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mercoledì 12 settembre 2018

Dal 15 al 20 settembre il meeting internazionale “Change the game” per atleti con disabilità intellettive.



Dal 15 al 20 settembre 2018 Venosa ospiterà il meeting internazionale “Change the game”, riservato ad atleti con disabilità intellettive. In programma gare sportive di atletica e nuoto e attività collaterali di alta inclusione, incentrate sul benessere psico-fisico, la scoperta del territorio, la gioia della condivisione. Ad organizzare l’evento l’associazione sportiva dilettantistica Special Team di Venosa, Opera dei Padri Trinitari Venosa-Bernalda e Special Olympics Italia Team Basilicata, in collaborazione con il Comune di Venosa, Essedisport e New Water Park Nettuno.
Insieme agli atleti speciali del centro di riabilitazione dei Padri Trinitari, del centro socio-educativo “Il Filo di Arianna” di Venosa, di altre delegazioni regionali ed extraregionali, prenderanno parte al meeting e saranno ospiti dell’organizzazione gli atleti di Germania e Malta. Tutti metteranno in campo le proprie abilità nelle discipline di atletica e nuoto. “Change the game” sarà, quindi, una straordinaria occasione per riaffermare il valore della diversità e per promuovere un differente approccio alla disabilità intellettiva quale risorsa e forza per una società realmente inclusiva. Ospitando il meeting all’interno di impianti che possano mettere in risalto l’assenza di barriere e di pregiudizi, Venosa sfida se stessa a dimostrarsi campione di accessibilità e accoglienza, regalando a tutti gli atleti, ai familiari, ai tecnici e al pubblico un’esperienza memorabile. La città di Venosa, con la sua sensibilità e partecipazione, potrà dare testimonianza concreta di un grande sogno possibile: l’inclusione.
Special Olympics è un movimento globale che opera, anche in Basilicata, per creare un mondo migliore, più sano e più gioioso, fatto di inclusione e rispetto. A livello internazionale propone un programma di allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettive, che attraverso lo sport hanno la possibilità di dimostrare le proprie capacità e di ottenere un riconoscimento sociale. Special Olympics è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale e i suoi programmi sono adottati in più di 170 paesi. In Italia è presente da oltre 30 anni, è riconosciuto come associazione benemerita dal CONI e dal CIP e opera in tutte le regioni.
Il 2018 è un anno di ricorrenze importanti per l’emancipazione della disabilità. Special Olympics festeggia, infatti, il cinquantesimo anniversario del Movimento nel mondo, da quando Eunice Kennedy Shriver cominciò la sua opera finalizzata a lanciare un messaggio di inclusione in grado di abbattere stereotipi e pregiudizi, dentro e fuori il campo di gioco. Ma compie 50 anni dalla sua fondazione anche il centro di riabilitazione Istituto “Ada Ceschin Pilone” dei Padri Trinitari di Venosa, che svolge attività di riabilitazione medico-psico-pedagogica per persone con disabilità, in regime residenziale continuo e diurno.
Il programma di “Change the game” prevede per domenica 16 settembre alle 19.30 lo svolgimento della cerimonia di apertura in Piazza Castello, che sarà preceduta dalla sfilata delle delegazioni partecipanti, accompagnate dai cortei storici medioevali di Banzi, Forenza e Palazzo San Gervasio. Già nella mattinata di sabato 15 settembre, però, gli atleti arrivati a Venosa potranno accedere al programma salute “Healthy athletes”, con medici specialisti che offriranno un servizio sanitario altamente qualificato, svolgendo screening odontoiatrici e oftalmici gratuiti. Alle 11.30 dello stesso sabato le delegazioni estere saranno accolte presso il Comune di Venosa.
Nel pomeriggio gli ospiti effettueranno una visita al Parco del Reale, a cura del Rotary Club Venosa, mentre alle 18.30, presso il Convento di San Domenico, sarà aperta al pubblico la mostra fotografica “Your Basilicata”, curata dalla Rete Vie Francigene di Basilicata. Visite guidate ai monumenti della città sono previste nella mattina del 16 settembre e nel pomeriggio del 18, mentre sabato 20 settembre l’apertura straordinaria delle catacombe ebraiche consentirà l’ingresso agli atleti partecipanti e ai loro accompagnatori.
Lunedì 17 settembre si entrerà nel vivo dei giochi, che vedranno la partecipazione di circa 200 atleti Special Olympics e che si svolgeranno, anche martedì 18, sulla pista di atletica del centro polivalente Essedisport e nella piscina del New Water Park Nettuno. Entrambi gli impianti sportivi sono adeguatamente attrezzati, privi di barriere architettoniche, collocati all’interno della città e facilmente raggiungibili. Assisterà alle gare e parteciperà alle premiazioni l’ambasciatrice di Malta in Italia Vanessa Frazier.
Le attività turistiche di scoperta delle bellezze del territorio lucano prevedono per il pomeriggio del 17 la visita alla Pinacoteca “Camillo d’Errico” di Palazzo San Gervasio, mentre mercoledì 19 settembre le delegazioni si sposteranno a Matera, per una visita guidata ai Sassi, al Museo Ridola e a Palazzo Lanfranchi. In programma anche il convegno “La forza dell’esempio, il valore delle parole”, che si svolgerà il 17 settembre alle 17 nella sala congressi dell’Hotel Orazio e vedrà la presenza del giornalista Sky Luca Corsolini, esperto di comunicazione del settore no profit.
La sei giorni si concluderà giovedì 20 settembre con una festa all’insegna della musica e del ballo, a partire dalle 20 in piazza San Giovanni de Matha.

