Brutte
notizie per la Basilicata. Si riapre la partita del progetto “Tempa La
Petrosa”. A sostenerlo è stato il consigliere regionale del M5S, Gianni
Leggieri.
“Gli effetti dei provvedimenti scellerati del Governo Renzi - ha
spiegato Leggieri - continuano a farsi sentire nella nostra Regione, riaprendo
ferite aperte. Grazie all’articolo 38 dello Sblocca Italia, la Total ha
ottenuto da parte del Tar Basilicata l’annullamento della delibera di Giunta
con la quale la Regione Basilicata aveva espresso parere negativo alla
compatibilità ambientale del progetto citato. Nel ricorso presentato dalla
Total al Tar, parte ricorrente ha sostenuto che la Regione, proprio in forza
dello Sblocca Italia, fortemente voluto da Renzi e dal Pd, non avesse più
competenza in quanto la Total si era avvalsa della facoltà prevista
dall’articolo 38 del decreto, chiedendo la conversione del procedimento in
corso per il rilascio di permesso in quello per il rilascio di titolo
concessorio unico, con competenza dello Stato”.
La sentenza 85-18 del Tar
Basilicata, dunque, a giudizio di Leggieri riapre di fatto la vicenda di Tempa
La Petrosa, progetto di ricerca di idrocarburi che interessa i comuni lucani di
Colobraro, Montalbano Jonico, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio Lucano,
Sant’Arcangelo, Senise, Tursi e Valsinni, oltre a quelli calabresi di Canna,
Montegiordano, Nocara, Oriolo e Rocca Imperiale, per una superficie totale di
412,1 chilometri quadrati.
“Torna il pericolo di nuove perforazioni in regione
e, soprattutto, ancora una volta dobbiamo registrare gli effetti devastanti
delle politiche del Governo Renzi e del Pd. La partita di Tempa La Petrosa si
sposta sui tavoli romani: la speranza è che domani a gestire la vicenda ci sia
un Governo pentastellato, l’unico che potrà salvaguardare gli interessi dei
nostri cittadini e della nostra Regione”.
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