Non riguardano in alcun modo la Basilicata i fondi che
l’Italia avrebbe dovuto prendere in prestito dalla Bei (Banca Europea
Investimenti) per “curare” il dissesto idrogeologico. Nei complessivi 800
milioni oggetto di un mutuo che, in realtà, non sarebbe mai stato stipulato tra
il nostro Paese la Bei, infatti, neanche un centesimo era destinato alla
Basilicata. Lo ha confermato l’assessore regionale alle
Infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande, il quale ha anche reso noto che
via Anzio, sul fronte sempre critico e dolente del dissesto e della lotta a
frane, smottamenti e disastri vari, ha una sua dotazione economica e un suo
piano di interventi. Che, però, al momento non sono fruibili in quanto è
necessario che si approvi prima il rendiconto e poi la prima legge di
variazione di bilancio.
“Credo – ha spiegato Castelgrande – che entro il mese
di novembre dovremmo riuscire ad approvare tutto ciò che è necessario per dare
il via libera ai fondi che abbiamo stanziato e previsto per un primo lotto di
lavori necessari a mitigare il fenomeno del dissesto idrogeologico. Parliamo
complessivamente di un piano da 155 milioni di euro dei quali una parte da
attingere con mutuo Bei e, nella restante parte, da fondi Fsc. Abbiamo deciso
che per il momento attingeremo esclusivamente a fondi nostri, rivenienti dal
Fondo Sociale di Coesione, per un totale di 98 milioni di euro suddivisi in una
prima tranche da 46 milioni e una seconda di 49, ai quali si aggiungeranno
altri 30 milioni di provenienza ministeriale. Con queste somme contiamo di
coprire, cioè di avviare, sessanta progetti in tutto il territorio regionale
per i quali c’è già l’accordo con il Ministero. Prima, però, è necessario che
vengano smaltite tutte le procedure burocratiche, cioè la nomina da parte del
Governo di un commissario, di solito il presidente della Regione, il quale
delegherà una persona di sua fiducia. Successivamente verranno individuati i
Rup (responsabile unico del procedimento, ndr) e via via si andrà in gara”.
Il
nodo, però, è quella del rendiconto: se prima non si approva questo importante
atto, i soldi restano nel salvadanaio. E mentre la conta dei danni si accresce,
viste le copiose perturbazioni di fine ottobre, al momento la polemica
nazionale sul mutuo Bei non più sottoscritto per i tassi di interesse troppo
alti, evidentemente non tocca la Basilicata. Una regione, la nostra, che è
interessata da ben altre problematiche, visto che sul campo allagamenti, frane
e smottamenti non mancano. “Noi – ha concluso l’assessore Castelgrande –
abbiamo fatto la nostra scelta, peraltro legata anche a problematiche di
bilancio e la questione Bei della quale oggi tanto si parla, di fatto non ci
tocca. Piuttosto, siamo impegnati a monitorare gli ulteriori danni che le
piogge di ottobre hanno portato, andando ad aggravare ulteriormente il quadro
nella nostra regione. Siamo in attesa delle risultanze dei vari monitoraggi su
eventuali altre emergenze: sicuramente nel Materano c’è stato qualche problema
e temo che all’esito dei sopralluoghi di Protezione Civile e sindaci potrebbero
esserci altre sorprese. Speriamo di no, ma posso comunque assicurare che le
situazioni più devastanti sono sotto controllo”.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento