Un nuovo esposto alla Procura
della Repubblica di Matera affinché accerti la presunta mancanza di sicurezza e
di manutenzione sul tema del trasporto pubblico locale.
Lo hanno presentato,
sottoscrivendolo, circa 30 genitori di ragazzi che abitualmente frequentano le
varie tratte che, dall’antica Eraclea, consentono agli studenti di raggiungere
le sedi scolastiche nei vari centri limitrofi, all’indomani dell’incendio del
bus che, da Policoro, trasportava una trentina di studenti a Marconia.
Con
l’esposto, che fa seguito a quello già presentato qualche tempo fa
dall’avvocato Giovanna Bellizzi, i genitori chiedono alla Procura della
Repubblica di Matera, in primis, di appurare se vi sia stata un’omessa verifica
o controllo sulla sicurezza del trasporto pubblico locale, visti i numerosi,
precedenti accadimenti che hanno riguardato gli autobus, specie in provincia di
Matera, anche su altre tratte. Eventi che hanno coinvolto la medesima società
di trasporto, così come altre aziende del settore. Per questo, i firmatari
hanno sottolineato che non si è “trattato di episodi occasionali, ma di un
problema di fondo, grave”.
In secondo luogo, ai giudici è stato evidenziato
che, in merito all’episodio avvenuto a Scanzano Jonico l’altro ieri, pare non
vi fossero nel bus sistemi di spegnimento efficaci, tenuto conto che
l’estintore non avrebbe funzionato e che, nello stesso mezzo, i testimoni
avrebbero raccontato che il bus mancasse dei martelletti utili allo sfondamento
dei vetri in corrispondenza delle uscite di emergenza.
Terza segnalazione: gli
autobus sarebbero immatricolati negli anni ’80 e, quindi, avrebbero una vita
definita “al di fuori della normalità”. Per questo, i genitori hanno chiesto
alla Procura di “indagare e verificare le eventuali responsabilità per quelle che,
secondo noi, si appalesano come negligenze o omessi controlli”. A tal
proposito, i genitori hanno precisato: “Non individuiamo di certo i
responsabili, in quanto non siamo in grado di dire se la responsabilità è
ascrivibile alla società, che avrebbe dovuto fare i controlli, piuttosto che al
meccanico o al funzionario. Dovrà essere la Procura a verificare”.
Infine, i
sottoscrittori dell’esposto hanno chiesto alla magistratura di verificare se “i
finanziamenti erogati dalla Regione Basilicata siano stati effettivamente
utilizzati per aggiornare il parco mezzi”. La questione, dunque, si allarga.
Anche tenuto conto che altri genitori hanno preannunciato di volersi accodare
all’esposto, così come numerosi studenti già maggiorenni che fruiscono delle
linee in questione.
Piero Miolla
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