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giovedì 21 giugno 2018

Calcio giovanile, i ragazzi della San Giovanni Bosco Marconia e quella dedica speciale.



Secondi in campo, primissimi in solidarietà. Gli juniores della Polisportiva San Giovani Bosco di Marconia hanno dedicato il secondo posto conquistato al torneo nazionale Us Acli, disputato tra Pescara e Montesilvano, a Carmelina Rubino, indimenticata docente di religione del centro jonico e moglie del presidente della società, Mimmo Borraccio. 
Sconfitti sul campo per 6-5 dai pari età dell’Agrigento, infatti, i ragazzi jonici, autori di un torneo di assoluta rilevanza, hanno fatto commuovere il loro massimo dirigente che ha da poco perso sua moglie. Un gesto che la dice lunga sulla sensibilità di questi ragazzi, cresciuti a pallone e valori umani non da poco, come del resto nella tradizione della società jonica presieduta proprio da Borraccio.
Non da meno anche la prestazione della formazione Allievi, del pari arrivata in finale, ma superata ai calci di rigore dal Pescara dopo aver chiuso i tempi regolamentari sullo 0-0. Sportivamente parlando ancora meglio è andata alla squadra dei Primi Calci, che ha addirittura vinto il torneo, battendo in finale i pari età del Pescara per 3-0. 
“I nostri ragazzi – ha dichiarato Borraccio - hanno onorato ancora una volta la loro terra ben figurando nel torneo di Pescara. Il nostro presidente provinciale, Carmelo Mennone, ha svolto un lavoro egregio da un punto di vista organizzativo, essenziale per la buona riuscita della manifestazione”. 
La Basilicata era rappresentata anche dalle scuole calcio di Ferrandina e Bernalda, che hanno ben figurato nelle varie categorie, dai Pulcini agli Allievi fino agli Juniores. “Credo che la vittoria più bella sia stata quella dello stare insieme condividendo i valori senza tempo dello sport, in amicizia con lealtà e fair play, facendo squadra attraverso la coesione del gruppo. Ringrazio commosso i ragazzi, in particolare gli Juniores che ho diretto personalmente nel torneo, i quali hanno voluto dedicare il trofeo vinto a mia moglie: un gesto che mi ha commosso”.
Piero Miolla