E’ ancora la limitata apertura
verso l’estero il “punto debole” di Matera 2019, condensato nei dati dell’Apt Basilicata:
lo scorso anno arrivi e presenze stranieri nella Capitale Europea della Cultura
2019 hanno rappresentato il 27,8% del totale (meno di 200mila in totale), più o
meno come è accaduto nel 2016, ma più lontani del 34,8% del 2014.
Da qui prende le mosse
l’iniziativa della Camera di Commercio ItalAfrica, presieduta dall’ing. Alfredo
Cestari, di contribuire ad accrescere l’attrazione verso l’estero e di cogliere
tutte le opportunità per scambi culturali ed economici tra istituzioni ed
imprese di Matera e della Basilicata con i Paesi dell’Africa centrale,
dell’America Centrale e dell’America Latina. Lo strumento proposto è un
protocollo di intesa (Memorandum of Understanding) con istituzioni locali e
regionali, Unibas-centri di ricerca, associazioni di imprese e categoria, che a
cascata produca altrettanti protocolli nei settori della formazione (Unibas e
Università dei Paesi Esteri), attività produttive (Camera Commercio Basilicata
e Federazioni di imprese o enti commerciali dei Paesi), agricoltura (Coldiretti,
organismi di settori esteri), sanità (assessorato regionale e Ministeri alla
Salute dei Paesi coinvolti), turismo (Apt Basilicata e organismi di settore per
i Paesi che interverranno).
“Gli effetti – spiega l’ing.
Cestari – vanno ben oltre l’obiettivo di raddoppiare presenze ed arrivi
stranieri già nel 2019 per puntare a progetti di ricerca internazionali, alla
promozione degli investimenti nei Paesi coinvolti e per la cooperazione, al
trasferimento di tecnologie e prodotti, allo scambio di buone pratiche. E per
raggiungere questi obiettivi la Camera ItalAfrica punta all’arrivo a Matera di
ambasciatori, consoli, esperti diplomatici e Ministri di una cinquantina di
Paesi dei continenti Africa e America promuovendo incontri specifici di
settore. Un’idea progettuale fortemente innovativa nel metodo per superare le
Iniziative sporadiche che pure ci sono state (e sono previste in futuro) a vari
livelli a Matera e che hanno risentito dell’assenza di coordinamento e
programmazione, per realizzare un tavolo permanente di cooperazione
internazionale.
C’è poi l’appuntamento di Expo
Dubai 2020 da sfruttare al meglio quale ulteriore opportunità per promuovere la
cooperazione economica e culturale tra la Basilicata, le regioni del Sud e il
resto del mondo.
“Per questa ragione abbiamo
definito – dice Cestari - il Memorandun
per la realizzazione di progetti di sviluppo e di collaborazione istituzionale
e commerciale in vista di Expo 2020 Dubai tra la Regione Basilicata e l’ambasciata
degli Emirati Arabi un nuovo tassello dell’impegno da intensificare verso
l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese lucane, a partire
dall’esperienza di Expo Milano, che ci ha visti tra i protagonisti in
rappresentanza dei Paesi dell’Africa centrale (e non solo), per sottolineare la
necessità che la Basilicata punti di più sulla cooperazione internazionale, per
accrescere il brand Matera 2019. Il nostro punto di arrivo – sottolinea Cestari
- è la realizzazione di una piattaforma per portare fuori regione le opportunità
che possiamo offrire, quindi aprirsi per creare un link permanente. Oltre al
turismo sono tante le occasioni di avvio di interscambio, non solo cultura, ma
export, import, partenariati tra imprese e professionisti”.
L’interlocuzione istituzionale,
favorita dal Gruppo Cestari, è finalizzata a favorire imprenditoria, turismo,
cultura, sviluppo economico e l’occupazione di un vasto comprensorio che tocca quattro
regioni del Sud: Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. E in questo, Matera può diventare punto di
riferimento per istituzioni ed imprese meridionali, come si sta pensando di
fare collegando Matera 2019 alle Universiadi di Napoli 2019, considerati i
maggiori eventi internazionali del nuovo anno.
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