PIERO MIOLLA
“Contro il Venosa era importante vincere e l’abbiamo fatto”. Pur con un
Ferrandina dal doppio volto il presidente-allenatore, Antonio Stigliano, tira
dritto e si attiene ai fatti. Che, nel caso di specie, vogliono dire tre punti
contro un avversario in ripresa e primato sempre più solitario. “Che sarebbe
stata dura, conoscendo il valore del Venosa, lo sapevamo già prima della gara
–ricorda Stigliano -. Ma è stata ancora più difficile per l’atteggiamento
difensivistico ed una giusta cattiveria agonistica degli avversari e per
l’assenza contemporanea dall’inizio dei due attaccanti esterni Michele Grieco e
Luca Musillo. Se poi ci aggiungiamo l’assenza, già da un paio di partite,
dell’under Andrea Pio Esposito, ecco spiegate le difficoltà iniziali”. In ogni
caso, aggiunge il massimo dirigente, “siamo contenti di quello che stiamo
facendo e di come stiamo portando avanti il campionato. Il merito di questo
successo è di tutti e voglio ringraziare il mio staff, dal preparatore atletico
Giovanni Labriola a quello dei portieri, Francesco Russo, passando per Cristian
Armento, coach Juniores, a Vittorio Macaj mental coach”. Anche il dirigente
Eugenio Dametti si limita ai fatti. “Si rimane in testa e questo è già tanto –
dichiara -: è stata una partita dai due volti. A un primo tempo decisamente
brutto, non me voglia chi lo ha giocato, ha fatto seguito un secondo più
godibile anche grazie agli innesti di Grieco e Musillo, tenuti
precauzionalmente fuori in quanto in settimana si erano allenati poco. Comunque
sapevamo di un Venosa tosto, arcigno, e che per vincere si doveva sudare”.
Oltre alla prodezza di bomber Fausto Dametti, il dirigente segnala “la grande
prova di forza e corsa di Antonello Fusco, anche se vince sempre il gruppo. Ora
– conclude Dametti – testa, cuore e lavoro al big match di domenica”, quando la
capolista sarà ospite del Rotunda Maris, la più immediata inseguitrice.