sabato 1 settembre 2018

La Traviata è un successo, ma mancano i posti riservati ai diversamente abili.



Riservare spazi specifici per i diversamente abili costituisce una delle norme basilari del vivere civile. Sancito, peraltro, da leggi ben precise. Disattenzioni e inadempienze, tuttavia, continuano a persistere. Specie quando le barriere, soprattutto umane, anziché essere abbattute, diventano ostacoli insormontabili. E’ successo l’altra sera anche a Metaponto. In uno scenario di civiltà, quale si presentava l’imponente Tempio di Hera o Colonne Palatine.
Nel corso della rappresentazione lirica de “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Pubblico delle grandi occasioni. Perfino oltre le aspettative. Predisposti posti macchina negli spazi circostanti all’area archeologica. Così come quelli a sedere, a decine, sotto il palco dello spettacolo lirico. Peccato che non si sia pensato anche a chi, diversamente abile, aveva tutto il diritto di parteciparvi. Numerose le segnalazioni arrivate su questo “incidente di percorso”.
Una signora del luogo, che per motivi di privacy preferiamo lasciare nell’anonimato, sottolinea, in lacrime, “l’insensibilità dimostrata nei confronti di chi, più sfortunato, si è ritrovato alla bella serata di gala, senza avere adeguata accoglienza. E’ praticamente assurdo - denuncia la signora bernaldese - che ad uno spettacolo pubblico di grande rilevanza, culturale ed economica, non ci fossero posti a sedere o un’area riservata per i diversamente abili. Che, occorre dirlo, non sono solo coloro che siedono su una sedia a rotelle, ma anche chi, come me, paziente stomizzata, all’apparenza può apparire senza problemi, ma, in realtà, ha necessità di accomodarsi. Senza essere costretta a portarsi una sedia da casa. Eppure questo, a Metaponto, l’altra sera, è vergognosamente successo”.
Il Comune di Bernalda, che promuoveva l’evento, appositamente interpellato, non nega l’accaduto. Anzi, prende atto dell’increscioso inconveniente e, attraverso l’assessore alla Cultura Domenico Calabrese, afferma: “Chiediamo umilmente scusa a tutti coloro che, trovandosi in condizioni di diversabilità, hanno avuto problemi di posizionamento”.
Poi si giustifica: “Avevamo predisposto sia i parcheggi che un’apposita ala di sedie riservate ai più bisognosi. Purtroppo siamo stati invasi da una marea di spettatori, arrivata sul luogo ancora prima che si predisponesse il servizio dei volontari della Protezione civile, convocati per le 20. Tanta gente era già arrivata con le auto, occupando i posti riservati, sia ai diversamente abili che alle autorità. E rifiutandosi, in maniera ineducata, di cedere quei posti. I volontari dell’associazione poi, impegnati a disciplinare il traffico veicolare ed umano, sono stati distolti dalle altre operazioni. Dispiace, inoltre, che le tre navette gratuite, da Bernalda e Metaponto, predisposte dall’amministrazione comunale, per limitare i mezzi privati, abbiamo viaggiato pressoché deserte, con appena 25 utenti. Rimedieremo nelle prossime occasioni. Magari provvedendo, come per il concerto di Arisa, a Bernalda, a predisporre un palchetto, riservato esclusivamente ai diversamente abili”.
Angelo Morizzi

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