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domenica 2 dicembre 2018

Calcio, Eccellenza: Alessandro Cifarelli e il derby con il Pomarico



“Per me non sarà una partita qualunque, ma questo non significa nulla: dobbiamo fare risultato”. Per il portiere-saracinesca del Montescaglioso, Alessandro Cifarelli, il derby di Salandra contro il Pomarico vuole dire amarcord, visto che l’atleta montese ha giocato per alcuni anni proprio nelle fila della squadra pomaricana. Al Comunale di Salandra, dove il Pomarico disputa le sue gare interne, dunque, andrà in scena una partita molto sentita, e non solo per gli intrecci tra ex. La classifica delle due squadre, infatti, non è del tutto tranquillizzante ed ovviamente anche in casa Montescaglioso, così come nell’entourage del Pomarico, si è ben consci che oggi si debba puntare ai tre punti. “La nostra classifica – ha aggiunto Cifarelli – è leggermente peggiore della loro, visto che ci separa un solo punto in classifica. Ma questo conta poco: dovremo assolutamente tornare da Salandra con un risultato positivo, anche perché credo sia giunto il momento di tornare a salire in classifica. Di certo non possiamo rimanere in questa posizione perché è poco tranquillizzante”. Una situazione alla quale in casa Montescaglioso, dopo la splendida stagione scorsa, probabilmente non erano preparati. Ma a cosa è dovuto questo rendimento altalenante e molto diverso da quello del campionato scorso? “Non è una questione di uomini – ha precisato il portiere – perché, di fatto, siamo gli stessi della passata stagione. Piuttosto, da un lato nel calcio capitano stagioni come questa, nel corso delle quali tutto va storto, o quasi. Dall’altro, forse, ci manca quel pizzico di grinta che, invece, l’anno scorso abbiamo sempre sfoderato. Ma non voglio dire che giochiamo senza mordente, anzi: siamo sempre molto agguerriti e sono convinto che ci rifaremo molto presto. Magari proprio ad iniziare da oggi”. 
La probabile formazione (4-4-2): Cifarelli; Tralli, Armento, Giasi, Lomonaco; Natale, Grittani, Di Cuia, De Lucia; Leccese, Miraglia.
Piero Miolla

sabato 17 novembre 2018

Il capitano della Libertas, Cifarelli, chiama a raccolta i tifosi: "Vietato sbagliare".



“Adesso non possiamo più sbagliare”. E’ categorico nelle due dichiarazioni il portiere e capitano della Libertas Montescaglioso, Giovanni Cifarelli. Il quale ha chiamato a raccolta i tifosi parlando innanzitutto del momento non felice dei montesi: “Ho la fortuna di vivere la città e la piazza biancazzurra quotidianamente. C’è un po’ di malcontento ed è chiaro, ma nulla è compromesso. Certo, qualcosa è andato ridimensionandosi. Si è partiti con grandissimo entusiasmo che sta venendo meno alla luce dei risultati. Ma la stagione è lunga e conosco bene questo campionato. Serve tanta pazienza e convinzione di poter recuperare il terreno perduto.
Però, da questo momento, in poi non si può più sbagliare perché lassù corrono e il distacco inizia a farsi pesante. La squadra è in difficoltà e deve darsi una scossa. Io, comunque, sono fiducioso perché alla lunga i valori verranno fuori e arriveranno una serie di vittorie che riabiliteranno la Polisportiva. Ci alleniamo sempre con serietà e con rabbia perché non meritiamo questa situazione. Mi rendo però conto però che serve la vittoria che può essere liberatoria. Speriamo di recuperare finalmente Luigi Mangia, che con mio fratello Stefano e tutti gli altri validi giocatori, credo possano darci una grossa mano”.
Angelo Morizzi

domenica 16 settembre 2018

Dimensionamento scolastico: lettera-appello a Cifarelli dei genitori del Padre Pio di Pisticci


Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo una lettera-appello sottoscritta dai genitori degli alunni del comprensivo Padre Pio da Pietrelcina di Pisticci ed indirizzata all’assessore regionale Roberto Cifarelli.

