venerdì 10 novembre 2017

Rifiuti: Basilicata regione che nel 2016 ha prodotto meno rifiuti urbani per abitante

PIERO MIOLLA

Nel 2016 la Basilicata, è stata la regione d’Italia nella quale si è prodotta la quota più bassa di rifiuti urbani pro capite, con 354 chilogrammi per abitante, ma è anche l’unica che non ha un impianto di compostaggio. Per ciò che concerne la quota di differenziata, invece, si è attestata sui 139 chili per abitante, mentre la media regionale della differenziata è salita dal 30,9% del 2015 al 39,2%, con particolare “predilezione” da parte dei lucani per la frazione organica, la più gettonata sia in termini assoluti (27.040 tonnellate) che pro capite (47,4 kg/ab.). A rivelarlo è il Rapporto Rifiuti Urbani 2017 elaborato dall’Ispra, secondo il quale, appena sopra la nostra regione, nella quota di rifiuti urbani pro capite, ci sono il Molise (388 kg all’anno per abitante) e la Calabria (404). A livello nazionale, invece, la produzione pro capite si è attestata su 497 kg/ab., con un incremento percentuale, tra il 2015 e il 2016, pari al 2,1%. Il dato delle due province lucane rivela che a Potenza sono stati prodotti 331 chilogrammi pro capite di rifiuti urbani (nel 2015 erano stati 325), mentre a Matera 397 (l’anno scorso si erano fermati a 387). La produzione regionale di rifiuti urbani nel suo complesso, in tonnellate, ha subito un incremento rispetto all’anno precedente, salendo a 201.946 (nel 2015 erano state 198.933), di cui 122.672 a Potenza (121.329 nel 2015) e 79.275 a Matera (77.604 l’anno precedente). In merito alla differenziata, invece, se la Basilicata nel 2016 ha prodotto 79.236 tonnellate di rifiuti (61.444 nel 2015), il dato provinciale dice che a Potenza le tonnellate sono state 52.082 (42.462 nel 2015), mentre a Matera 27.154 (a differenza delle 18.982 dell’anno prima). La quota di differenziata sul totale dei rifiuti è in aumento in entrambe le province: a Potenza si è arrivati al 42,5% (+7 punti rispetto al 2015) mentre a Matera la percentuale è più bassa (34,3%), ma in netto miglioramento rispetto all’anno precedente (+10 punti). La Basilicata, come già anticipato, è l’unica regione d’Italia a non avere sul suo territorio un impianto di compostaggio per i rifiuti. Nel resto del Bealpaese, invece, gli impianti operativi sono 274 (9 in più rispetto al 2015) per lo più localizzati al Nord (61,3%), mentre il Sud si piazza secondo (23,4%) e terzo il Centro (15,3%). Nel complesso in Italia nel 2016 la quantità complessiva dei rifiuti trattati negli impianti di compostaggio è stata pari a oltre 4,1 milioni di tonnellate, di fatto invariata rispetto al precedente anno. Due, invece, nella nostra regione gli impianti che effettuano il trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani, con 50.233 tonnellate di rifiuti trattati trattate nel 2016 su un massimo di 89.920 autorizzate: di queste, 42.394 tonnellate erano di rifiuti urbani indifferenziati e 7.839 pretrattati. Considerato che nel 2015 la Basilicata aveva trattato in tali impianti 16.203 tonnellate di Ru, l’incremento è stato del 210%: il risultato più rilevante in Italia.

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