giovedì 19 aprile 2018

Il video del gruppo lucano The Roots Corporal protagonista a Taranto il 1° maggio.

La musica energica e alla continua ricerca di un’identità spiccatamente meridionale, oltre che lucana, del gruppo The Roots Corporal di Ferrandina, sarà tra le protagoniste sul palco del concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. Il gruppo lucano, composto dal vocalist Rocco Schiavone, dal chitarrista Enzo Di Stefano, che cura pure gli arrangiamenti, da Raffaele Pecora alla chitarra, Paolo Padula al basso, Francesco D’Alessandro alla batteria, Domenico Saccente alle tastiere, Angelo Manicone al sax e Carlo Mascolo al Trombone, ha infatti vinto la selezione al Garagesound di Bari e sarà tra le cinque band che apriranno il concerto la sera del primo maggio nel capoluogo pugliese.
La band aragonese, nata nel 2014 a pochi chilometri da Matera da un progetto di Schiavone e Di Stefano, propone una musica energica, portatrice di un messaggio di ricostruzione e della continua ricerca di quell’identità che il territorio lucano, e più in generale il Sud Italia sta lentamente perdendo. I ragazzi di Ferrandina parlano della propria terra attraverso un crossover di generi che si mescolano tra loro con il reggae che si coniuga perfettamente con alcuni elementi tipici del jazz e della world music. 
Per Ferrandina e la Basilicata di sicuro un onore essere rappresentati da questa band viva, energica e spiccatamente ancorata alla propria identità.
Per guardare il video clicca QUI
Piero Miolla

giovedì 12 aprile 2018

Musica: i lucani The Roots Corporal sul palco del 1° maggio.


La musica energica e alla continua ricerca di un’identità spiccatamente meridionale, oltre che lucana, del gruppo The Roots Corporal di Ferrandina, sarà tra le protagoniste sul palco del concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. 
Il gruppo lucano ha infatti vinto la selezione al Garagesound di Bari e sarà tra le cinque band che apriranno il concerto la sera del primo maggio nel capoluogo pugliese dopo aver strappato il biglietto per questo importante palcoscenico nei live al Garagesound di Bari, che ha ospitato la seconda tappa delle selezioni per decretare i vincitori del contest per emergenti. The Roots corporal hanno conquistato il palco principale della manifestazione che si svolgerà nella città dei due mari, dopo aver superato una severa preselezione. Sono state oltre cento, infatti, le band che hanno partecipato al contest “Destinazione uno maggio”, tra le quali lo staff tecnico e gli organizzatori ne hanno individuate solo trenta che si sono esibiti, e si esibiranno, dal vivo durante le cinque date sparse per le principali città italiane. 
La seconda di queste date, appunto, ha visto esibirsi sul palco del Garagesound di Bari proprio i The Roots Corporal di Ferrandina insieme a Rita Zingariello, indie-pop di Gravina in Puglia; Genf, indie-folk di Santeramo in Colle, Amber Teaser, synth pop di Bari; Blumia, electro-pop di Lecce e Road Flowers, indie-rock/rock n’ roll ancora di Lecce. Il verdetto finale ha visto trionfare i the Roots Corporal vincitori con il consenso quasi unanime della giuria tecnica presente, composta da Guido Lioi del Garagesound, Roberto Calabrese delle sale prova del locale barese, Ivan Piepoli, dj e musicista, Fabio Losito di Pugliasound, Giovanni Verini Supplizi della Wanted Records. 
La band aragonese, nata nel 2014 a pochi chilometri da Matera da un progetto di Rocco Schiavone ed Enzo Di Stefano, propone una musica energica, portatrice di un messaggio di ricostruzione e della continua ricerca di quell’identità che il territorio lucano, e più in generale il Sud Italia sta lentamente perdendo. I ragazzi di Ferrandina parlano della propria terra attraverso un crossover di generi che si mescolano tra loro con il reggae che si coniuga perfettamente con alcuni elementi tipici del jazz e della world music. 
“Portare il nostro messaggio e la nostra musica su quel palco è estremamente importante”, ha spiegato Schiavone. Di Stefano invece ha parlato di “un traguardo che tutti i ragazzi della band volevano fortemente. Un traguardo che è nuovo punto di partenza per reinventarsi di continuo”. La band è composta, oltre che dal vocalist Schiavone dal chitarrista Di Stefano, che cura pure gli arrangiamenti, anche da Raffaele Pecora alla chitarra, Paolo Padula al basso, Francesco D’Alessandro alla batteria, Domenico Saccente alle tastiere, Angelo Manicone al sax e Carlo Mascolo al Trombone. Per Ferrandina e la Basilicata di sicuro un onore essere rappresentati da questa band viva, energica e spiccatamente ancorata alla propria identità.
Piero Miolla

