venerdì 10 novembre 2017

Rifiuti: nel 2016 in Basilicata la differenziata al 39,2%


PIERO MIOLLA
Nel 2016 è aumentata la raccolta differenziata nella nostra regione, ora al 39,2 per cento (138,9 tonnellate pro capite). Nonostante l’aumento, siamo ancora lontani dai valori di alcune regioni settentrionali. Il sistema di differenziazione che è stato avviato di recente in diversi comuni lucani, dunque, sta certamente dando i suoi frutti, anche se a piccoli passi. E’ ovvio che bisogna migliorare, e anche di molto. Ma quali sono stati i dati di differenziazione per frazione merceologica nel 2016? Come anticipato, la frazione organica con le sue 27.034 tonnellate (34,1 per cento), rappresenta di gran lunga quella più differenziata. Anche carta e cartone, però, con le 20.737 tonnellate (26,2) mostrano una buona performance, seguiti da vetro (9.979 tonnellate, pari al 12,6), plastica (6.776,8 pari all’8,6), metallo (2.610, pari al 3,3), legno (2.540 tonnellate, pari al 3,2 per cento), tessili (2.375, pari al 3 per cento), RAEE (1.601, equivalente al 2 per cento), ingombranti misti a recupero (729,5, pari allo 0,9), selettiva (77,5, pari allo 0,1). Capitolo a parte merita la categoria “altro rifiuto differenziato”, che con 4.247 tonnellate sarebbe la quarta categoria di rifiuto differenziato, con una percentuale pari al 5,4 per cento. In totale fanno 79.236 tonnellate di rifiuto differenziato: a tanto, dunque, ammonta nel complesso il rifiuto differenziato, nel 2016, in Basilicata. Di queste, 52.082 tonnellate sono state smaltite in provincia di Potenza, con un indice di differenziata che nel 2016 si è attestato al 42,5 per cento, e 27.154 tonnellate in quella di Matera, fermatasi ad una percentuale di differenziata del 34,3 per cento. Numeri e cifre che non dicono tutto, ma certamente ci fanno capire che, se continuiamo così, siamo sulla buona strada: la differenziata è in ritardo in Basilicata, ma gli sforzi compiuti iniziano a dare i loro frutti. Un esempio? Potenza, che di recente è stata premiata da Legambiente quale migliore startup nel campo della raccolta differenziata: il capoluogo di regione, che ha da poco avviato la differenziata, già oggi evita di portare in discarica quantità rilevanti di rifiuti e guarda con un certo ottimismo al raggiungimento di quel 65 per cento di smaltimento previsto dal decreto legislativo numero 152/2006 e dalla legge 27 dicembre 2006, numero 296. Che, però, chiedevano di raggiungerlo entro il 31 dicembre 2012. Per la serie non è mai troppo tardi, la Basilicata corre con il consueto affanno verso percentuali più nobili di differenziata. 

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