PIERO MIOLLA
La bonifica della
cunetta e dei luoghi prospicienti la carreggiata della Basentana dove, lunedì
scorso, un’autocisterna che trasportava olio esausto per la bitumazione delle
strade si è ribaltata, spetta al proprietario del mezzo. Lo ha ribadito ancora
una volta Anas, proprietaria e manutentrice della statale 407 Basentana, anche
in seguito alle nostre sollecitazioni che hanno soprattutto dato riscontro alla
situazione esistente in loco. “Con riferimento alle richieste di informazioni
pervenute circa lo sversamento di materiali, causato da un incidente autonomo
di un’autocisterna ribaltatasi lungo il tracciato della strada statale 407
Basentana – ha scritto Anas - si fa presente che. attraverso l’intervento di
una ditta specializzata e considerata l’inerzia dell’autotrasportatore ad
intervenire sul danno provocato, previa comunicazione alle forze dell’ordine ed
alle competenti autorità ed enti, Anas ha ultimato un primo intervento di messa
in sicurezza delle aree. Restano in capo al proprietario della ditta, secondo
quanto stabilito dalla normativa vigente in materia, le attività definitive di
bonifica dei luoghi interessati dallo sversamento. Anas si rende comunque
ulteriormente disponibile a supportare gli ulteriori interventi che dovranno,
eventualmente, essere eseguiti a tale scopo”. Insomma, l’ente nazionale delle
strade ha fatto ciò che doveva, quale primo intervento, per liberare la
carreggiata, nel tratto compreso tra gli svincoli di Salandra scalo e Grassano,
alla progressiva chilometrica 44,300, in direzione Potenza, dove avvenne
l’incidente. Il tratto si trova in territorio di Salandra, ma nei pressi dello
svincolo per Grassano, proprio a cavallo del confine tra i territori dei due
centri. Come si ricorderà, in conseguenza del ribaltamento dell’autocisterna,
proveniente dalla provincia di Taranto e diretta a Pignola, il mezzo perse gran
parte del liquido trasportato che invase ben presto la carreggiata. Fu disposta
la chiusura in entrambi i sensi di marcia dell’arteria, riaperta dopo circa 24
ore, dapprima a senso unico alternato e poi totalmente. Sul posto, però, oltre
ai segni inequivocabili dello sversamento dell’olio sull’asfalto, in un’area
che si estende per circa 100 metri, sono rimasti anche la presenza di quantità
preoccupanti di liquido nella cunetta più vicina al punto di ribaltamento, e la
sabbia utilizzata per bonificare l’asfalto. Sabbia verosimilmente contaminata e
da smaltire opportunamente.
