lunedì 12 febbraio 2018

Il centro dialisi di Policoro si tinge di musica.


La musica contro ogni sofferenza. E’ la particolare “terapia” utilizzata al centro dialisi di Policoro SM2, dove la pianista lucana Elena De Luca, appena diciottenne, ha tenuto un concerto di musica classica con l’intento d’intrattenere i pazienti in cura attraverso il cosiddetto “metodo di depurazione extrarenale del sangue”. 
Partendo dal presupposto che la musica genera effetti benefici, in numerosi centri di ricerca, anche esteri, spesso si è dato seguito al singolare concerto nella convinzione che la musica abbia proprietà terapeutiche per il genere umano, non solo dal punto di vista prettamente ludico. Nonostante la sua giovane età, Elena è molto sensibile alle problematiche che attanagliano la società: iscritta al Conservatorio Statale di Musica Carlo Gesualdo Da Venosa e al primo anno di ingegneria all’Università Federico II di Napoli, l’artista ha confermato di credere da sempre che la musica è compresa da tutti perché si esprime attraverso un linguaggio universale”, dicendosi “emozionata e, allo stesso tempo, soddisfatta per l’esperienza intrapresa presso il centro dialisi”. 
Dai sui occhi traspare non solo l’amore nei confronti della musica, ma anche verso coloro che soffrono. In questo caso i dializzati dei centri di Potenza e Policoro, circa una quarantina: per loro le quattro ore di cure eseguite tre volte a settimana sembrerebbero interminabili, se non fosse per il personale specializzato volto a fornire comprensione e professionalità. Numerosi pazienti, dopo il concerto, hanno dichiarato di aver accettato positivamente l’iniziativa, mentre il proprietario del centro, Vincenzo Basentini, si è detto pronto a ripetere il concerto. 
“Abbiamo instaurato un clima familiare – ha dichiarato Basentini - per tale ragione mi è sembrato doveroso regalare momenti di tranquillità avvalendomi di uno strumento, la musica, teso all’arricchimento dell’animo”.
Piero Miolla 

Nessun commento:

Posta un commento