domenica 11 novembre 2018

Fondi Bei per dissesto idrogeologico: nessun danno alla Basilicata dalla mancata contrazione del mutuo

 
Non riguardano in alcun modo la Basilicata i fondi che l’Italia avrebbe dovuto prendere in prestito dalla Bei (Banca Europea Investimenti) per “curare” il dissesto idrogeologico. Nei complessivi 800 milioni oggetto di un mutuo che, in realtà, non sarebbe mai stato stipulato tra il nostro Paese la Bei, infatti, neanche un centesimo era destinato alla Basilicata. Lo ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande, il quale ha anche reso noto che via Anzio, sul fronte sempre critico e dolente del dissesto e della lotta a frane, smottamenti e disastri vari, ha una sua dotazione economica e un suo piano di interventi. Che, però, al momento non sono fruibili in quanto è necessario che si approvi prima il rendiconto e poi la prima legge di variazione di bilancio. 
“Credo – ha spiegato Castelgrande – che entro il mese di novembre dovremmo riuscire ad approvare tutto ciò che è necessario per dare il via libera ai fondi che abbiamo stanziato e previsto per un primo lotto di lavori necessari a mitigare il fenomeno del dissesto idrogeologico. Parliamo complessivamente di un piano da 155 milioni di euro dei quali una parte da attingere con mutuo Bei e, nella restante parte, da fondi Fsc. Abbiamo deciso che per il momento attingeremo esclusivamente a fondi nostri, rivenienti dal Fondo Sociale di Coesione, per un totale di 98 milioni di euro suddivisi in una prima tranche da 46 milioni e una seconda di 49, ai quali si aggiungeranno altri 30 milioni di provenienza ministeriale. Con queste somme contiamo di coprire, cioè di avviare, sessanta progetti in tutto il territorio regionale per i quali c’è già l’accordo con il Ministero. Prima, però, è necessario che vengano smaltite tutte le procedure burocratiche, cioè la nomina da parte del Governo di un commissario, di solito il presidente della Regione, il quale delegherà una persona di sua fiducia. Successivamente verranno individuati i Rup (responsabile unico del procedimento, ndr) e via via si andrà in gara”. 
Il nodo, però, è quella del rendiconto: se prima non si approva questo importante atto, i soldi restano nel salvadanaio. E mentre la conta dei danni si accresce, viste le copiose perturbazioni di fine ottobre, al momento la polemica nazionale sul mutuo Bei non più sottoscritto per i tassi di interesse troppo alti, evidentemente non tocca la Basilicata. Una regione, la nostra, che è interessata da ben altre problematiche, visto che sul campo allagamenti, frane e smottamenti non mancano. “Noi – ha concluso l’assessore Castelgrande – abbiamo fatto la nostra scelta, peraltro legata anche a problematiche di bilancio e la questione Bei della quale oggi tanto si parla, di fatto non ci tocca. Piuttosto, siamo impegnati a monitorare gli ulteriori danni che le piogge di ottobre hanno portato, andando ad aggravare ulteriormente il quadro nella nostra regione. Siamo in attesa delle risultanze dei vari monitoraggi su eventuali altre emergenze: sicuramente nel Materano c’è stato qualche problema e temo che all’esito dei sopralluoghi di Protezione Civile e sindaci potrebbero esserci altre sorprese. Speriamo di no, ma posso comunque assicurare che le situazioni più devastanti sono sotto controllo”.
Piero Miolla 

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