“Un’altra
prestazione da grande squadra in trasferta: segno di carattere e personalità”.
Si legge soddisfazione nelle parole del presidente-allenatore del Ferrandina,
Antonio Stigliano, all’indomani della vittoriosa trasferta di Bella, dove gli
aragonesi si sono imposti per 3-0 grazie alle reti realizzate da Mamadou
Kebbeh, Luca Musillo e Eugenio Dametti.
“Anche se – ha precisato Stigliano -
dobbiamo dire che il Bella ha venduto cara la pelle ed ha ceduto soltanto nei
minuti finali, alzando bandiera bianca di fronte all’arrembante forcing della
nostra squadra, per tutti i novanta minuti”. Inoltre, a giudizio del massimo
dirigente aragonese “il campo allentato per la pioggerellina scesa durante
tutta la gara, non ci ha certamente favoriti. Ma la determinazione dei ragazzi
ha superato anche questo handicap: bravi tutti. Per adesso godiamoci quest’altro
primato: penseremo in settimana alla prossima partita in casa, al Santa Maria,
contro il Miglionico”. Stigliano è poi tornato sull’equilibrio che regna in
campionato.
“A sette giornate dalla fine tutto è ancora in gioco. Certo, i
punti che ci dividono nella griglia playoff aumentano, ma finché la matematica
non sancisce i verdetti, sia in testa che in coda, ci sarà da lottare fino alla
fine. Noi non abbiamo fretta: sappiamo aspettare”.
La giornata, in ogni caso,
sembrerebbe aver favorito proprio il Ferrandina, e Stigliano ne è consapevole.
“L’avevamo detto e così è accaduto: gli unici vincitori dello scontro di Nova
Siri siamo stati noi che, complice il pareggio tra Maris e Santarcangiolese, battendo
il Bella e faticando non poco, siamo riusciti a trovare i tre punti che ci hanno
permesso di accoppiarci al Rotunda in vetta alla classifica. Come detto, abbiamo
sofferto nel primo tempo senza riuscire a trovare il gol, poi nella ripresa abbiamo
completato una vittoria fondamentale. La strada, però – ha concluso Stigliano –
è ancora lunga”.
Piero Miolla
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