“Se la Giunta regionale continuerà con questo atteggiamento arriveremo alle
Corte Europea”. Non è piaciuta al sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito,
l’esclusione della frana di contrada “Cinquebocche” dall’elenco degli interventi
prioritari decisi dalla task force regionale per il dissesto idrogeologico.
Zito ha parlato di “Montescaglioso umiliata per strani giochi di potere. A 4
anni dalla frana possiamo dire di sentirci sedotti e abbandonati da una Regione
che non ha saputo dare le giuste risposte, credendo che un finanziamento che
spetterebbe di diritto ad una comunità altro non sia che un favore a titolo
personale fatto al primo cittadino. Finita la passerella di autorità nella fase
emergenziale, l’interesse ha prodotto uno stanziamento esiguo a fronte di un
danno di 60 milioni di euro. Nell’ultimo anno, insieme all’assessore Monica
Ditaranto ed al Comitato Tutela Ambiente e Territorio Montescaglioso, in più
occasioni ho illustrato criticità e preoccupazioni per il futuro della
comunità. Consegnato anche uno scritto al presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, al premier, Paolo Gentiloni e al senatore Filippo Bubbico. Nessuno
ha mai dato risposta, né mostrato interesse. Può una catastrofe del genere, che
ha prodotto gravissimi danni alle infrastrutture ed al patrimonio edilizio
privato, risultare al 121° posto tra le priorità individuate? E’ possibile che
si ignori completamente l’indirizzo del Consiglio regionale sulla mozione
presentata Spada, Lacorazza, Bradascio, Cifarelli, Napoli?” Il sindaco di
Montescaglioso ha poi ricordato quanto accaduto nella riunione della
commissione regionale Attività Produttive, Territorio e Ambiente, nel corso
della quale l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, riferendosi
alla frana di Montescaglioso, “parlò di priorità per la Giunta Regionale. In
realtà, la frana risulta al 27° posto, ma finanziata solo per il completamento
delle opere di mitigazione del rischio e ripristino del reticolo idrografico.
Non è invece prioritario il progetto più importante da 7 milioni di euro,
quello che prevede la definitiva messa in sicurezza del versante franoso. Siamo
stanchi di questo atteggiamento poco rispettoso e menefreghista e del fatto che
in Basilicata, se non appartieni al partito regione, difficilmente riesci ad
ottenere diritti per la comunità. E’ ora di dire basta: chiediamo a Pittella di
venire in loco per verificare la drammaticità in cui versa”.
Piero Miolla
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