“Siamo preoccupati perché questa
piazza sembra abbassarsi sempre più, giorno dopo giorno”. Domenicangelo
Giannone, Giuseppe D’Alessandro e Leonardo Esposito hanno manifestato la
propria preoccupazione sulla stabilità di Piazza Sant’Antonio, il luogo nel quale
storicamente a Pisticci si svolge il mercato della frutta.
“Il problema c’è da
tempo – ha dichiarato l’insegnante Giannone, che qui risiede – e questo è noto.
Però negli ultimi tempi abbiamo notato un aggravamento: dal mio balcone si nota
chiaramente come la pavimentazione si stia abbassando sempre più, ogni giorno
che passa. Probabilmente un intervento sarebbe opportuno”.
Anche D’Alessandro,
che nella piazza ha una bottega di barbiere con la quale ha dato seguito
all’attività di suo padre, non ha nascosto preoccupazione. “Io che tutti i
giorni qui ci lavoro, mi rendo conto che l’avvallamento si sta ampliando:
dinanzi alla mia bottega, infatti, si è venuto a creare quasi un dislivello,
conseguenza probabilmente di qualche infiltrazione o, comunque, di un movimento
che esiste da tempo. Se, però, non ci sono mai verifiche e, soprattutto, non si
pone rimedio, il timore è che questo fenomeno sia destinato ad aggravarsi. Ho
segnalato il tutto all’assessore competente ma, al momento, non ho ricevuto
alcuna risposta. So – ha concluso D’Alessandro – che il proprietario di un
garage posto proprio sotto alla mia bottega, ha lamentato infiltrazioni
copiose”. In effetti, chi scrive può confermare che il problema esiste da
tempo, tanto che in passato qualche intervento fu effettuato. A vista d’occhio,
però, un progressivo deterioramento della pavimentazione stradale c’è, ed è
innegabile, tanto che la sessa appare sollevata o comunque danneggiata.
“Questo
problema di piazza Sant’Antonio – ha aggiunto Esposito, titolare di un
panificio gestito con la sua famiglia – è un problema che abbiamo da tempo.
Senza dare responsabilità specifiche agli attuali amministratori, devo dire che
nel corso del tempo forse non troppo è stato fatto: se non erro, i tecnici
consigliavano di effettuare una palificazione nel costone sottostante,
altrimenti il rischio è che, prima o poi, qualcosa di più pesante possa
accadere”.
Nella speranza che il movimento che è in atto (questo sembra essere
innegabile) si confermi poco veloce, bisognerà capire come e se intende
muoversi la macchina comunale per placare le preoccupazioni di chi, in questa
piazza, ci lavora o ci vive.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento