giovedì 1 febbraio 2018

Petrolio: guardate cosa ha deciso il Tar.

Brutte notizie per la Basilicata. Si riapre la partita del progetto “Tempa La Petrosa”. A sostenerlo è stato il consigliere regionale del M5S, Gianni Leggieri. 
“Gli effetti dei provvedimenti scellerati del Governo Renzi - ha spiegato Leggieri - continuano a farsi sentire nella nostra Regione, riaprendo ferite aperte. Grazie all’articolo 38 dello Sblocca Italia, la Total ha ottenuto da parte del Tar Basilicata l’annullamento della delibera di Giunta con la quale la Regione Basilicata aveva espresso parere negativo alla compatibilità ambientale del progetto citato. Nel ricorso presentato dalla Total al Tar, parte ricorrente ha sostenuto che la Regione, proprio in forza dello Sblocca Italia, fortemente voluto da Renzi e dal Pd, non avesse più competenza in quanto la Total si era avvalsa della facoltà prevista dall’articolo 38 del decreto, chiedendo la conversione del procedimento in corso per il rilascio di permesso in quello per il rilascio di titolo concessorio unico, con competenza dello Stato”. 
La sentenza 85-18 del Tar Basilicata, dunque, a giudizio di Leggieri riapre di fatto la vicenda di Tempa La Petrosa, progetto di ricerca di idrocarburi che interessa i comuni lucani di Colobraro, Montalbano Jonico, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio Lucano, Sant’Arcangelo, Senise, Tursi e Valsinni, oltre a quelli calabresi di Canna, Montegiordano, Nocara, Oriolo e Rocca Imperiale, per una superficie totale di 412,1 chilometri quadrati. 
“Torna il pericolo di nuove perforazioni in regione e, soprattutto, ancora una volta dobbiamo registrare gli effetti devastanti delle politiche del Governo Renzi e del Pd. La partita di Tempa La Petrosa si sposta sui tavoli romani: la speranza è che domani a gestire la vicenda ci sia un Governo pentastellato, l’unico che potrà salvaguardare gli interessi dei nostri cittadini e della nostra Regione”. 
Piero Miolla

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