PIERO MIOLLA
Nel
2016 la Basilicata, è stata la regione d’Italia nella quale si è prodotta la
quota più bassa di rifiuti urbani pro capite, con 354 chilogrammi per abitante,
ma è anche l’unica che non ha un impianto di compostaggio. Per ciò che concerne
la quota di differenziata, invece, si è attestata sui 139 chili per abitante,
mentre la media regionale della differenziata è salita dal 30,9% del 2015 al
39,2%, con particolare “predilezione” da parte dei lucani per la frazione
organica, la più gettonata sia in termini assoluti (27.040 tonnellate) che pro
capite (47,4 kg/ab.). A rivelarlo è il Rapporto Rifiuti Urbani 2017 elaborato
dall’Ispra, secondo il quale, appena sopra la nostra regione, nella quota di
rifiuti urbani pro capite, ci sono il Molise (388 kg all’anno per abitante) e
la Calabria (404). A livello nazionale, invece, la produzione pro capite si è attestata
su 497 kg/ab., con un incremento percentuale, tra il 2015 e il 2016, pari al
2,1%. Il dato delle due province lucane rivela che a Potenza sono stati
prodotti 331 chilogrammi pro capite di rifiuti urbani (nel 2015 erano stati
325), mentre a Matera 397 (l’anno scorso si erano fermati a 387). La produzione
regionale di rifiuti urbani nel suo complesso, in tonnellate, ha subito un
incremento rispetto all’anno precedente, salendo a 201.946 (nel 2015 erano
state 198.933), di cui 122.672 a Potenza (121.329 nel 2015) e 79.275 a Matera
(77.604 l’anno precedente). In merito alla differenziata, invece, se la
Basilicata nel 2016 ha prodotto 79.236 tonnellate di rifiuti (61.444 nel 2015),
il dato provinciale dice che a Potenza le tonnellate sono state 52.082 (42.462
nel 2015), mentre a Matera 27.154 (a differenza delle 18.982 dell’anno prima).
La quota di differenziata sul totale dei rifiuti è in aumento in entrambe le
province: a Potenza si è arrivati al 42,5% (+7 punti rispetto al 2015) mentre a
Matera la percentuale è più bassa (34,3%), ma in netto miglioramento rispetto
all’anno precedente (+10 punti). La Basilicata, come già anticipato, è l’unica
regione d’Italia a non avere sul suo territorio un impianto di compostaggio per
i rifiuti. Nel resto del Bealpaese, invece, gli impianti operativi sono 274 (9
in più rispetto al 2015) per lo più localizzati al Nord (61,3%), mentre il Sud
si piazza secondo (23,4%) e terzo il Centro (15,3%). Nel complesso in Italia
nel 2016 la quantità complessiva dei rifiuti trattati negli impianti di
compostaggio è stata pari a oltre 4,1 milioni di tonnellate, di fatto invariata
rispetto al precedente anno. Due, invece, nella nostra regione gli impianti che
effettuano il trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani, con 50.233
tonnellate di rifiuti trattati trattate nel 2016 su un massimo di 89.920
autorizzate: di queste, 42.394 tonnellate erano di rifiuti urbani indifferenziati
e 7.839 pretrattati. Considerato che nel 2015 la Basilicata aveva trattato in
tali impianti 16.203 tonnellate di Ru, l’incremento è stato del 210%: il
risultato più rilevante in Italia.
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