PIERO MIOLLA
In
Basilicata il 21% dei minori, pari ad 1 su 5, è in povertà relativa, mentre il
60, vale a dire 3 bambini su 5, non ha svolto in un anno 4 o più attività
culturali e educative. Inoltre, il 14% dei ragazzi ha lasciato precocemente la
scuola, mentre, su base provinciale, gli istituti che lamentano una scarsa
dotazione di laboratorio sono un minimo del 45% in provincia di Potenza e un
massimo del 63 in quella di Matera (media nazionale 42). Lo rivela l’Atlante
dell’infanzia a rischio “Lettera alla scuola” dell’organizzazione non
governativa “Save the Children”, che dal 1919 lotta per salvare la vita dei
bambini e garantire loro un futuro, proprio nel giorno del lancio di
“Fuoriclasse in Movimento”, la rete nazionale di 150 scuole che promuove il confronto
tra docenti, alunni e genitori per individuare soluzioni e azioni per
contrastarlo. La Basilicata, inoltre, è la quarta regione in Italia dove i
minori non praticano sport e per obesità diffusa tra gli 8 e i 9 anni.
L’Atlante, pubblicato da Treccani, sarà disponibile nelle librerie italiane da
fine novembre: si tratta di un viaggio attraverso l’Italia con gli occhi dei
bambini, partendo dalla scoperta del luogo più strategico dell’infanzia, la
scuola e delle sue risposte alle sfide di oggi. Dal rapporto emerge un’Italia
in cui le famiglie con minori in povertà assoluta in 10 anni sono quintuplicate
e che si trova a fare i conti con gli effetti della recessione sulla
motivazione dei giovanissimi ed è sempre più vecchia: oltre 165 gli anziani
ogni 100 bambini, mentre in Basilicata arrivano ad essere in media più di 170
ogni 100 bambini. Nella nostra regione, altresì, le scuole secondarie di
secondo grado sono colpite da un tasso di abbandono del 3,4%, al di sotto della
media nazionale del 4,3%, mentre in quelle di primo grado il tasso scende allo
0,6%: anche in questo caso il nostro tasso è leggermente più basso di quello
nazionale (0,8%). Per ciò che concerne l’incidenza di alunni non ammessi al
successivo anno delle scuole medie, in Basilicata si va dall’1,8% di Potenza
(molto al di sotto della media nazionale, che è di 2,8%) al 2,3% di Matera. Le
scuole superiori, invece, rimangono sempre un po’ sotto la media nazionale
(9,15%) anche se i dati mostrano delle differenza tra licei, istituti tecnici o
professionali. Proprio in questi ultimi, le percentuali provinciali sono
superiori agli altri istituti superiori registrando per Potenza l’11% e per
Matera il 10% dei respinti (media nazionale del 14%). Ed ancora: gli alunni
ripetenti al secondo anno di superiori ai test Invalsi di italiano ottengono
punteggi meno elevati dei compagni che non hanno mai ripetuto un anno. Da noi
la differenza media è di 32 punti, contro una media nazionale di 27 punti.
Siamo, dunque, al sesto posto, a pari merito con la Calabria. Capitolo
biblioteche: la provincia di Matera è quinta in Italia con l’86%, mentre
Potenza, con il 71, rispecchia la media nazionale (72%). Proprio la provincia
di Matera registra il dato più basso a proposito della fruizione del servizio
(16%), con ben 15 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale del 31%.
Infine, solo il 10,7% delle scuole in provincia di Matera e l’8,2% in quella di
Potenza, possiedono una o più palestre, contro una media nazionale di 17,4%.
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