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lunedì 3 dicembre 2018

Aumenta in Basilicata il numero dei disabili


Cresce anche in Basilicata il numero dei bambini disabili: non ci sono cifre ufficiali, ma, confrontando anche l’andamento degli iscritti a scuola e del loro fabbisogno nell’istruzione, si evince che il trend nazionale, purtroppo, viene rispettato anche nella nostra regione. Si stima, infatti, che in Basilicata il numero dei disabili a scuola oscilli intorno al 40 per cento, più o meno in linea con quello del resto d’Italia, dove nel 43,3 per cento delle classi c’è almeno un alunno con una certificazione di disabilità. La percentuale nazionale, però, sale al 46,2 nell’istruzione statale. 
Numeri che andrebbero studiati ancora meglio, soprattutto per capire (almeno fin dove è possibile) se queste disabilità sono il frutto di elementi esterni che nella nostra regione, specie in alcune aree molto inquinate, purtroppo sembrerebbero non mancare. Rispetto a queste considerazioni e mantenendoci nell’alveo dell’istruzione, c’è anche un rovescio della medaglia e, se si preferisce, una conseguenza diretta: la continua crescita di domanda di docenti di sostegno. In Italia, stando all’ultimo step dell’aggiornamento biennale del ministero dell’Istruzione sul tema, relativo all’anno scolastico 2016-17, il numero dei disabili a scuola, negli ultimi dodici anni, è cresciuto addirittura del 64,7 per cento. Un dato preoccupante, soprattutto se si tiene conto che il numero globale degli iscritti nelle scuole è invece calato, e la Basilicata, affetta da cronico problema di spopolamento, non fa per niente eccezione. Anzi. 
Una delle aree più caratterizzate dalla presenza di studenti disabili è quella del Metapontino. Il tema, però, non è solo relativo alla scuola. Più in generale, infatti, in Basilicata sono 6.621 le persone con disabilità che percepiscono una rendita Inail: il dato, reso noto dallo stesso istituto nazionale per le assicurazioni e gli infortuni sul lavoro, è riferito al 31 dicembre 2017, quando erano 6.621 le persone percettrici (5.544 maschi e 1.077 femmine). Nel dettaglio 3.732 i titolari di rendita per disabilità motoria (2.961 maschi e 771 femmine), 1.173 per disabilità psico-sensoriale (1.114 e 59), 247 per disabilità cardio-respiratoria (234 e 13) e 1.469 persone (1.235 e 234) per disabilità indeterminate. Per ciò che concerne le classi di età, la banca dati Inail attesta che nella fascia fino a 19 anni c’era un solo disabile percettore di rendita, nella categoria “altre e indeterminate”. Dai 20 ai 34, invece, ci sono 57 percettori indennità per disabilità motoria, 19 per psico-sensoriale, 2 per cardio-respiratoria e 17 nella categoria delle disabilità indeterminate. Dai 35 ai 49 sono 502 i titolari di rendita Inail per la motoria, 135 per la psico-sensoriale, 9 per la cardio-respiratoria e 98 per la categoria altre disabilità. Nella fascia di età dai 50 ai 64 anni i percettori sono 1.306 (motoria), 373 (psico-sensoriale), 59 (cardio-respiratoria), 260 indeterminate. Infine, 65 e oltre: 1.867 (motoria), 646 (psico-sensoriale), 177 (cardio-respiratoria), 1.093 (altre). 
Piero Miolla

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Anche a Venosa lo Special Olympics European Basketball Week 2018



