giovedì 15 febbraio 2018

Patto per la Basilicata o "Pacco" per la Basilicata?


Nessuna opera completata, ma almeno due terzi di quelle previste in corso di realizzazione o, se non altro, in fase di affidamento. 
E’ questo, a grandi linee, lo stato dell’arte del cosiddetto “Patto per la Basilicata”, l’imponente programma di opere pubbliche in svariati settori sottoscritto dall’ex premier Matteo Renzi con il governatore lucano Marcello Pittella. Un programma che, secondo gli esponenti di quella area politica, rappresenta un chiaro impegno per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della nostra regione, mentre per altri è un semplice libro dei sogni o, più semplicemente, un rimettere insieme opere che, in realtà, erano già state previste. 
Comunque la si pensi, ad oggi qual è lo stato di avanzamento del Patto per la Basilicata? Al momento risulta (la fonte è la Regione Basilicata) che il 79 per cento degli interventi è allo stato dei lavori in corso, mentre un altro 15 per cento è in fase di progettazione e il 3 in fase di affidamento. A conti fatti, dunque, solo l’1 per cento degli interventi risulterebbe ancora da progettare, mentre un 2 per cento di opere, contemplando un raggruppamento di interventi, potrebbe a sua volta generare altri lavori. Tutto questo se si esaminano le opere da realizzare sotto il profilo del numero di interventi. Se, invece, si passa ad un esame in termini di milioni di euro, il 41 per cento delle opere (pari a 1 miliardo e mezzo di euro circa) è in fase di progettazione (parliamo di 258 interventi), mentre gli interventi con lavori in corso sarebbero il 25 per cento (1.349 interventi per un totale di poco più di 943 milioni di euro). La diversa percentuale che viene fuori a seconda che si guardi al numero di interventi oppure ai milioni di euro, deriva dal fatto che non in tutti i casi lo stato di avanzamento dei lavori è stato già concretizzato. 
Morale della favola? Al netto delle considerazioni di tipo tecnico-burocratico, ad oggi il Patto per la Basilicata vedrebbe due terzi degli interventi previsti nella sua fase di realizzazione, tra lavori in corso, lavori in affidamento e quelli con progettazione in corso. Nessuno, però, completato, consegnato e inaugurato. A tal proposito, però, da via Anzio precisano che no ci sono ritardi ed anzi si è assolutamente in linea con la programmazione, anche europea. Dunque, non ci sarebbe alcun ritardo. Anche perché, hanno sottolineato in Regione, a dicembre è stata effettuata una riprogrammazione del Patto, che ha ovviamente in qualche modo rallentato il tutto. Se non ci sono opere concluse, però, c’è qualcuna che è in dirittura d’arrivo? Sempre secondo fonti regionali sì: il campus universitario di Matera. C’è qualche intervento che, per converso, è in ritardo? No, o mglio, “Ni”: quelle relative al dissesto idrogeologico, infatti, sebbene per motivi di raccordo con il Governo centrale e il sistema Rendis non sono ancora partite, ma dovrebbero farlo a breve. 
A corollario di questi dati, poi, c’è il fatto che, se il costo totale del Patto per la Basilicata è di 3 miliardi e 829mila euro, costo che risulta coperto al 100 per cento, al momento l’avanzamento della spesa si attesterebbe sui 548 milioni 534mila euro. Da ultimo, non risultano esserci tra le opere in programma interventi con particolari criticità: addirittura il 98 per cento delle opere, infatti, viene considerata di criticità non nota o non presente, mentre quelle con criticità alta, media o bassa, si spartiscono il restante 2 per cento. Infine, da via Anzio hanno sottolineato che il termine temporale di riferimento per la consegna delle opere è il 31 dicembre del 2019.

LE CARATTERISTICHE DEL PATTO
Il “Patto per lo Sviluppo della Basilicata” è stato sottoscritto il 2 maggio 2016 con una dotazione di risorse per 3.829 milioni: prevede investimenti nei settori infrastrutture, ambiente, sviluppo produttivo e attrazione di investimenti, sviluppo territoriale, turismo e cultura, welfare e legalità, progettazione, attività di accompagnamento. 
L’Agenzia per la Coesione Territoriale ha provveduto a istituire il “Comitato di Indirizzo e controllo per la gestione del Patto”. L’attuazione del Patto, secondo fonti regionali, è in corso per gli interventi finanziati dai programmi comunitari e per quelli finanziati dalle risorse del Fsc 2007-13. Rispetto a giugno 2017 il Patto presenta complessivamente un significativo avanzamento dell’attuazione, con un miglioramento dei dati relativi sia agli interventi con lavori in corso, che quelli con progettazione in corso. In particolare, per lo stato di avanzamento amministrativo, a dicembre 2017 si è conclusa la riprogrammazione del Patto ed è stata inscritta a bilancio la quota di pertinenza del Fsc, sono state sottoscritte le prime convezioni per il trasferimento delle risorse finanziarie ai soggetti attuatori. Attraverso la procedura di formalizzazione degli elenchi di progetti da finanziare adottata, la Giunta Regionale ha proceduto con l’individuazione di 1.701 interventi da finanziare con l’ammontare totale del Patto. Di questi, per 1.485 esiste già il codice unico di progetto (Cup) e 1.305 sono già censiti nella banca dati nazionale (Bdu) per 1.099 milioni di costo totale. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento economico/finanziario. il 78% delle risorse previste (2.977 milioni) è in fase di programmazione operativa o di attuazione. In particolare, vi sono 14 progetti per un totale di 291 milioni in avvio di progettazione, all’interno dei quali ve ne sono alcuni, come gli schemi idropotabili e gli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Consistente viene definita la quota di interventi con progettazione in corso (258 per un totale di 1.576 milioni). Tra questi vi sono alcune direttrici viarie come la ferrovia Ferrandina-Matera e il corridoio stradale Salerno-Potenza-Bari, il rinnovo del materiale per il trasporto pubblico locale, la connessione alla banda ultra larga. 
Per quanto riguarda i progetti in affidamento, si tratta di 45 interventi per un totale di 167 milioni. Anche in questo caso vi sono le direttrici stradali (alcuni lotti), la rete stradale regionale, interventi di messa in sicurezza sismica, ma anche scuola digitale e infrastrutture e servizi per le aree di sviluppo industriale. I progetti che presentano lavori in corso, infine, sono 1.349 per un totale 943 di milioni. Tra questi vi sono il centro intermodale di Ferrandina, il corridoio stradale Potenza-Tito, la struttura e gli impianti del campus di ricerca ed alta formazione per l’innovazione del manufacturing, il progetto Smart Basilicata.    
Piero Miolla


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