Riservare spazi specifici per i
diversamente abili costituisce una delle norme basilari del vivere civile.
Sancito, peraltro, da leggi ben precise. Disattenzioni e inadempienze,
tuttavia, continuano a persistere. Specie quando le barriere, soprattutto
umane, anziché essere abbattute, diventano ostacoli insormontabili. E’ successo
l’altra sera anche a Metaponto. In uno scenario di civiltà, quale si presentava
l’imponente Tempio di Hera o Colonne Palatine.
Nel corso della rappresentazione
lirica de “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Pubblico delle grandi occasioni.
Perfino oltre le aspettative. Predisposti posti macchina negli spazi
circostanti all’area archeologica. Così come quelli a sedere, a decine, sotto
il palco dello spettacolo lirico. Peccato che non si sia pensato anche a chi,
diversamente abile, aveva tutto il diritto di parteciparvi. Numerose le
segnalazioni arrivate su questo “incidente di percorso”.
Una signora del luogo, che per
motivi di privacy preferiamo lasciare nell’anonimato, sottolinea, in lacrime, “l’insensibilità
dimostrata nei confronti di chi, più sfortunato, si è ritrovato alla bella
serata di gala, senza avere adeguata accoglienza. E’ praticamente assurdo -
denuncia la signora bernaldese - che ad uno spettacolo pubblico di grande
rilevanza, culturale ed economica, non ci fossero posti a sedere o un’area
riservata per i diversamente abili. Che, occorre dirlo, non sono solo coloro
che siedono su una sedia a rotelle, ma anche chi, come me, paziente stomizzata,
all’apparenza può apparire senza problemi, ma, in realtà, ha necessità di
accomodarsi. Senza essere costretta a portarsi una sedia da casa. Eppure
questo, a Metaponto, l’altra sera, è vergognosamente successo”.
Il Comune di Bernalda, che
promuoveva l’evento, appositamente interpellato, non nega l’accaduto. Anzi,
prende atto dell’increscioso inconveniente e, attraverso l’assessore alla
Cultura Domenico Calabrese, afferma: “Chiediamo umilmente scusa a tutti coloro
che, trovandosi in condizioni di diversabilità, hanno avuto problemi di
posizionamento”.
Poi si giustifica: “Avevamo
predisposto sia i parcheggi che un’apposita ala di sedie riservate ai più
bisognosi. Purtroppo siamo stati invasi da una marea di spettatori, arrivata
sul luogo ancora prima che si predisponesse il servizio dei volontari della
Protezione civile, convocati per le 20. Tanta gente era già arrivata con le
auto, occupando i posti riservati, sia ai diversamente abili che alle autorità.
E rifiutandosi, in maniera ineducata, di cedere quei posti. I volontari dell’associazione
poi, impegnati a disciplinare il traffico veicolare ed umano, sono stati distolti
dalle altre operazioni. Dispiace, inoltre, che le tre navette gratuite, da
Bernalda e Metaponto, predisposte dall’amministrazione comunale, per limitare i
mezzi privati, abbiamo viaggiato pressoché deserte, con appena 25 utenti.
Rimedieremo nelle prossime occasioni. Magari provvedendo, come per il concerto
di Arisa, a Bernalda, a predisporre un palchetto, riservato esclusivamente ai
diversamente abili”.
Angelo Morizzi
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