Far diventare l’Abbazia di San
Michele Arcangelo un “Centro di Alta Formazione delle Arti del Mediterraneo” e,
quindi, un punto di riferimento per l’integrazione delle culture mediterranee a
livello europeo.
E’ stata questa la proposta che il sindaco di Montescaglioso,
Vincenzo Zito, ha portato a Bruxelles, dove ha partecipato al seminario
formativo del terzo bando dell’Unione Europea denominato Uia (Urban Innovative
Actions). La partecipazione è stata possibile in virtù del protocollo d’Intesa
sottoscritto tra Matera e Montescaglioso: Zito, che ha partecipato a proprie
spese, rappresentava le due città.
L’Uia, va ricordato, intende individuare,
nonché testare, nuove soluzioni che affrontino problematiche relative allo
sviluppo urbano sostenibile ed all’integrazione delle culture mediterranee. I
progetti Uia saranno selezionati attraverso bandi annuali: ciascun piano potrà
ricevere un cofinanziamento Fesr massimo di 5 milioni di euro. I dodici ambiti
tematici al centro del bando sono: qualità dell’aria, povertà urbana, politiche
abitative, economia circolare, lavoro e competenze per l’economia globale,
adattamento climatico, transizione energetica, uso sostenibile del suolo,
mobilità urbana, transizione digitale, spazi pubblici innovativi e
responsabili.
“L’Uia, dunque, è un’iniziativa dell’Unione Europea che fornisce
alle aree urbane di tutta Europa risorse per testare soluzioni nuove e non
provate per affrontare le sfide urbane”, si legge in una nota del Comune di
Montescaglioso. “Il bando dispone di un bilancio complessivo di 372 milioni di
euro per il periodo 2014-2020. Circa 359 milioni di persone, il 72 per cento
della popolazione totale dell’Ue, vivono in città, paesi e periferie. Le aree
urbane affrontano sfide multiple ed interconnesse legate all'occupazione, alla
migrazione, alla demografia, all’acqua ed all’inquinamento del suolo. Ma sono
anche motori di nuove idee e soluzioni, luoghi dinamici dove i cambiamenti
avvengono su larga scala e ad un ritmo veloce. Certo è che la nostra città, da
sola, non potrà risolvere definitivamente tali criticità, ma è bene che si
inizi a sollevare il problema e che dal basso, partendo da piccole comunità, si
dia un segnale di svolta”, conclude la nota del municipio montese che, come
detto, ha proposto un’idea, certamente ambiziosa ma non per questo imposibile
da realizzare, che possa diventare un modello per tutti i Paesi del
Mediterraneo.
Piero Miolla
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