“Egregio Assessore, Egregio Dottore,
in merito al Piano di dimensionamento scolastico 2018-2021, di cui si è ampiamente discusso negli ultimi mesi, noi genitori dell’Istituto comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina”, vorremmo portare alla Vs. cortese attenzione le nostre ragioni e il nostro fondato timore di perdere la presidenza dell’istituto e con essa la continuità di gestione e di stabilità dell’offerta didattica e formativa, che l’attuale assetto garantisce ai nostri figli.
Negli ultimi anni, abbiamo constatato de visu, una progressiva decrescita del numero di alunni del comprensivo, molti amici dei nostri figli sono andati via con le loro famiglie, confermando un trend demografico negativo, per il nostro istituto che nel precedente triennio, è passato da 736 alunni nell’A.S. 2015/2016, a 714 alunni nell’A.S. 2016/2017, a 657 alunni nell’ A.S. 2017/2018, per arrivare ad appena 600 alunni nell’A.S. 2018/2019.
I numeri purtroppo parlano chiaro, la stessa Dirigente Scolastica da noi interpellata, ci ha illustrato, dati alla mano, come già nel luglio 2018 tale numero non corrisponda più a quello effettivo e vi è il forte rischio di perdita dell’autonomia scolastica ove, come è del tutto prevedibile, nell’A.S. 2019/2020, si dovesse scendere al di sotto della soglia minima di 600 alunni prevista per legge per l’assegnazione del Dirigente Scolastico e del Direttore Generale dei Servizi; ciò influirebbe direttamente sulla qualità e sulla continuità dell’offerta formativa che la scuola ha il dovere di fornire ai nostri giovani, come fatto sino ad oggi.
I progetti scolastici che hanno coinvolto i nostri figli negli ultimi anni, sono stati numerosi, questo a riprova dell’eccellenza gestionale raggiunta dall’Istituto, che verrebbe vanificata con la perdita, ipotesi tutt’altro che peregrina, degli organi direttivi.
Maggiori dettagli sugli innumerevoli progetti realizzati e su quelli da realizzare nel prossimo triennio, sono reperibili sul sito internet www.icpisticci.gov.it dell’Istituto: fra i progetti presentati, di notevole importanza, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola digitale, è il finanziamento del fondo FERS Regionale “Scuol@ 2.0” riconosciuto al I.C. “Padre Pio da Pietralcina; tale finanziamento consentirà di completare la informatizzazione dell’Istituto e dotare tutte le aule di strumentazione informatica e digitale.
L’Istituto Comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina, raccogliendo le istanze provenienti dalle famiglie, attraverso il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, ha quindi creato un proprio progetto educativo, organizzativo ed operativo, che ovviamente potrebbe subire uno brusco stop in caso di perdita della dirigenza.
Queste le ragioni per le quali auspichiamo un Vs. intervento, unitamente agli altri organi preposti e nelle sedi opportune, a salvaguardia del nostro Istituto Comprensivo, anche prendendo nella dovuta considerazione, al di fuori di ogni logica politica o partitica, la proposta pervenutaVi in tal senso dalla nostra amministrazione comunale, il cui intento è, e non potrebbe essere diversamente, la salvaguardia delle istituzioni del territorio in funzione delle esigenze dei propri abitanti.
