“Quella di Ruoti non è stata una bella prova da parte
nostra. Salviamo solo il risultato, fortemente voluto da tutti, giocatori e
società”.
E’ soddisfatto a metà il presidente del Rotunda Maris, Nicola
Santarcangelo, dopo l’affermazione di misura dei suoi contro il Bella in campo
neutro. Per il massimo dirigente, infatti, il suo Maris ha “trovato un Bella
che, anche se penultimo in classifica, ha venduto cara la pelle per i tutti i
novanta minuti, cercando di prima di tutto di non prenderle per poi ripartire
in contropiede”. A giudizio del presidente, inoltre, ci sarebbe anche il
capitolo relativo al terreno di gioco, definito “malridotto: si presentava duro
e disconnesso dopo le avverse condizioni climatiche dei mesi scorsi, non
permettendo il controllo regolare della palla che, sommato al forte vento, ha
fatto sì che il gioco ne fosse condizionato”.
Santarcangelo ha poi commentato
la massima punizione concessa dall’arbitro e trasformata da bomber Luca
Tomaselli, risultata decisiva. “Il rigore è nato da un fallo in aerea di un
difensore del Bella sul nostro terzino Tritto: ci sono state forti proteste, ma
il rigore era netto e dal dischetto il solito Tomaselli, cinico e spietato, non
ha sbagliato. A seguire, poi, c’è stato il palo di Silvestri, il cui tiro, a
portiere battuto, ha attraversato tutta la porta uscendo sul lato opposto. Per
il resto, il nostro estremo difensore non è mai stato impensierito dagli
avversari”.
Al netto di tali considerazioni, ciò che più conta per il
presidente del Maris è che, a suo giudizio, la squadra è “sulla giusta rotta. A
due gare dal termine per fare il salto di categoria nulla è ancora scontato e
molto si deciderà la prossima domenica, quando noi ospiteremo il Venosa e il
Ferrandina andrà a far visita al Pomarico”. Potrebbe essere la domenica giusta
per ufficializzare la promozione in Eccellenza. “Chissà se sarà già festa per
noi”, ha concluso il presidente del Maris, magari toccando ferro per
scaramanzia.
Piero Miolla
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