La sconfitta casalinga col Real
Senise ha fiaccato il morale e la classifica del Ferrandina. Che,
probabilmente, non avrebbe meritato di perdere. Ne è convintissimo l’allenatore
Emanuele Finamore: “Il risultato di 1-3 è assolutamente bugiardo - dice -.
Rispetto a quello che si è visto in campo. Il Ferrandina non ha demeritato. Se
ci dobbiamo rimproverare qualcosa sta nel fatto che non riusciamo a
concretizzare la gran mole di lavoro prodotto. E quando esageri con gli errori,
nel calcio, finisci per pagarne le conseguenze. Il Real Senise aveva davanti
calciatori molto esperti, che hanno concretizzato il massimo col minimo sforzo.
Ritengo, perciò, che gli ospiti di turno non avrebbero meritato neppure il
pareggio. Se c’era una squadra che doveva e poteva vincere, questa era la mia,
ossia il Ferrandina”.
Insomma, una sconfitta malamente
digerita dal tecnico degli aragonesi, visto che dopo un’ora abbondante di
partita, si era ancora a reti inviolate. Poi, all’improvviso, l’uno-due del
Real Senise: “La gara - riprende Finamore - a quel punto ha preso la piega
sbagliata per noi. Anche se abbiamo avuto l’energia per accorciare quasi immediatamente
le distanze. Tutto, secondo me, si è deciso quando eravamo ancora sullo 0-0. Mi
riferisco al primo tempo e alla prima parte della ripresa, quando il Ferrandina
ha avuto numerose possibilità per chiudere a proprio favore il match. E non l’ha
fatto. Tante limpide occasioni sprecate, per poi pagare lo scotto ad alcune
disattenzioni difensive, che hanno spianato la strada ai senisesi”.
Il problema dei rossoblù, dunque,
va addebitato, secondo l’allenatore, alla sterilità del reparto offensivo. “Per
uscire dall’astinenza - riprende Finamore - io conosco solo una strada, il
lavoro. Sperando che nelle prossime occasioni la palla la mettiamo dentro la
rete. Abbiamo avuto un inizio di stagione promettente. Poi siamo stati
falcidiati dagli infortuni, che hanno condizionato anche i risultati. Ci
mancano dei punti. Tra questi i tre persi con il Real Senise”.
Angelo Morizzi
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