mercoledì 31 gennaio 2018

Incivili all'opera, come sempre.

Neanche il tempo di inaugurarle che già sono finite nel mirino dei “soliti idioti”. 
Le macchine “mangia bottiglie” inaugurate ed installate da pochi giorni sia a Pisticci che a Marconia, sono state oggetto di attenzioni particolari di ignoti che, a Pisticci, hanno conferito diverse bottiglie di vetro, mentre a Marconia hanno inserito diverse bottiglie con evidenti segni di combustione dolosa oltre alla rottura del blocco della porta che da l’accesso alla manutenzione ordinaria della macchina. A renderlo noto è stato il sindaco di Pisticci Viviana Verri, che dopo aver rimarcato come “sin da subito la cittadinanza ha manifestato entusiasmo e partecipazione, conferendo già notevoli quantitativi di bottiglie di plastica, lattine e flaconi”, ha aggiunto: 
“Purtroppo dobbiamo già segnalare i primi atti vandalici nei confronti dei macchinari: nell’impianto di Pisticci, in maniera intenzionale e quindi contro le indicazioni affisse sulla macchina, sono state conferite diverse bottiglie in vetro che ne hanno provocato il blocco, generando gravi problemi al normale funzionamento della stessa e disservizi nei confronti dei molti cittadini che, entusiasti, cercavano di conferire i propri rifiuti nell’apposito impianto. A Marconia hanno inserito diverse bottiglie con evidenti segni di combustione dolosa”. 
Di qui l’appello del primo cittadino: “Ci aspettiamo un comportamento più maturo e responsabile dei nostri concittadini, dato che si tratta di un’attività incentivante e protesa a garantire un premio alla corretta pratica della differenziata. Pertanto, chiediamo una collaborazione da parte della cittadinanza affinché il progetto possa continuare in maniera fruttuosa e positiva per tutti i soggetti coinvolti ed essere uno strumento per arginare i gesti di inciviltà che, purtroppo, sono assai diffusi nella nostra comunità”. 
Siamo alle solite, dunque: per colpa di qualche incivile, rischia di pagare la maggioranza dei cittadini che, invece, ha sin da subito compreso l’importanza delle macchine “mangia bottiglie”. 
Piero Miolla 

 

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