Pertanto, pur non essendo nostra intenzione entrare in conflitto con i genitori di altra parte del nostro territorio, giustamente preoccupati al pari di noi della formazione scolastica dei loro figli, reputiamo inaccettabili i toni esacerbati e non consoni al vivere civile, la disinformazione e gli allarmismi inutili che hanno caratterizzato questa vicenda da alcuni mesi a questa parte.
La popolazione scolastica delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del territorio di Pisticci conta, infatti, circa 1700 alunni, un numero più che sufficiente per assicurare la dirigenza dei due Istituti Comprensivi, che negli anni hanno garantito un’offerta formativa variegata ed adeguata alle peculiarità di un territorio vasto e caratterizzato da due grandi centri urbani differenti tra loro per caratteristiche sociali e demografiche.
Va evidenziato inoltre, che l’I.C. “Padre Pio da Pietrelcina”, opera già nel centro abitato di Marconia, nel plesso della scuola dell’Infanzia “RodarI2, che conta 162 alunni.
L’accorpamento di tale plesso al nostro istituto, nel precedente piano triennale di ridimensionamento scolastico, ha garantito la continuità didattica del corpo insegnante, senza ingenerare alcuna problematica nei rapporti scuola-famiglia. Il plesso, in linea con la VISION e la MISSION dell’Istituto si è distinto sul territorio di Marconia per l’alta qualità della programmazione e progettualità in un processo di insegnamento-apprendimento di grande pregio ed inclusività. Sempre aperto al dialogo ed alla collaborazione attiva con gli Stakeolder del territorio, ha instaurato una rete di fattiva collaborazione con le varie agenzie socio-educative e formative del territorio e con le famiglie che, hanno dimostrato grande partecipazione ed entusiasmo nella condivisione dell’offerta formativa, garantendo la loro fattiva partecipazione alle attività proposte.
A tutto ciò, va aggiunto l’essenziale ruolo che la scuola con le sue attività extrascolastiche pomeridiane riveste soprattutto per i ragazzi di Pisticci paese, centro urbano che non dispone di altre strutture aggregative tali da offrire a tutti indistintamente occasioni di crescita culturale e promuovere attività sportive, particolarmente importanti per ragazzi in età preadolescenziale.
Tutto ciò verrebbe compromesso, nella malaugurata ipotesi in cui l’Istituto Comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina” dovesse essere sottoposto alla reggenza del dirigente di un altro istituto collocato in un altro paese a distanza di molti chilometri, o del dirigente del Comprensivo “Q. O. Flacco” che si troverebbe a gestire da solo una popolazione scolastica di oltre 1700 alunni!
E’ evidente che una tale soluzione non consentirebbe al reggente di svolgere il suo ruolo con la stessa efficacia assicurata da un dirigente sempre presente in sede, tutto ciò a discapito del lavoro svolto in questi anni.
Da quanto fin qui prospettato, emerge chiaramente la nostra preoccupazione in merito a tale vicenda, che auspichiamo trovi una soluzione giusta, svincolata da ogni aprioristica presa di posizione ed orientata unicamente a garantire alla popolazione scolastica dell’intero territorio comunale di Pisticci una stabilità duratura, che non vanifichi gli sforzi fino ad ora fatti e consenta di pianificare in maniera certa gli obiettivi dell’offerta formativa da perseguire per il futuro.
Confidando nella Vs. sensibilità in merito ad un argomento così delicato porgiamo i nostri distinti saluti”.
I genitori dell’Istituto Comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina”
 

