla necessità a mio avviso che si allarghi l’ambito del confronto. Voglio dire, cioè, che anche i sindaci dei centri lucani interessati dalle estrazioni devono poter dire la loro su tale questione. Pertanto, alla prossima riunione si convochino i rappresentanti di quei comuni nei quali è attiva l’estrazione del petrolio>>. Ma non è tutto perché la Sassano ha anche chiesto che <<la cifra di questo indennizzo sia ponderata e non lanciata lì a caso come è stato fatto: è infatti necessario che una richiesta formale ad Eni sia fatta con la oculatezza>>. Infine, ma non certo per ordine d’importanza, l’utilizzo di questi fondi. <<E’ assolutamente necessario che i fondi, sia che si tratti di indennizzi, sia di royalties, siano utilizzati in modo oculato. Non è possibile, infatti, che si sprechino soldi solo per feste e festicciole, quando c’è un’intera regione che ha bisogno di investimenti in vari settori. Ecco, noi chiediamo che su questo fronte ci sia maggiore partecipazione, anche perché la Val d’Agri sta dando tanto e deve ricevere in modo commisurato>>.  
Piero Miolla

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