 

mercoledì 15 novembre 2017

In Basilicata un minore su cinque è in stato di povertà. Lo rivela Save the Children

PIERO MIOLLA

In Basilicata il 21% dei minori, pari ad 1 su 5, è in povertà relativa, mentre il 60, vale a dire 3 bambini su 5, non ha svolto in un anno 4 o più attività culturali e educative. Inoltre, il 14% dei ragazzi ha lasciato precocemente la scuola, mentre, su base provinciale, gli istituti che lamentano una scarsa dotazione di laboratorio sono un minimo del 45% in provincia di Potenza e un massimo del 63 in quella di Matera (media nazionale 42). Lo rivela l’Atlante dell’infanzia a rischio “Lettera alla scuola” dell’organizzazione non governativa “Save the Children”, che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro, proprio nel giorno del lancio di “Fuoriclasse in Movimento”, la rete nazionale di 150 scuole che promuove il confronto tra docenti, alunni e genitori per individuare soluzioni e azioni per contrastarlo. La Basilicata, inoltre, è la quarta regione in Italia dove i minori non praticano sport e per obesità diffusa tra gli 8 e i 9 anni. L’Atlante, pubblicato da Treccani, sarà disponibile nelle librerie italiane da fine novembre: si tratta di un viaggio attraverso l’Italia con gli occhi dei bambini, partendo dalla scoperta del luogo più strategico dell’infanzia, la scuola e delle sue risposte alle sfide di oggi. Dal rapporto emerge un’Italia in cui le famiglie con minori in povertà assoluta in 10 anni sono quintuplicate e che si trova a fare i conti con gli effetti della recessione sulla motivazione dei giovanissimi ed è sempre più vecchia: oltre 165 gli anziani ogni 100 bambini, mentre in Basilicata arrivano ad essere in media più di 170 ogni 100 bambini. Nella nostra regione, altresì, le scuole secondarie di secondo grado sono colpite da un tasso di abbandono del 3,4%, al di sotto della media nazionale del 4,3%, mentre in quelle di primo grado il tasso scende allo 0,6%: anche in questo caso il nostro tasso è leggermente più basso di quello nazionale (0,8%). Per ciò che concerne l’incidenza di alunni non ammessi al successivo anno delle scuole medie, in Basilicata si va dall’1,8% di Potenza (molto al di sotto della media nazionale, che è di 2,8%) al 2,3% di Matera. Le scuole superiori, invece, rimangono sempre un po’ sotto la media nazionale (9,15%) anche se i dati mostrano delle differenza tra licei, istituti tecnici o professionali. Proprio in questi ultimi, le percentuali provinciali sono superiori agli altri istituti superiori registrando per Potenza l’11% e per Matera il 10% dei respinti (media nazionale del 14%). Ed ancora: gli alunni ripetenti al secondo anno di superiori ai test Invalsi di italiano ottengono punteggi meno elevati dei compagni che non hanno mai ripetuto un anno. Da noi la differenza media è di 32 punti, contro una media nazionale di 27 punti. Siamo, dunque, al sesto posto, a pari merito con la Calabria. Capitolo biblioteche: la provincia di Matera è quinta in Italia con l’86%, mentre Potenza, con il 71, rispecchia la media nazionale (72%). Proprio la provincia di Matera registra il dato più basso a proposito della fruizione del servizio (16%), con ben 15 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale del 31%. Infine, solo il 10,7% delle scuole in provincia di Matera e l’8,2% in quella di Potenza, possiedono una o più palestre, contro una media nazionale di 17,4%.