giovedì 12 aprile 2018

Calcio, Promozione: Il presidente del Maris contento a metà.

“Quella di Ruoti non è stata una bella prova da parte nostra. Salviamo solo il risultato, fortemente voluto da tutti, giocatori e società”. 
E’ soddisfatto a metà il presidente del Rotunda Maris, Nicola Santarcangelo, dopo l’affermazione di misura dei suoi contro il Bella in campo neutro. Per il massimo dirigente, infatti, il suo Maris ha “trovato un Bella che, anche se penultimo in classifica, ha venduto cara la pelle per i tutti i novanta minuti, cercando di prima di tutto di non prenderle per poi ripartire in contropiede”. A giudizio del presidente, inoltre, ci sarebbe anche il capitolo relativo al terreno di gioco, definito “malridotto: si presentava duro e disconnesso dopo le avverse condizioni climatiche dei mesi scorsi, non permettendo il controllo regolare della palla che, sommato al forte vento, ha fatto sì che il gioco ne fosse condizionato”. 
Santarcangelo ha poi commentato la massima punizione concessa dall’arbitro e trasformata da bomber Luca Tomaselli, risultata decisiva. “Il rigore è nato da un fallo in aerea di un difensore del Bella sul nostro terzino Tritto: ci sono state forti proteste, ma il rigore era netto e dal dischetto il solito Tomaselli, cinico e spietato, non ha sbagliato. A seguire, poi, c’è stato il palo di Silvestri, il cui tiro, a portiere battuto, ha attraversato tutta la porta uscendo sul lato opposto. Per il resto, il nostro estremo difensore non è mai stato impensierito dagli avversari”. 
Al netto di tali considerazioni, ciò che più conta per il presidente del Maris è che, a suo giudizio, la squadra è “sulla giusta rotta. A due gare dal termine per fare il salto di categoria nulla è ancora scontato e molto si deciderà la prossima domenica, quando noi ospiteremo il Venosa e il Ferrandina andrà a far visita al Pomarico”. Potrebbe essere la domenica giusta per ufficializzare la promozione in Eccellenza. “Chissà se sarà già festa per noi”, ha concluso il presidente del Maris, magari toccando ferro per scaramanzia. 
Piero Miolla

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