“È impensabile solo ipotizzare
che il Pd possa prestarsi a fare la stampella di un qualsivoglia governo
Salvini o Di Maio. Non esiste altra via se non quella di un Pd
all’opposizione”. La posizione chiara, netta, è di Gianni Pittella, neo eletto
in Senato come capolista nel collegio plurinominale Campania 3. L’ex presidente
del Gruppo Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo ha così dettato la
sua linea, rimarcando che “l’esito del voto è chiaro: la maggioranza degli
italiani ha voluto dare fiducia al centrodestra e al M5S. Ora sta a loro
governare, se ne saranno capaci. Non si può chiedere al popolo del Pd di
abiurare i propri valori e ideali. Dopo l’insediamento del nuovo Parlamento e
la formazione del nuovo esecutivo apriremo una nuova fase congressuale per
individuare il nuovo segretario e, insieme, rilanciare una forza progressista
moderna, europeista, vicina ai più deboli. I cittadini hanno fatto una scelta
chiara affidando la loro fiducia al Movimento 5 Stelle e alla coalizione di
centrodestra. Che si assumano la responsabilità di governare il Paese”.
Anche
Vito De Filippo, neo deputato del Partito Democratico ed ex sottosegretario
alla Pubblica Istruzione ha escluso l’appoggio del Pd sottolineando, però, che
“le reazioni a caldo sono sempre un errore. Aspettiamo le decisioni ufficiali
che si svilupperanno negli organi del partito, a partire dalla direzione
nazionale di lunedì prossimo, per collocare il nostro lavoro in Parlamento che
il Paese ha voluto all’opposizione. Il Paese - ha ribadito l’ex governatore
lucano – ha voluto che il nostro lavoro fosse all’opposizione. Io dico che dopo
un voto così complicato tutte le reazioni scomposte di queste ore appaiono
fuori luogo, se non strumentali. Un grande partito che ha governato in Paese in
questi anni, portando avanti misure necessarie ed efficienti, ha il dovere di
reagire a questa situazione con serietà e il rispetto che essa merita”, ha
concluso De Filippo, che alle recenti elezioni era candidato come capolista nel
collegio plurinominale in Basilicata.
Il suo intervento, in realtà, non ha
fatto altro che ribadire la posizione già espressa dall’altro parlamentare
eletto in Basilicata dal Partito Democratico, il senatore Salvatore Margiotta.
L’ingegnere di Potenza in un tweet aveva escluso categoricamente un suo voto
favorevole ad un esecutivo del Movimento 5 Stelle. “Quelli che nel Pd
teorizzano l’appoggio a M5S, non facciano affidamento sul mio voto, in Senato”,
aveva twittato Margiotta. Il quale aveva anche lanciato l’hastag #Senzadime. Il
tweet lanciato dal senatore Margiotta, componente della direzione nazionale del
Pd e molto vicino a Matteo Renzi, “ha ricevuto in pochissimo tempo numerose
adesioni. Segno che i nostri elettori hanno ben chiaro che un ipotetico governo
M5S non possa coinvolgere il Pd: saremo, come sostenuto da Renzi, responsabili,
ma all’opposizione”.
Piero Miolla
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