Dodici reti in due gare e un
primato che, sebbene in condominio, fa sognare un’intera comunità.
E’
indubbiamente un ottimo momento per il Rotunda Maris di Giovanni Rubolino, che
al Comunale di Nova Siri ha liquidato con un perentorio 6-1 il malcapitato Paternicum,
squadra che era comunque reduce da cinque risultati utili consecutivi.
“Un’altra
bella vittoria che ci conferma al comando del campionato, sempre in coabitazione
con il Ferrandina, squadra che domenica prossima ci attende per lo scontro
diretto”, si legge sulla pagina Facebook ufficiale del Rotunda Maris. “Siamo a
sole cinque partite dal termine di questo avvincente campionato – conclude la
nota -: dobbiamo continuare così, l’obiettivo è sempre più vicino”. Si punta
decisamente al salto di categoria, dunque, in casa Maris. Per il club sarebbe
una prima volta in assoluto e, rispetto alle ambizioni e ai programmi delle
scorse stagioni, quando la squadra rossoblù puntava alla salvezza, tanto è
cambiato. Ovviamente in meglio, vito il rendimento di Alfio Giannini e
compagni, che non solo stanno dominando il torneo, sempre insieme al
Ferrandina, ma sono una squadra che, specie nelle ultime giornate, sembra aver
sviluppato una particolare abilità nelle goleade.
E’ un team che segna tanto,
dunque, questo Maris, e non si accontenta di portare a casa solo i tre punti:
il reparto avanzato dei rossoblù del presidente Nicola Santarcangelo è il
migliore del campionato, con ben 50 realizzazioni. Anche la versione casalinga
del Maris non concede sconti, visto che la squadra di Rubolino ha il miglior
attacco casalingo del torneo.
A conferma di questa particolare predilezione per
la rete c’è, da domenica, anche il fresco primato di Luca Tomaselli nella
speciale classifica dei bomber del torneo: superato Fausto Dametti (fermo,
però, nelle ultime due gare) con 19 segnature. Anche Vincenzo Silvestri, però,
non scherza: 9, infatti, i suoi gol fino ad ora, mentre Matias Martinez è fermo
a 5. Insomma, è un Maris ambizioso anche perché sa di poter contare su un
attacco molto prolifico.
Piero Miolla
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