È in corso, in tutta Italia e in tutta Europa, la Special Olympics European Basketball Week 2018, una settimana dedicata alla pallacanestro che riunisce in squadre miste atleti con e senza disabilità intellettive sotto il segno dell'inclusione. Dopo la tappa di Potenza organizzata dal Team Sinisgalli anche Venosa è scesa in campo, presso la palestra dell'Istituto "Ernesto Battaglini", per un incontro di basket che ha visto impegnati insieme gli alunni dei teams dell’I.I.S.S. “Battaglini”, dell’I.S.S.S. “Quinto Orazio Flacco” e dei “Padri Trinitari” di Venosa. Sostenuta da FIBA Europa e Euroleague Basketball, la Special Olympics European Basketball Week è giunta alla 15° edizione coinvolgendo 19.000 partecipanti in 35 paesi. Atleti con e senza disabilità intellettive, giocatori con tutti i livelli di capacità sono protagonisti di partite ed incontri a livello locale, regionale e nazionale per un totale di oltre 250 eventi d’inclusione sotto il canestro.
Il Focus di quest’anno ruota attorno al Basket Unificato 3×3 ed al Mini-Basket (under 14 anni) “Giocare e crescere insieme” mentre il 3 dicembre siglerà la chiusura della settimana europea della pallacanestro celebrando la giornata internazionale delle persone con disabilità. Filippo Orlando, direttore regionale dello Special Olympics Basilicata ci dice che “la Special Olympics European Basketball Week nasce con l’obiettivo di coinvolgere il mondo della scuola allo Sport Unificato attraverso la formazione di team composti da alunni con e senza disabilità intellettive. Perché giocare insieme, nella stessa squadra, permette di valorizzare il rispetto di ogni abilità rovesciando stereotipi e pregiudizi”. “Questi incontri si sono chiusi con la vittoria dell’inclusione”, entusiasta il dirigente del Battaglini Claudio Martino “del Fair Play sul mero risultato sportivo, della valorizzazione delle differenze sull’omologazione”. Gli atleti Special Olympics hanno fatto il loro ingresso in campo con lo striscione #PlayUnified in apertura degli incontri per sottolineare lo spirito di comunione e di amicizia.
“Oggi si è valicato il momento sportivo per abbracciare una causa culturale importante” motiva Mimma Carlomagno, dirigente scolastico del “Quinto Orazio Flacco”. “Il valore dello sport è uno strumento in grado di unire le persone, con e senza disabilità intellettiva. Ogni occasione o evento evidenziano come le abilità messe in campo dai nostri atleti possono essere la giusta prospettiva nel vedere il mondo con gli occhi dell’inclusione” ne è convinto Vito Campanale, direttore del centro di riabilitazione dei Padri Trinitari. Schierati in formazioni miste, tutti gli atleti hanno dato, sotto la guida del Prof. Urbino Vincenzo, piena dimostrazione di quanto lo sport possa essere lo strumento ideale per abbattere stereotipi e preconcetti, ancora troppo spesso, legati alle persone con disabilità intellettive.
Rosa Centrone

sabato 6 ottobre 2018

Lido per non autosufficienti: il sindaco di Bernalda, Tataranno, "tuona" contro la Regione Basilicata



Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo la nota di seguito riportata a firma del primo cittadino di Bernalda, Domenico Tataranno.

“Era il 17 settembre 2017 quando, a Marina di San Foca, lido La Terrazza, abbiamo concepito un sogno: regalare alla nostra comunità uno stabilimento balneare inclusivo, attrezzato anche per coloro che non hanno la fortuna di essere autosufficienti. Da quel giorno abbiamo lavorato affinché quel sogno si realizzasse a Metaponto per consentire a tutti di godere appieno del nostro splendido mare, peraltro insignito quest’anno della Bandiera blu. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma ci credevamo ed abbiamo intrapreso l’iter che speravamo ci portasse al raggiungimento dell’obiettivo. Quel giorno, a Melendugno, avevamo incontrato Gaetano Fuso, ex poliziotto affetto da Sla ed ideatore del primo lido d’Italia attrezzato per i diversamente abili, che collaborava anni fa alla gestione del lido della Polizia di Stato a Metaponto. Abbiamo così pensato di richiedere proprio quello stabilimento alla Polizia di Stato, che, per dare impulso al progetto, in tempi record ha rinunciato alla concessione cedendo il bene allo Stato che, altrettanto rapidamente, lo ha ceduto alla Regione.
Proprio in Regione, nello specifico nell’Ufficio del Demanio marittimo la procedura si è arenata, nonostante le nostre continue sollecitazioni. Con una nota congiunta indirizzata alla Regione, a firma dei Comuni di Costa del Metapontino, della Coordinatrice Regionale del Tribunale del Malato e del Presidente ANFFAS ONLUS, abbiamo con forza denunciato il ritardo nell’evadere le richieste avanzate. Speravamo ancora, infatti, di realizzare, già per l’estate 2018, il sogno dei tanti ragazzi che sono costretti ad andare al mare fuori Regione, oppure a restare in casa. Ancora una volta, però, abbiamo ottenuto silenzio.
Oggi, a distanza di un anno, resta il rimpianto per non aver mantenuto una promessa, ma resiste, al contempo, la voglia di non arrendersi di fronte all’immobilismo della burocrazia e continuare a combattere in ogni sede e fino all’ultimo! Il pensiero va a Roberto, Stefano, Gaetano e a tutte le persone speciali come loro che ci hanno dato una indimenticabile lezione di vita. “Il tempo della politica non è compatibile con il nostro” aveva detto quel giorno Gaetano. Non volevamo credergli e per questo continuiamo a combattere insieme a loro questa battaglia di diritti negati.
Questo, come altri casi in cui siamo costretti a scontrarci con questa atavica lentezza, spiega perché la gente non ne può più, perché continuano a nascere movimenti che si oppongono alla vecchia politica, perché le persone migliori si allontanano dalla nostra regione e dai suoi uffici.
Vogliamo risposte, soluzioni, tempi rapidi, certezze. Non possiamo aspettare, non possiamo più permettere che i sogni rimangano chiusi nei cassetti di un ufficio polveroso, imbrigliati tra i cumuli di carte ingiallite dal tempo. Riprendiamoceli quei sogni e facciamoli diventare realtà”.
Domenico Tataranno
Sindaco di Bernalda

