mercoledì 29 novembre 2017

La frana di Montescaglioso finisce alla Corte Europea?

“Se la Giunta regionale continuerà con questo atteggiamento arriveremo alle Corte Europea”. Non è piaciuta al sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito, l’esclusione della frana di contrada “Cinquebocche” dall’elenco degli interventi prioritari decisi dalla task force regionale per il dissesto idrogeologico. Zito ha parlato di “Montescaglioso umiliata per strani giochi di potere. A 4 anni dalla frana possiamo dire di sentirci sedotti e abbandonati da una Regione che non ha saputo dare le giuste risposte, credendo che un finanziamento che spetterebbe di diritto ad una comunità altro non sia che un favore a titolo personale fatto al primo cittadino. Finita la passerella di autorità nella fase emergenziale, l’interesse ha prodotto uno stanziamento esiguo a fronte di un danno di 60 milioni di euro. Nell’ultimo anno, insieme all’assessore Monica Ditaranto ed al Comitato Tutela Ambiente e Territorio Montescaglioso, in più occasioni ho illustrato criticità e preoccupazioni per il futuro della comunità. Consegnato anche uno scritto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier, Paolo Gentiloni e al senatore Filippo Bubbico. Nessuno ha mai dato risposta, né mostrato interesse. Può una catastrofe del genere, che ha prodotto gravissimi danni alle infrastrutture ed al patrimonio edilizio privato, risultare al 121° posto tra le priorità individuate? E’ possibile che si ignori completamente l’indirizzo del Consiglio regionale sulla mozione presentata Spada, Lacorazza, Bradascio, Cifarelli, Napoli?” Il sindaco di Montescaglioso ha poi ricordato quanto accaduto nella riunione della commissione regionale Attività Produttive, Territorio e Ambiente, nel corso della quale l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, riferendosi alla frana di Montescaglioso, “parlò di priorità per la Giunta Regionale. In realtà, la frana risulta al 27° posto, ma finanziata solo per il completamento delle opere di mitigazione del rischio e ripristino del reticolo idrografico. Non è invece prioritario il progetto più importante da 7 milioni di euro, quello che prevede la definitiva messa in sicurezza del versante franoso. Siamo stanchi di questo atteggiamento poco rispettoso e menefreghista e del fatto che in Basilicata, se non appartieni al partito regione, difficilmente riesci ad ottenere diritti per la comunità. E’ ora di dire basta: chiediamo a Pittella di venire in loco per verificare la drammaticità in cui versa”. 
Piero Miolla

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