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lunedì 18 giugno 2018

Coppola (Uil): "Tecnoparco è argine per la desertificazione della Valbasento".

 
“Il rilancio della Valbasento è uno degli elementi importanti per agganciare i segnali di ripresa nel settore industriale, manifatturiero e alleviare la crisi occupazionale che affligge da tempo il Materano”. 
E’ il parere di Franco Coppola, segretario della Uil di Matera, per il quale “la lunga storia di questo sito e le sue alterne vicissitudini ci consegnano un quadro a dir poco preoccupante. La bonifica dell’area Sin continua a scontare annosi ritardi tecnici e burocratici cui necessita dare urgente definizione. Senza bonificare, il rilancio del sito che conserva buone potenzialità resta una chimera. Intanto l’area industriale continua stentatamente a vivere per la presenza di Tecnoparco e di altre poche coraggiose aziende che non trovano in Valbasento le condizioni migliori per intraprendere”. Proprio in merito a Tecnoparco, Coppola ha ricordato che “presidiando il territorio, costituisce argine per la desertificazione e l’abbandono dello stesso, mentre la sua attività di smaltimento dei reflui industriali è costantemente e legittimamente sotto la lente di ingrandimento. Bene fa il Comune di Pisticci a monitorare la situazione con analisi commissionate in proprio, così come i continui controlli dell’Arpab e degli altri organismi competenti. Quello che diventa difficile da comprendere è il continuo balletto dei dati sull’inquinamento, la messa in discussione degli stessi e la sfiducia verso le strutture pubbliche a ciò competenti. Non si può affrontare una questione complessa, come la correlazione tra lo sviluppo e i posti di lavoro con la qualità dell’ambiente ed il bene della vita umana, con posizioni semplicistiche che spesso sfociano in un allarmismo inutile e deleterio. 
A maggior ragione quando queste posizioni di discredito verso le istituzioni vengono propalate a piene mani addirittura da rappresentanti del Parlamento. Il tema del petrolio e dello smaltimento dei fanghi vivono su un equilibrio sottilissimo: sta alla responsabilità delle parti trovare la necessaria conciliazione con il bene inalienabile dell’ambiente”.  
Piero Miolla