Il Partito Democratico è lontano dalla gente e dai
bisogni reali, ma paga anche l’indubbia influenza internazionale: nel contesto
mondiale, infatti, tutti i partiti socialisti stanno subendo sconfitte
elettorali in favore dei cosiddetti movimenti sovranisti.
In estrema sintesi, è
questa l’analisi del voto del 4 marzo e, soprattutto, della batosta elettorale
subita dal Pd in Italia e in Basilicata, analisi contenuta in un documento
elaborato da Marco Losenno, segretario dei Giovani Democratici di Pisticci-Marconia.
“Le elezioni politiche del 4 marzo – ha spiegato Losenno nel suo documento di
analisi - hanno consegnato un risultato netto, tanto nel Paese quanto nel
nostro territorio. Il dato politico è una sconfitta elettorale per il Partito
Democratico, ampia ed evidente. Questo, a nostro parere, accade per numerosi
motivi coincidenti, che partono da uno scenario internazionale fino ad arrivare
alle questioni della politica locale”.
Losenno ha così argomentato: “E’
evidente che, dopo la crisi economica mondiale e la contemporanea incapacità
delle nostre democrazie di saper difendere i mercati interni dall’avvento della
globalizzazione, i partiti socialisti, che teorizzano una società aperta ai
cambiamenti del mondo, pagano elettoralmente in maniera maggiore rispetto ai
partiti sovranisti. D’altra parte, però, c’è da dire che gran parte dei nostri
cittadini, nonostante il grande sforzo profuso dai Governi guidati da Matteo Renzi
e Paolo Gentiloni, hanno visto il Partito Democratico come un partito nemico,
lontano dai bisogni dai cittadini”.
Il motivo di questa visione, a giudizio di
Losenno, è chiaro: “Secondo noi, il Pd sui temi forti di questa campagna
elettorale, come quello della sicurezza e dell’immigrazione, ha mostrato ancora
di essere soggetto a delle reazioni ideologiche novecentesche”. Ma non è tutto,
perché “non ha sicuramente aiutato, a nostro parere, il fatto di aver calato
dall’alto molte riforme anche utili per il Paese, come per esempio la cosiddetta
Buona Scuola”.
C’è poi il dato locale: “In Basilicata e, di riflesso, anche a
Pisticci, oltre alla tendenza nazionale si è registrato un fortissimo segnale
di dissenso nei confronti del Governo regionale. Dissenso che impone a tutto il
centrosinistra una forte riflessione in vista delle prossime elezioni regionali
e anche delle tante sfide che attendono i nostri territori”, ha concluso
Losenno.
“Il
risultato elettorale parla chiaro: la sconfitta per il Pd è stata netta: è
giunto il momento di una nuova stagione politica in cui i giovani siano il
perno del partito e della politica”. A parlare è Pasquale Labollita, segretario
dei Giovani Democratici di Policoro, per il quale “il Pd non solo ha perso
l’appoggio dal basso, ma persino assunto il ruolo di potere forte. Oggi i
giovani, gli operai, gli insegnanti, i più deboli, votano M5S e Lega, e gli
imprenditori votano Pd. L’ascesa politica del M5S e della Lega si può e si deve
attribuire anche al Pd. La nostra generazione è rimasta aggrappata ai racconti
e alle foto sbiadite di Berlinguer, non riconoscendosi più in questa classe
politica”.
Più in generale, a giudizio di Labollita, la colpa del Pd è essersi
“trincerato nella nostra torre d’avorio, perso il contatto con la realtà e le
problematiche quotidiane, ancorati nei palazzi di potere: le sezioni, luogo
storicamente di incontro, discussione e proposte, non esistono più, se non in
occasione delle elezioni. Abbiamo abbandonato piazze, banchetti, rapporti con
le persone”.
Se queste sono le cause del crollo, quali i rimedi? “E’ necessario
che si ritorni a fare la politica per la gente e fra la gente. C’è bisogno di
un partito che parli dei problemi reali delle persone e che cerchi tutte le
possibili soluzioni agli stessi, sempre, 365 giorni l’anno, e non solo in
sporadiche occasioni di campagne elettorali. Occorre tornare nelle piazze,
avere il coraggio di guardare le persone negli occhi e riacquistare la
credibilità persa. C’è bisogno di un partito che riapra le porte delle proprie
sezioni per discutere e confrontarsi e sia aperto a tutti. Il nostro contributo
spinge nella direzione di un rinnovamento e un cambiamento chiaro degli organi
decisionali di tutti i livelli. Non possiamo pensare che siano i giovani ad
occuparsi del proprio futuro se restano sempre chiusi fuori dalla porta e
devono spingere per entrare. E’ giunto il momento che i giovani si riapproprino
della politica e del Pd, per esserne gli assoluti protagonisti. Basta con
questo ruolo da comparse. i Giovani Democratici di Policoro intendono agire in
tal senso e mettono a disposizione l’email gdpolicoro@tiscali.it per
raccogliere istanze, segnalazioni, problemi che ogni giorno cittadini e studenti
affrontano. Ripartiamo dall’opposizione: abbiamo molti motivi in più per
impegnarci ogni giorno e ad ogni livello per riacquistare credibilità e
riaccendere la passione”.
Piero Miolla
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