domenica 23 settembre 2018

Bernalda protagonista con il viaggio-passeggiata a cavallo



Si è chiuso a Bernalda lo spettacolare viaggio-passeggiata a cavallo dei ragazzi diversamente abili, ospiti delle strutture socio-sanitarie dei Padri Trinitari. La lunga e suggestiva cavalcata, lungo i vecchi tratturi lucani e pugliesi, si è dipanata, come di consueto, da Venosa a Bernalda, le due città dove sorgono le Case di accoglienza dell’Ordine dei Trinitari. Attraversando i centri di Spinazzola, Castel del Monte, Gravina di Puglia, Matera, Ginosa e Montescaglioso.
“Un viaggio è importante non per la meta da raggiungere, ma per tutto quello che si vive durante il percorso”, ha detto don Gino Buccarello, ministro provinciale dei Trinitari e direttore del centro di riabilitazione di Venosa e Bernalda. Nella cittadina jonica i numerosi cavalieri “speciali” hanno ricevuto l’accoglienza calorosa ed entusiasta delle autorità civili, religiose, del mondo del volontariato e della scuola. Che quest’anno si è addirittura superata. Gli studenti degli Istituti Primari e Secondari di Primo grado, diretti da Grazia Maria Marciuliano, e dell’Istituto di Istruzione Superiore, guidato da Giosuè Ferruzzi, oltre ad accogliere i cavalieri con canti, poesie e rappresentazioni sceniche, li hanno seguiti mediante una chiassosa e affollata Ciclopasseggiata. Che ha coinvolto centinaia di bambini e ragazzi, snodandosi lungo la Chora Metapontina, per aggregarsi, nel tragitto finale, ai Cavalieri dei Trinitari.
L’evento della Passeggiata a cavallo è coinciso, infatti, con la Settimana della Mobilità Sostenibile, a cui aderisce, da qualche anno, il Comune di Bernalda e Metaponto, con a capo il sindaco Domenico Tataranno. Nella cerimonia conclusiva in piazza Plebiscito, coordinata da Innocenzo Pandolfo, gli organizzatori e gli amministratori locali hanno elogiato l’ennesima impresa dei ragazzi diversabili a cavallo, che “hanno mostrato impegno e passione, oltre ogni limite o difficoltà, anche meteorologica”. Un bel messaggio di speranza, ad affrontare le difficoltà, senza rassegnazione, per tanti giovani studenti accorsi, in bicicletta, all’evento. E un festoso arrivederci all’edizione 2019 con Matera Capitale della Cultura.
Angelo Morizzi

sabato 22 settembre 2018

Positivo il bilancio di "Change the Game"



