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lunedì 17 dicembre 2018

Francis Ford Coppola scrive agli studenti di Bernalda






“La Cultura è il cibo degli uomini”. Recitava così lo striscione simbolo che migliaia di giovani locali hanno esibito, con orgoglio, nella lunga Marcia d’Amore, che ha consacrato Bernalda e Metaponto capitali lucane per un giorno. Nel segno “dell’Armonia: da Pitagora a Francis Ford Coppola”. Proprio il regista italo-americano, cittadino onorario di Bernalda, pur trovandosi negli Stati Uniti, ha inteso portare la sua testimonianza diretta a studenti e associazioni locali, che hanno invaso di entusiasmo e di iniziative un’intera città. Dapprima attraverso una testimonianza filmata, quindi facendo recapitare, con una mini pergamena, realizzata da Palazzo Margherita, il resort lusso di famiglia, un caloroso saluto in inglese, letto nell’Auditorium comunale e poi sul palco di piazza san Bernardino da alcuni studenti dell’istituto comprensivo Pitagora e dell’istituto di istruzione superiore.
“Cari studenti - ha esordito Coppola - siete parte di quella famiglia umana che sicuramente promette bene per il futuro -. A voi va il mio applauso. L’eredità della nostra terra antica, ispirerà le vostre vite: i vari popoli di vari Paesi che si stanziarono qui, come il genio Pitagora; coloro che hanno lottato contro l’oppressore, come Pirro; l’esercito di schiavi guidati da Spartaco, alla ricerca della libertà; le tante eccellenze che sono emigrate o restate, come mio nonno Agostino e il suo maestro Francesco Panio. Tutti loro - ha concluso il grande regista italo-americano - continuano a vivere in voi. E si aspettano molto da voi. Sono perciò sicuro che non li deluderete. Con affetto Francis Coppola”.
Sul tracciato del chilometrico percorso della marcia, confluita nel piazzale del Castello aragonese, anche i gruppi storici bernaldesi di Borgo Camarda, Terra Bernaudi e Lion du Lys. Un tracciato da condividere anche virtualmente, attraverso il posizionamento di codici QR lungo corso Umberto, da parte dei liceali bernaldesi. Con le foto e le storie dei principali monumenti cittadini. I bambini delle materne ed elementari, invece, hanno fatto volare verso il cielo decine di palloncini colorati, e altri loro colleghi delle Medie sono stati protagonisti di filmati, canti e mini drammatizzazioni. Poi la visita di una delegazione nei giardini di Palazzo Margherita, con l’ausilio degli apprendisti Ciceroni. Quindi il saluto delle autorità, dal sindaco Domenico Tataranno, all’assessore alla Cultura Domenico Calabrese, dalla dirigente scolastica dell’Ic Grazia Maria Marciuliano alla professoressa Barbara Lombardi, in rappresentanza dell’Iis.
Il ringraziamento della docente referente Antonella Mianulli e del coordinatore del programma “Basilicata in Marcia per la Cultura” Tomangelo Cappelli. La manifestazione, patrocinata da Regione Basilicata, Comune di Bernalda, Unicef, Direzione scolastica Regionale, Polo Museale di Basilicata, Mibact, Anci, Forum Nazionale dei Giovani e altri 40 Partners, si è conclusa con un concerto di vari gruppi studenteschi, animati dai professori Antonio Bevacqua e Geremia Ninno.
Angelo Morizzi

