“Stanno provando a zittire i cittadini e, a conferma
dell’ostruzionismo nei nostri confronti, ci hanno negato la sala consiliare, la
casa del popolo, la cui disponibilità era stata chiesta con un iter burocratico
svolto con correttezza”.
La denuncia arriva da Carmine Calandriello, esponente
della Lista dei Cittadini, che ieri mattina era in piazza Umberto I, a
Pisticci, a sostegno della manifestazione organizzata dal Tavolo Verde
Basilicata per protestare contro l’Amministrazione comunale di Pisticci rea non solo di non adoperarsi in favore dell’agricoltura, ma
anche e soprattutto di “perseguitare i produttori agricoli”, secondo quanto
sostenuto dagli agricoltori. Sul portone dell’immobile che ospita numerosi
uffici del Comune di Pisticci campeggiava non solo la richiesta della
disponibilità della sala, protocollata il 16 aprile dal Tavolo Verde, ma anche
alcuni fogli scritti a penna con le considerazioni di sdegno e protesta per una
decisione inaspettata. “Stanno trasformando il Comune di Pisticci in azienda
privata – c’era scritto su uno dei fogli vergati a mano -. Se questa è libertà
i cittadini non vogliono questo”. Su un altro, invece, si leggeva: “Ci negano
anche l’accesso alla casa del popolo. E’ una vergogna per l’intera popolazione.
Se questa è democrazia in un paese civile”.
Il sindaco Viviana Verri ha però spiegato che “l’utilizzo
della sala era stato regolarmente autorizzato, ma per un disguido tra i messi l’autorizzazione
firmata non è pervenuta all’Ufficio di Pisticci. Ci scusiamo per l’accaduto e,
naturalmente, confermiamo che la sala consiliare sarà a disposizione di Tavolo
Verde per le prossime volte”.
In piazza, come detto, oltre al Tavolo Verde
anche la Lista dei Cittadini e Sinistra Italiana. Piazza bardata con numerosi
striscioni di protesta che ricordavano l’annosa questione dei terreni gravati
da usi civici. Una questione che varie Amministrazioni hanno provato a chiudere
ma che nessuno sembra poter, o volere, davvero definire.
Piero Miolla
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