E’ calato il sipario sul meeting internazionale “Change the game”, riservato ad oltre 100 atleti con disabilità intellettiva, che si è tenuto a Venosa. Organizzata da Special Olympics Italia Team Basilicata, in collaborazione con Opera dei Padri Trinitari Venosa-Bernalda e Asd Special Team, la manifestazione ha visto gli atleti speciali del centro di riabilitazione dei Padri Trinitari di Venosa, del centro socio-educativo “Il Filo di Arianna” di Venosa, dell’Aias di Melfi, di altre delegazioni regionali ed extra-regionali e di quelli provenienti da Germania e Malta, sfidarsi in competizioni di atletica e nuoto. 
Gli oltre 100 atleti speciali erano tutti affiliati a Special Olympics, il movimento globale che promuove l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettive attraverso lo sport. Le gare, suddivise in varie discipline e specialità, per mettere in condizione chiunque di partecipare secondo le proprie abilità, si sono svolte negli impianti sportivi del centro polivalente Essedisport e della piscina del New Water Park Nettuno. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una medaglia come premio per aver portato a termine la gara e per aver dato il massimo ognuno in base alle proprie capacità e abilità. 
Le delegazioni straniere, dopo aver visitato Venosa e la Pinacoteca “Camillo d’Errico” di Palazzo San Gervasio, alla scoperta delle bellezze lucane, hanno fatto visita a Matera: in mattinata, presso la sala “Nelson Mandela” del Comune, gli atleti di Malta e Germania sono stati accolti da Francesco Salvatore, presidente della Fidas Matera, che ha coadiuvato la visita turistica alla città, e da Giuseppe Tragni, assessore comunale allo Sport. 
Dopo aver ammirato lo spettacolo dei Sassi, la visita di atleti e accompagnatori Special Olympics è proseguita nel pomeriggio al museo Ridola. La 6 giorni si è conclusa con una festa di arrivederci all’insegna della musica e del ballo e agli ospiti è stata data la possibilità, grazie ad un’apertura straordinaria, di visitare le catacombe ebraiche di Venosa.
 Piero Miolla

mercoledì 12 settembre 2018

Dal 15 al 20 settembre il meeting internazionale “Change the game” per atleti con disabilità intellettive.