domenica 27 maggio 2018

Calcio, Prima categoria: parla il capitano e pararigori della Libertas Montescaglioso, Cifarelli.


Foto: www.photoglamour.it
“Sono onorato di vestire questa maglia e di aver giocato 30 partite con tutto il cuore”. Giovanni Cifarelli, portierone montese 32enne, parla d’amore alla Libertas Montescaglioso e racconta la sua annata sportiva con la maglia biancazzurra.
“La Polisportiva è casa mia, il biancazzurro montese una seconda pelle”, ha ricordato Cifarelli, vero e proprio uomo spogliatoio della squadra del presidente Locantore. La stagione del Club biancazzurro si è conclusa con il terzultimo posto, ma con una salvezza mai in discussione. Grazie anche al suo para-rigori.
Quella di Cifarelli, con 6 rigori, sventati e parate impossibili, 2.700 minuti in 30 presenze, praticamente sempre in campo, è una storia d’amore. Confermata dal traguardo delle 300 presenze con la maglia della sua città. Eppure, qualche rammarico c’è.
“Premesso che non è sta una stagione facile per tante situazioni, da capitano di questa meravigliosa famiglia, prima che una squadra di calcio, mi sento in dovere di ringraziare tutti, dal presidente al custode del campo sportivo. Abbiamo trascorso una stagione davvero difficile, dura, piena di ostacoli, di tante le difficoltà, tantissimi i problemi. Nonostante tutto ciò abbiamo centrato una salvezza tranquilla e mai in discussione. Sapevamo di vivere un anno di transizione, dopo le tante partenze di amici desiderosi di fare altre esperienze in categorie superiori, ma nonostante tutto abbiamo mantenuto la categoria, quindi centrato l’obiettivo di inizio stagione. Cosa è mancato? Probabilmente qualcosa a livello di testa. Ma non posso imputare nulla alla squadra. Delle 12 stagioni in maglia biancazzurra, quella conclusa è stata la più difficile a livello di risultati: mi sono sentito dire che questa è stata la squadra più brutta, più scarsa della storia della Polisportiva, ma le chiacchiere stanno sempre a zero, contano i fatti.
Per noi è stata la più bella a livello di umanità e orgoglio, perché le sconfitte e i periodi scuri ci hanno temprato e fatto crescere, facendo crescere anche l’amore e la stima tra di noi in un mix di emozioni. Ci ha fatto sentire ancora più attaccati a questa gloriosa e storica società che da 35 anni porta il nome di Montescaglioso in tutta la Basilicata”. Con i veterani del gruppo, Michele Cetera e Emanuele Tafuno, capitan Cifarelli è stato il riferimento in campo e non solo.
“Spesso abbiamo discusso con veemenza, avuto diverbi, ma solo perché tenevamo alla nostra squadra e perché abbiamo caratteri forti. Tutto questo è servito a fortificare il rispetto che abbiamo l’uno dell’altro. Abbiamo affrontato partite in trasferte con sole 11 persone, ma non abbiamo mai abbassato la testa. Le mie parole sono state sempre di incoraggiamento, non è stata la squadra più forte ma è un gruppo di amici davvero unico. Ringrazio tutti, davvero sono orgoglioso dei miei compagni, mi auguro di aver dato una mano ai più giovani in virtù del mio vissuto calcistico, e spero di aver fatto capire ai ragazzi l’importanza di essere uomini e atleti anche nella vita privata.
Spero, inoltre, di aver fatto capire alle giovani leve non solo della mia squadra, cosa significa giocare nella squadra del proprio paese, onorando la maglia tutti i giorni e rispettarla con serietà cercando di far capire cosa vuol dire essere il capitano di una squadra in difficoltà”.
Sul futuro Cifarelli ha le idee chiare: “Giocherò finché avrò passione per allenarmi e fare sacrifici. Da piccolo vedevo tutto ciò come un gioco dopo un lavoro, ma a 32 anni serve passione. Quando farò fatica smetterò. Ma prima, con i miei compagni di squadra, vogliamo riportare la Polisportiva nelle categorie che merita. E’ un sogno, ma vedremo”.
Raffaele Capobianco

venerdì 4 maggio 2018

Calcio, Prima categoria: la Libertas Montescaglioso incassa una manita ma mette in mostra un super Cifarelli.

Il pararigori Giovanni Cifarelli

Il campionato sta volgendo al termine (manca solamente una partita), dopodiché per la Polisportiva Libertas Montescaglioso, già salva, ci sarà il rompete le righe. Nel penultimo turno della stagione la compagine del presidente Locantore è stata sconfitta in trasferta dalla vice capolista Lu Tito, con il punteggio di 5-0 dopo una gara a senso unico.
Il team montese è arrivato in terra potentina con soli undici elementi. Tra loro, insieme a molti giovanissimi, i “gladiatori” Cetera, Tafuno, Mossuti, Leone, Carmine Carriero e Gianluca Ditaranto, oltre al portiere Giovanni Cifarelli. Quest’ultimo, con le sue parate (anche 2 rigori) ha permesso che il passivo fosse ancor meno pesante, a dimostrazione della grandissima stagione del numero uno biancazzurro. “Sicuramente - ha spiegato Locantore - le motivazioni erano diverse perché noi abbiamo raggiunto la salvezza in anticipo, mentre Lu Tito aveva assoluto bisogno di vincere per mantenere il ritmo della capolista. E’ stata una sconfitta senza attenuanti, ottenuta contro una squadra ancora in corsa per la vittoria del campionato e, dunque, senz’altro più motivata di noi”. In ogni caso il massimo dirigente ha visto “un grande impegno da parte di tutti. Ringrazio i miei gladiatori: Montescaglioso, calcisticamente parlando, deve molto a loro. Si sono dimostrati uomini attaccati alla maglia e ai nostri colori: sono un esempio per tutti”. Infine, su Cifarelli: “Ancora una volta il nostro portierone è stato protagonista parando due rigori. Non ci sono più aggettivi per definirlo e vederlo giocare è uno spettacolo. Domenica osserviamo il turno di riposo, poi affronteremo l’ultima di campionato, ancora in trasferta a Tursi, per cercare di chiudere con un risultato positivo”.

Raffaele Capobianco