mercoledì 28 novembre 2018

Il regista Giuseppe Marco Albano e l'incontro casuale con due big




Artisti internazionali in giro per corso Umberto, a Bernalda. Capita sovente di incrociarli. Specie da quando Francis Ford Coppola ha aperto il Resort lusso a Palazzo Margherita. Non è raro, poi, che gli stessi proprietari, si concedano qualche giorno di relax nel paese dei propri avi. Per gustare, in tutta tranquillità, il calore di quella che Francis ama definire “Bernaldabella”, rimembrando i racconti di nonno Agostino.
E così, l’altro giorno, a passeggio per il salotto buono della cittadina jonica, si sono rivisti Thomas Mars e Sofia Coppola, i due sposi che, nel 2011, celebrando le nozze a Palazzo Margherita, accesero i riflettori del mondo sul “ridente e suggestivo paesello lucano”. Presenze ormai divenute abitudinarie, tra un film di Sofia e un concertone di Thomas, col gruppo dei Phoenix. Che diventano perfino particolari se, ad incrociarli è un altro regista, sia pur del luogo. Quel Giuseppe Marco Albano, già vincitore del David di Donatello per il settore cortometraggi. Sulla sua pagina Facebook sono comparse le foto con i due coniugi, sia pur incontrati in giorni differenti.
“Sono stati incroci casuali” ha riferito, alla Gazzetta, Albano. Che ha aggiunto: “Poiché sono un appassionato dei Phoenix ho pensato bene di farmi una foto insieme a Mars. In fondo - osserva il giovane regista emergente - la vera rockstar è lui. Io sono solo un cittadino bernaldese che ama l’arte in genere. Quanto a Sofia, l’ho vista qualche giorno dopo sempre in corso Umberto. Anche in quell’occasione, in maniera casuale. Alla regista, premio Oscar, ho chiesto, invece, un autografo speciale, dedicato a una mia amica che è una sua grande fan. Devo dire - conclude Albano - che entrambi sono stati davvero cortesi e disponibili. Oltre che fortemente simpatici. Mi ha colpito la loro semplicità e il fatto che riescono a metterti a tuo agio, anche se provi a disturbare la loro privacy per strada”.
Insomma, due incontri ravvicinati del tutto particolari, avvenuti tra artisti con storie e culture differenti. Accomunati, però, dal senso dell’appartenenza. Quella da poco acquisita dei benemeriti Thomas e Sofia. E quella autoctona di chi, come Giuseppe Marco Albano, ha deciso di intraprendere, con successo, una carriera difficile, ma accattivante. Pur rimanendo saldamente ancorato alle proprie radici. E continuando a vivere, nelle pause di lavoro, tra le accoglienti atmosfere del “natio borgo” di leopardiana memoria. E’ perciò bello constatare come, al di là della consueta curiosità del cronista, simili incontri possano avvenire all’insegna della quotidianità. Senza sussulti mediatici, ma con la semplicità di un messaggio universale. Anche per chi, come il bernaldese Albano, nonostante le frequentazioni internazionali di routine, ritenga ancora bello ed emozionate confrontarsi con le sue passioni giovanili. Chiedendo umilmente un selfie o il tradizionalissimo autografo, per conto terzi, a due star del cinema e della musica globale. Tutte cose che, da qualche tempo, la civettuola Bernalda ha contribuito a trasformare in “glocal”.
Angelo Morizzi

lunedì 18 giugno 2018

Coppola (Uil): "Tecnoparco è argine per la desertificazione della Valbasento".

 
“Il rilancio della Valbasento è uno degli elementi importanti per agganciare i segnali di ripresa nel settore industriale, manifatturiero e alleviare la crisi occupazionale che affligge da tempo il Materano”. 
E’ il parere di Franco Coppola, segretario della Uil di Matera, per il quale “la lunga storia di questo sito e le sue alterne vicissitudini ci consegnano un quadro a dir poco preoccupante. La bonifica dell’area Sin continua a scontare annosi ritardi tecnici e burocratici cui necessita dare urgente definizione. Senza bonificare, il rilancio del sito che conserva buone potenzialità resta una chimera. Intanto l’area industriale continua stentatamente a vivere per la presenza di Tecnoparco e di altre poche coraggiose aziende che non trovano in Valbasento le condizioni migliori per intraprendere”. Proprio in merito a Tecnoparco, Coppola ha ricordato che “presidiando il territorio, costituisce argine per la desertificazione e l’abbandono dello stesso, mentre la sua attività di smaltimento dei reflui industriali è costantemente e legittimamente sotto la lente di ingrandimento. Bene fa il Comune di Pisticci a monitorare la situazione con analisi commissionate in proprio, così come i continui controlli dell’Arpab e degli altri organismi competenti. Quello che diventa difficile da comprendere è il continuo balletto dei dati sull’inquinamento, la messa in discussione degli stessi e la sfiducia verso le strutture pubbliche a ciò competenti. Non si può affrontare una questione complessa, come la correlazione tra lo sviluppo e i posti di lavoro con la qualità dell’ambiente ed il bene della vita umana, con posizioni semplicistiche che spesso sfociano in un allarmismo inutile e deleterio. 
A maggior ragione quando queste posizioni di discredito verso le istituzioni vengono propalate a piene mani addirittura da rappresentanti del Parlamento. Il tema del petrolio e dello smaltimento dei fanghi vivono su un equilibrio sottilissimo: sta alla responsabilità delle parti trovare la necessaria conciliazione con il bene inalienabile dell’ambiente”.  
Piero Miolla