Dal 15 al 20 settembre 2018 Venosa ospiterà il meeting internazionale “Change the game”, riservato ad atleti con disabilità intellettive. In programma gare sportive di atletica e nuoto e attività collaterali di alta inclusione, incentrate sul benessere psico-fisico, la scoperta del territorio, la gioia della condivisione. Ad organizzare l’evento l’associazione sportiva dilettantistica Special Team di Venosa, Opera dei Padri Trinitari Venosa-Bernalda e Special Olympics Italia Team Basilicata, in collaborazione con il Comune di Venosa, Essedisport e New Water Park Nettuno.
Insieme agli atleti speciali del centro di riabilitazione dei Padri Trinitari, del centro socio-educativo “Il Filo di Arianna” di Venosa, di altre delegazioni regionali ed extraregionali, prenderanno parte al meeting e saranno ospiti dell’organizzazione gli atleti di Germania e Malta. Tutti metteranno in campo le proprie abilità nelle discipline di atletica e nuoto. “Change the game” sarà, quindi, una straordinaria occasione per riaffermare il valore della diversità e per promuovere un differente approccio alla disabilità intellettiva quale risorsa e forza per una società realmente inclusiva. Ospitando il meeting all’interno di impianti che possano mettere in risalto l’assenza di barriere e di pregiudizi, Venosa sfida se stessa a dimostrarsi campione di accessibilità e accoglienza, regalando a tutti gli atleti, ai familiari, ai tecnici e al pubblico un’esperienza memorabile. La città di Venosa, con la sua sensibilità e partecipazione, potrà dare testimonianza concreta di un grande sogno possibile: l’inclusione.
Special Olympics è un movimento globale che opera, anche in Basilicata, per creare un mondo migliore, più sano e più gioioso, fatto di inclusione e rispetto. A livello internazionale propone un programma di allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettive, che attraverso lo sport hanno la possibilità di dimostrare le proprie capacità e di ottenere un riconoscimento sociale. Special Olympics è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale e i suoi programmi sono adottati in più di 170 paesi. In Italia è presente da oltre 30 anni, è riconosciuto come associazione benemerita dal CONI e dal CIP e opera in tutte le regioni.
Il 2018 è un anno di ricorrenze importanti per l’emancipazione della disabilità. Special Olympics festeggia, infatti, il cinquantesimo anniversario del Movimento nel mondo, da quando Eunice Kennedy Shriver cominciò la sua opera finalizzata a lanciare un messaggio di inclusione in grado di abbattere stereotipi e pregiudizi, dentro e fuori il campo di gioco. Ma compie 50 anni dalla sua fondazione anche il centro di riabilitazione Istituto “Ada Ceschin Pilone” dei Padri Trinitari di Venosa, che svolge attività di riabilitazione medico-psico-pedagogica per persone con disabilità, in regime residenziale continuo e diurno.
Il programma di “Change the game” prevede per domenica 16 settembre alle 19.30 lo svolgimento della cerimonia di apertura in Piazza Castello, che sarà preceduta dalla sfilata delle delegazioni partecipanti, accompagnate dai cortei storici medioevali di Banzi, Forenza e Palazzo San Gervasio. Già nella mattinata di sabato 15 settembre, però, gli atleti arrivati a Venosa potranno accedere al programma salute “Healthy athletes”, con medici specialisti che offriranno un servizio sanitario altamente qualificato, svolgendo screening odontoiatrici e oftalmici gratuiti. Alle 11.30 dello stesso sabato le delegazioni estere saranno accolte presso il Comune di Venosa.
Nel pomeriggio gli ospiti effettueranno una visita al Parco del Reale, a cura del Rotary Club Venosa, mentre alle 18.30, presso il Convento di San Domenico, sarà aperta al pubblico la mostra fotografica “Your Basilicata”, curata dalla Rete Vie Francigene di Basilicata. Visite guidate ai monumenti della città sono previste nella mattina del 16 settembre e nel pomeriggio del 18, mentre sabato 20 settembre l’apertura straordinaria delle catacombe ebraiche consentirà l’ingresso agli atleti partecipanti e ai loro accompagnatori.
Lunedì 17 settembre si entrerà nel vivo dei giochi, che vedranno la partecipazione di circa 200 atleti Special Olympics e che si svolgeranno, anche martedì 18, sulla pista di atletica del centro polivalente Essedisport e nella piscina del New Water Park Nettuno. Entrambi gli impianti sportivi sono adeguatamente attrezzati, privi di barriere architettoniche, collocati all’interno della città e facilmente raggiungibili. Assisterà alle gare e parteciperà alle premiazioni l’ambasciatrice di Malta in Italia Vanessa Frazier.
Le attività turistiche di scoperta delle bellezze del territorio lucano prevedono per il pomeriggio del 17 la visita alla Pinacoteca “Camillo d’Errico” di Palazzo San Gervasio, mentre mercoledì 19 settembre le delegazioni si sposteranno a Matera, per una visita guidata ai Sassi, al Museo Ridola e a Palazzo Lanfranchi. In programma anche il convegno “La forza dell’esempio, il valore delle parole”, che si svolgerà il 17 settembre alle 17 nella sala congressi dell’Hotel Orazio e vedrà la presenza del giornalista Sky Luca Corsolini, esperto di comunicazione del settore no profit.
La sei giorni si concluderà giovedì 20 settembre con una festa all’insegna della musica e del ballo, a partire dalle 20 in piazza San Giovanni de Matha.

lunedì 3 settembre 2018

Quasi 800mila euro in arrivo per la Basilicata dal "Fondo disabilità".

