venerdì 9 marzo 2018

Il Pd e l'appoggio ai grillini: "niet" di Pittella, De Filippo e Margiotta


“È impensabile solo ipotizzare che il Pd possa prestarsi a fare la stampella di un qualsivoglia governo Salvini o Di Maio. Non esiste altra via se non quella di un Pd all’opposizione”. La posizione chiara, netta, è di Gianni Pittella, neo eletto in Senato come capolista nel collegio plurinominale Campania 3. L’ex presidente del Gruppo Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo ha così dettato la sua linea, rimarcando che “l’esito del voto è chiaro: la maggioranza degli italiani ha voluto dare fiducia al centrodestra e al M5S. Ora sta a loro governare, se ne saranno capaci. Non si può chiedere al popolo del Pd di abiurare i propri valori e ideali. Dopo l’insediamento del nuovo Parlamento e la formazione del nuovo esecutivo apriremo una nuova fase congressuale per individuare il nuovo segretario e, insieme, rilanciare una forza progressista moderna, europeista, vicina ai più deboli. I cittadini hanno fatto una scelta chiara affidando la loro fiducia al Movimento 5 Stelle e alla coalizione di centrodestra. Che si assumano la responsabilità di governare il Paese”. 
Anche Vito De Filippo, neo deputato del Partito Democratico ed ex sottosegretario alla Pubblica Istruzione ha escluso l’appoggio del Pd sottolineando, però, che “le reazioni a caldo sono sempre un errore. Aspettiamo le decisioni ufficiali che si svilupperanno negli organi del partito, a partire dalla direzione nazionale di lunedì prossimo, per collocare il nostro lavoro in Parlamento che il Paese ha voluto all’opposizione. Il Paese - ha ribadito l’ex governatore lucano – ha voluto che il nostro lavoro fosse all’opposizione. Io dico che dopo un voto così complicato tutte le reazioni scomposte di queste ore appaiono fuori luogo, se non strumentali. Un grande partito che ha governato in Paese in questi anni, portando avanti misure necessarie ed efficienti, ha il dovere di reagire a questa situazione con serietà e il rispetto che essa merita”, ha concluso De Filippo, che alle recenti elezioni era candidato come capolista nel collegio plurinominale in Basilicata. 
Il suo intervento, in realtà, non ha fatto altro che ribadire la posizione già espressa dall’altro parlamentare eletto in Basilicata dal Partito Democratico, il senatore Salvatore Margiotta. L’ingegnere di Potenza in un tweet aveva escluso categoricamente un suo voto favorevole ad un esecutivo del Movimento 5 Stelle. “Quelli che nel Pd teorizzano l’appoggio a M5S, non facciano affidamento sul mio voto, in Senato”, aveva twittato Margiotta. Il quale aveva anche lanciato l’hastag #Senzadime. Il tweet lanciato dal senatore Margiotta, componente della direzione nazionale del Pd e molto vicino a Matteo Renzi, “ha ricevuto in pochissimo tempo numerose adesioni. Segno che i nostri elettori hanno ben chiaro che un ipotetico governo M5S non possa coinvolgere il Pd: saremo, come sostenuto da Renzi, responsabili, ma all’opposizione”. 
Piero Miolla 

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