sabato 17 febbraio 2018

Presunto scandalo rimborsi: intervista a Mirella Liuzzi.

Oltre 480mila euro in due. E’ la somma complessiva che hanno restituito i parlamentari lucani del Movimento 5 Stelle, Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, rimpinguando il fondo dei pentastellati da destinare al micro-credito per le piccole e medie imprese italiane in generale, e lucane in particolare. 
Più nel dettaglio, Liuzzi ha restituito poco più di 265mila euro, mentre Petrocelli circa 192mila. Soldi che hanno contribuito a finanziare, con più di 23 milioni di euro in totale il fondo citato. Inoltre, con le loro restituzioni, si legge in un comunicato stampa del Movimento, i due parlamentari <<hanno aiutato in questi anni ben 528 imprese lucane: 331 in provincia di Potenza e 197 in provincia di Matera, contribuendo a determinare nuova occupazione in Basilicata>> Una regione che, <<come ci ricordano i dati Istat, dal 2003 al 2016 risulta essere alternativamente tra il primo e il terzo posto come regione più povera d’Italia, per numero di disoccupati generali, per disoccupazione giovanile e per numero di emigranti. Con un rapporto deficit/Pil al 250%, subito dietro la Regione più indebitata d’Italia, vale a dire la Sicilia>>. Il tutto, conclude la nota dei “grillini”, <<a dimostrazione di quanto sia stata fallimentare la politica economica fatta dai competenti governatori lucani degli ultimi decenni: Filippo Bubbico, Vito De Filippo, e Marcello Pittella>>. Tutti del Partito Democratico, anche se va ricordato che proprio Bubbico, già vice ministro degli Interni sia con Mattero Renzi che con Paolo Genitloni premier, è appena uscito dal Pd per transitare dapprima in Mdp (Movimento democratico e Progressista), e, da ultimo, in Liberi e Uguali, la formazione che ha in Pietro Grasso il suo leader nazionale e, per restare in Basilicata, oltre a Bubbico anche Roberto Speranza. 
<<Mi fa piacere – ha dichiarato la Liuzzi - che ci sia stato questo approfondimento sui rimborsi da parte di una trasmissione televisiva, perché così almeno si riesce a fare chiarezza. Peccato solo che questo chiarimento sia arrivato troppo tardi: se fosse arrivato prima, infatti, avremmo certamente potuto espellere i responsabili. Una cosa, però, voglio chiarire a beneficio dei lettori: non stiamo parliamo di reati in quanto i parlamentari che non hanno accantonato i fondi hanno semplicemente non mantenuto una promessa. Si parla tanto di scandalo rimborsi che ha colpito il Movimento 5 Stelle – ha aggiunto Liuzzi -, ma voglio ricordare che il Partito Democratico, solo per fare un esempio, non ha ancora restituito tutti i soldi illecitamente percepiti dalla cooperativa di Salvatore Buzzi. Noi stiamo ancora aspettando. Andrebbe invece sottolineato come noi cittadini del Movimento 5 Stelle abbiamo tenuto fede ad un patto che prevedeva la restituzione di una parte dei nostri emolumenti. Inoltre, devo ancora una volta ricordare che quando abbiamo proposto una legge per dimezzare gli stipendi dei parlamentari, prima firmataria Roberta Lombardi, tutti gli altri partiti presenti in Parlamento hanno votato contro. E allora viene spontaneo chiedersi: ma di cosa stiamo parlando?>> Va infine ricordato che tanto Liuzzi, quanto Petrocelli sono stati entrambi ricandidati dal Movimento 5 Stelle: la prima come capolista nel collegio plurinominale della Camera in Basilicata, il secondo al Senato, sempre come capolista e nel collegio plurinominale della nostra regione.
Piero Miolla
 

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