Quasi ottocentomila euro. E’ questa la dotazione, contenuta nel “Fondo disabilità”, che è stata destinata alla Basilicata. Lo ha ricordato il consigliere regionale Michele Napoli, sottolineando che “con il via libera al decreto del presidente del Consiglio dei ministri di riparto del fondo da 75 milioni di euro, per le spese relative all’assistenza scolastica degli alunni disabili, sono in arrivo in Basilicata 782mila euro con cui finanziare le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali. 
Si tratta – ha evidenziato Napoli - di un provvedimento molto atteso, per la cui perfetta operatività è mancata solo l’intesa ufficiale in sede di Conferenza Unificata in virtù del dissenso delle Regioni a statuto speciale, per il fatto di non essere state incluse nella ripartizione. Siamo al cospetto di un contributo integrativo rispetto alla copertura finanziaria che ciascuna regione deve assicurare con riguardo a queste funzioni, il cui ammontare è determinato in proporzione alla presenza degli alunni disabili e che rappresenta per la nostra regione un valido strumento per la realizzazione di un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli”. 
A giudizio del vice presidente del Consiglio regionale “giova infatti ricordare come, solo qualche mese, fa dati del ministero della Salute registravano in Basilicata una grave carenza dei servizi di assistenza sanitaria nei confronti dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico, cui la nostra regione riesce a garantire solo 1,14 ore settimanali di trattamento, a fronte delle 8,35 a disposizione, invece, dei ragazzi autistici residenti in Abruzzo”. 
Morale della favola? Il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata non ha alcun dubbio: “Si tratta di un gap di prestazioni che la nostra regione fa registrare anche nell’ambito dell’istruzione e che occorre colmare al più presto, perché il rispetto dei diritti umani di quanti sono meno fortunati di noi passa, necessariamente, attraverso la reale attuazione di politiche di integrazione scolastica”. Che, ha concluso Napoli, devono essere “fondate su una vera e propria rete di servizi attivi sul territorio, che necessita di professionalità e capacità umane diverse in grado di assicurare agli alunni diversamente abili piani educativi individualizzati”. 
Insomma, è necessario intervenire con cognizione di causa. Peraltro in un settore cruciale, come quello dell’istruzione, e con particolare attenzione ai diritti di quelle persone meno fortunate che, del pari, hanno diritto ad avere servizi non solo ottimali, ma anche mirati e personalizzati. La speranza, o, meglio, l’augurio, è che i fondi stanziati vengano utilizzati con cognizione di causa sempre tenendo conto degli obiettivi già elencati.  
Piero Miolla

Aumenta il numero degli alunni con disabilità in Basilicata.

 
Aumentano in Basilicata gli alunni disabili: nell’anno scolastico 2017-18, complessivamente per tutte le scuole, sono stati 1868, ben 428 in più rispetto al 2006. Un dato in linea con quello del resto d’Italia, dove il totale degli alunni con disabilità è cresciuto dell’8,3% rispetto all’ultimo dato pubblicato dal Miur, relativo all’anno scolastico 2014-15. 
Tali dati sono stati raccolti nelle “Rilevazioni sulle scuole – Dati generali per l’anno scolastico 2016-17”, e mostrano come l’incremento appaia ragguardevole, in particolare a fronte della diminuzione dell’1,6% del totale degli alunni frequentanti le scuole italiane registrata tra i 2 anni citati. Negli ultimi anni si è assistito ad una continua crescita dell’inclusione degli alunni con disabilità nel sistema scolastico: la percentuale di alunni con disabilità, sul totale degli alunni, oscilla da un minimo del 2,2% della Basilicata ad un massimo del 3,6 dell’Abruzzo, mentre la percentuale degli alunni certificati, sul totale dei frequentanti, si approssima complessivamente su tutti gli ordini di scuola intorno al 2,9. 
Il rapporto tra alunni disabili e posti di sostegno è sceso a 1,8, grazie all’aumento dei posti. Nella scuola dell’infanzia, in Basilicata, gli alunni disabili sono stati 191 (1,3% del totale), di cui 120 a Potenza e 71 a Matera, con un aumento del 25,6% rispetto all’anno scolastico precedente e del 30,8 rispetto al 2006. L’aumento è più sensibile si è registrato a Potenza: +30% rispetto al +26 di Matera. I posti di sostegno in questo tipo di scuola sono stati 154, per i due terzi nella provincia di Potenza, con un rapporto di 4 insegnanti per 5 disabili. Nella primaria gli alunni disabili sono stati 559 (2,4% del totale), di cui 369 nel Potentino e 190 nel Materano, 5 in meno rispetto all’anno scolastico precedente, ma il 30% in più rispetto al 2006. 
In questo caso a Matera sono più che triplicati, mentre a Potenza sono cresciuti del 23 per cento. Sempre nella primaria i posti di sostegno sono stati 401, con un aumento di quasi 100 unità rispetto al 2006 ed un rapporto tra alunni disabili e insegnanti di sostegno pari a 1,39 (cioè c’è l’1,39% di disabili per ogni insegnante). Nella secondaria di primo grado 446 alunni disabili (298 a Potenza, stabili, 148 a Matera, triplicati), pari al 2,8% del totale. I posti di sostegno sono stati 306, con un rapporto tra alunni disabili e insegnanti che è salito a 1,46. 
Infine, nella secondaria di secondo grado alunni disabili a quota 672 (474 a Potenza e 198 a Matera), pari al 2,1% del totale, con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2006. I posti di sostegno sono stati 387: rispetto al 2006, quando erano 151, sono stati fatti progressi, ma il rapporto tra alunni disabili e insegnanti è di 1,74. In buona sostanza, più si sale nel livello di istruzione e meno supporto di insegnanti c’è per gli alunni disabili.
Piero Miolla 

