Nessuna
opera completata, ma almeno due terzi di quelle previste in corso di
realizzazione o, se non altro, in fase di affidamento.
E’ questo, a grandi
linee, lo stato dell’arte del cosiddetto “Patto per la Basilicata”, l’imponente
programma di opere pubbliche in svariati settori sottoscritto dall’ex premier
Matteo Renzi con il governatore lucano Marcello Pittella. Un programma che,
secondo gli esponenti di quella area politica, rappresenta un chiaro impegno
per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della nostra regione, mentre per
altri è un semplice libro dei sogni o, più semplicemente, un rimettere insieme
opere che, in realtà, erano già state previste.
Comunque la si pensi, ad oggi
qual è lo stato di avanzamento del Patto per la Basilicata? Al momento risulta
(la fonte è la Regione Basilicata) che il 79 per cento degli interventi è allo
stato dei lavori in corso, mentre un altro 15 per cento è in fase di
progettazione e il 3 in fase di affidamento. A conti fatti, dunque, solo l’1
per cento degli interventi risulterebbe ancora da progettare, mentre un 2 per
cento di opere, contemplando un raggruppamento di interventi, potrebbe a sua
volta generare altri lavori. Tutto questo se si esaminano le opere da
realizzare sotto il profilo del numero di interventi. Se, invece, si passa ad
un esame in termini di milioni di euro, il 41 per cento delle opere (pari a 1
miliardo e mezzo di euro circa) è in fase di progettazione (parliamo di 258
interventi), mentre gli interventi con lavori in corso sarebbero il 25 per cento
(1.349 interventi per un totale di poco più di 943 milioni di euro). La diversa
percentuale che viene fuori a seconda che si guardi al numero di interventi
oppure ai milioni di euro, deriva dal fatto che non in tutti i casi lo stato di
avanzamento dei lavori è stato già concretizzato.
Morale della favola? Al netto
delle considerazioni di tipo tecnico-burocratico, ad oggi il Patto per la
Basilicata vedrebbe due terzi degli interventi previsti nella sua fase di
realizzazione, tra lavori in corso, lavori in affidamento e quelli con
progettazione in corso. Nessuno, però, completato, consegnato e inaugurato. A
tal proposito, però, da via Anzio precisano che no ci sono ritardi ed anzi si è
assolutamente in linea con la programmazione, anche europea. Dunque, non ci
sarebbe alcun ritardo. Anche perché, hanno sottolineato in Regione, a dicembre
è stata effettuata una riprogrammazione del Patto, che ha ovviamente in qualche
modo rallentato il tutto. Se non ci sono opere concluse, però, c’è qualcuna che
è in dirittura d’arrivo? Sempre secondo fonti regionali sì: il campus
universitario di Matera. C’è qualche intervento che, per converso, è in
ritardo? No, o mglio, “Ni”: quelle relative al dissesto idrogeologico, infatti,
sebbene per motivi di raccordo con il Governo centrale e il sistema Rendis non
sono ancora partite, ma dovrebbero farlo a breve.
A corollario di questi dati,
poi, c’è il fatto che, se il costo totale del Patto per la Basilicata è di 3
miliardi e 829mila euro, costo che risulta coperto al 100 per cento, al momento
l’avanzamento della spesa si attesterebbe sui 548 milioni 534mila euro. Da
ultimo, non risultano esserci tra le opere in programma interventi con
particolari criticità: addirittura il 98 per cento delle opere, infatti, viene
considerata di criticità non nota o non presente, mentre quelle con criticità
alta, media o bassa, si spartiscono il restante 2 per cento. Infine, da via
Anzio hanno sottolineato che il termine temporale di riferimento per la
consegna delle opere è il 31 dicembre del 2019.
LE CARATTERISTICHE DEL PATTO
Il “Patto
per lo Sviluppo della Basilicata” è stato sottoscritto il 2 maggio 2016 con una
dotazione di risorse per 3.829 milioni: prevede investimenti nei settori infrastrutture,
ambiente, sviluppo produttivo e attrazione di investimenti, sviluppo territoriale,
turismo e cultura, welfare e legalità, progettazione, attività di
accompagnamento.
L’Agenzia per la Coesione Territoriale ha provveduto a
istituire il “Comitato di Indirizzo e controllo per la gestione del Patto”.
L’attuazione del Patto, secondo fonti regionali, è in corso per gli interventi
finanziati dai programmi comunitari e per quelli finanziati dalle risorse del Fsc
2007-13. Rispetto a giugno 2017 il Patto presenta complessivamente un
significativo avanzamento dell’attuazione, con un miglioramento dei dati
relativi sia agli interventi con lavori in corso, che quelli con progettazione
in corso. In particolare, per lo stato di avanzamento amministrativo, a
dicembre 2017 si è conclusa la riprogrammazione del Patto ed è stata inscritta
a bilancio la quota di pertinenza del Fsc, sono state sottoscritte le prime
convezioni per il trasferimento delle risorse finanziarie ai soggetti
attuatori. Attraverso la procedura di formalizzazione degli elenchi di progetti
da finanziare adottata, la Giunta Regionale ha proceduto con l’individuazione
di 1.701 interventi da finanziare con l’ammontare totale del Patto. Di questi,
per 1.485 esiste già il codice unico di progetto (Cup) e 1.305 sono già censiti
nella banca dati nazionale (Bdu) per 1.099 milioni di costo totale. Per quanto
riguarda lo stato di avanzamento economico/finanziario. il 78% delle risorse
previste (2.977 milioni) è in fase di programmazione operativa o di attuazione.
In particolare, vi sono 14 progetti per un totale di 291 milioni in avvio di
progettazione, all’interno dei quali ve ne sono alcuni, come gli schemi
idropotabili e gli interventi di efficientamento energetico degli edifici
pubblici. Consistente viene definita la quota di interventi con progettazione
in corso (258 per un totale di 1.576 milioni). Tra questi vi sono alcune
direttrici viarie come la ferrovia Ferrandina-Matera e il corridoio stradale
Salerno-Potenza-Bari, il rinnovo del materiale per il trasporto pubblico
locale, la connessione alla banda ultra larga.
Per quanto riguarda i progetti
in affidamento, si tratta di 45 interventi per un totale di 167 milioni. Anche
in questo caso vi sono le direttrici stradali (alcuni lotti), la rete stradale
regionale, interventi di messa in sicurezza sismica, ma anche scuola digitale e
infrastrutture e servizi per le aree di sviluppo industriale. I progetti che
presentano lavori in corso, infine, sono 1.349 per un totale 943 di milioni.
Tra questi vi sono il centro intermodale di Ferrandina, il corridoio stradale
Potenza-Tito, la struttura e gli impianti del campus di ricerca ed alta
formazione per l’innovazione del manufacturing, il progetto Smart Basilicata.
Piero Miolla
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