venerdì 10 novembre 2017

Calcio a 5 serie B: parla Fausto Scarpitti, nuovo coach del Signor Prestito

PIERO MIOLLA

Grassano. “Cambiare la mentalità e continuare a lavorare”. Sono le parole d’ordine del nuovo coach del Signor Prestito, Fausto Scarpitti, già trasmesse ai componenti del quintetto lucano che milita nel campionato di serie B di calcio a 5 nei primi due allenamenti che l’ex tecnico dell’Isernia ha cercato di inculcare ai suoi. “Ho trovato bene la squadra dal punto di vista fisico – ha spiegato il tecnico succeduto sulla panchina ad Angelo Bommino -: i ragazzi hanno risposto bene. Meno, invece, dal punto di vista psicologico: la fiducia in questo momento, giocoforza, non è al top. La squadra ha bisogno di recuperare e rimettersi in condizione mentale. Il mio obiettivo è lavorare in questa direzione per restituire la fiducia giusta ai ragazzi, sì da consentirgli di affrontare questo tipo di campionato e gestire anche la tensione e lo stress derivante dall’obbligo di dover fare un torneo di vertice”. Lei è reduce dal trionfo con Isernia, promossa in A2. Questo girone, però, è un po’ diverso: che idea si è fatto del raggruppamento? “Le impressioni sono legati ai nomi e a quel poco che ho potuto vedere in video. E’ un girone che, a naso, mi sembra più complicato rispetto a quello che ho vinto con Isernia, sia geograficamente, tenuto conto che ci sono trasferte molto lunghe, che dal punto di vista tecnico, con almeno quattro squadre al nostro livello. Inoltre, anche le squadre che, sulla carta, dovrebbero essere di seconda fascia, in realtà, possono contare su alcuni elementi di livello, se non di categoria superiore. Infine, e questo mi fa molto piacere, affronto un girone nel quale ci sono colleghi di altissimo livello che abitualmente allenano in categorie superiori. Anche dal punto di vista tattico, dunque, mi aspetto un livello più alto”. Tatticamente cosa cambierà alla squadra? “Le novità tattiche non saranno immediate perché serve soprattutto un cambiamento di atteggiamento: mi aspetto un quintetto più operaio e combattivo. In questo momento è questa la priorità, anche se dovremo crescere tatticamente e, in particolare, dal punto di vista difensivo”.

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