sabato 1 settembre 2018

La Traviata è un successo, ma mancano i posti riservati ai diversamente abili.



Riservare spazi specifici per i diversamente abili costituisce una delle norme basilari del vivere civile. Sancito, peraltro, da leggi ben precise. Disattenzioni e inadempienze, tuttavia, continuano a persistere. Specie quando le barriere, soprattutto umane, anziché essere abbattute, diventano ostacoli insormontabili. E’ successo l’altra sera anche a Metaponto. In uno scenario di civiltà, quale si presentava l’imponente Tempio di Hera o Colonne Palatine.
Nel corso della rappresentazione lirica de “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Pubblico delle grandi occasioni. Perfino oltre le aspettative. Predisposti posti macchina negli spazi circostanti all’area archeologica. Così come quelli a sedere, a decine, sotto il palco dello spettacolo lirico. Peccato che non si sia pensato anche a chi, diversamente abile, aveva tutto il diritto di parteciparvi. Numerose le segnalazioni arrivate su questo “incidente di percorso”.
Una signora del luogo, che per motivi di privacy preferiamo lasciare nell’anonimato, sottolinea, in lacrime, “l’insensibilità dimostrata nei confronti di chi, più sfortunato, si è ritrovato alla bella serata di gala, senza avere adeguata accoglienza. E’ praticamente assurdo - denuncia la signora bernaldese - che ad uno spettacolo pubblico di grande rilevanza, culturale ed economica, non ci fossero posti a sedere o un’area riservata per i diversamente abili. Che, occorre dirlo, non sono solo coloro che siedono su una sedia a rotelle, ma anche chi, come me, paziente stomizzata, all’apparenza può apparire senza problemi, ma, in realtà, ha necessità di accomodarsi. Senza essere costretta a portarsi una sedia da casa. Eppure questo, a Metaponto, l’altra sera, è vergognosamente successo”.
Il Comune di Bernalda, che promuoveva l’evento, appositamente interpellato, non nega l’accaduto. Anzi, prende atto dell’increscioso inconveniente e, attraverso l’assessore alla Cultura Domenico Calabrese, afferma: “Chiediamo umilmente scusa a tutti coloro che, trovandosi in condizioni di diversabilità, hanno avuto problemi di posizionamento”.
Poi si giustifica: “Avevamo predisposto sia i parcheggi che un’apposita ala di sedie riservate ai più bisognosi. Purtroppo siamo stati invasi da una marea di spettatori, arrivata sul luogo ancora prima che si predisponesse il servizio dei volontari della Protezione civile, convocati per le 20. Tanta gente era già arrivata con le auto, occupando i posti riservati, sia ai diversamente abili che alle autorità. E rifiutandosi, in maniera ineducata, di cedere quei posti. I volontari dell’associazione poi, impegnati a disciplinare il traffico veicolare ed umano, sono stati distolti dalle altre operazioni. Dispiace, inoltre, che le tre navette gratuite, da Bernalda e Metaponto, predisposte dall’amministrazione comunale, per limitare i mezzi privati, abbiamo viaggiato pressoché deserte, con appena 25 utenti. Rimedieremo nelle prossime occasioni. Magari provvedendo, come per il concerto di Arisa, a Bernalda, a predisporre un palchetto, riservato esclusivamente ai diversamente abili”.
Angelo Morizzi