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mercoledì 29 agosto 2018

Inclusione e uguaglianza nella mission dello Street Basketballa Venosa



Favorire ogni pratica sportiva in nome dell’inclusione e dell’uguaglianza. Con questi obiettivi l’Asd Special Team, affiliata allo Csen ha organizzato la terza edizione dello “Street basketball Venosa”, torneo di basket 3x3 tenutosi nella cittadina oraziana. Grande partecipazione di ragazzi divisi in 8 squadre che si sono sfidate fino all’ultimo canestro e una giornata dedicata anche allo sport unificato con la partecipazione degli atleti speciali dell’Istituto dei Padri Trinitari. Primitivi, Goat’s, Sbreghers, La Piazzetta, Gli Sons of god, Virtus Rionero, Astrowrld, Palazzo le squadre scese in campo.
Tanti giovani per lo streetball, disciplina nata negli Stati Uniti, patria della pallacanestro, nei quartieri poveri, dove i ragazzi che non avevano la possibilità di entrare in una squadra e si riunivano nei numerosi campetti sparsi nelle città americane per giocare. La pavimentazione generalmente è in asfalto o cemento, a differenza del parquet usato nei campi al coperto. Grande partecipazione e il rispetto tra compagni sono stati il filo conduttore delle serate e il messaggio positivo passato è che “lo sport può realmente essere portatore sano di positività e di amicizia”, così come ha sottolineato il Sindaco Gammone intervenuto per le premiazioni.
Giovanni Lentini tecnico dell’Asd Special Team si dice contento di tanta partecipazione e l’impegno al prossimo appuntamento di mettere in campo un torneo ancora più strutturato e più allargato. “Valore aggiunto di questo torneo” – sottolinea il vice presidente dello Special Team, Sandro Manieri – “il contributo della sezione regionale della federazione italiana di pallacanestro”. Bellissima e avvincente la finalissima fra le squadre “La Piazzetta” di Melfi e la “Virtus Rionero”, vincitrice del torneo. La Asd special Team continuerà le sue attività nella valorizzazione dei giovani e del valore che lo sport porta con sé. Tante le attività ancora da svolgere con la consapevolezza che con lo spirito di squadra si riesce sempre a fare canestro.
Roca Centrone

venerdì 13 luglio 2018

Sport e inclusione sociale: a Marconia il 15 luglio presentazione del progetto "Posso anch'io".



Una serata di sport e spettacolo, ma, soprattutto, di inclusione. Si terrà il 15 luglio in piazza Elettra, a Marconia, su iniziativa di Art Factory con il patrocinio della Pro Loco Marconia e il sostegno delle associazioni MaMa, Agata e Cecam. Tutti questi sodalizi hanno agito per conto di Albatros, la prima società lucana ad aver abbracciato il progetto del calcio in carrozzina. 
“Posso anch’io”, questo il nome della manifestazione di Marconia, strutturata in due moduli: nel primo presentazione del progetto, del gruppo di volontari che lo hanno reso possibile e, soprattutto, il debutto della squadra Poweralbatros Marconia. Nel secondo, invece, la presentazione del progetto nazionale Powerchair Foofball da parte del delegato Fispes per la Basilicata, Gerardo Zandolino e del tecnico della disciplina, Diego D’Artagnana. Seguirà la relazione del presidente del Coni Basilicata, Leopoldo Desiderio. La serata continuerà con una partita dimostrativa che si svolgerà nell’area antistante la chiesa. 
“Un evento – recita una nota degli organizzatori - che avrà come filo conduttore il tema dell’inclusione, tenuto conto che alla serata parteciperanno i ragazzi del laboratorio di inclusione e socializzazione Sguscio, nato lo scorso marzo, e la Cooperativa Segnalis di Matera offrirà per la serata il servizio di interpretariato Lis (lingua italiana dei segni). A fare da spalla ai ragazzi per una serata all’insegna del divertimento, il noto comico lucano Dino Paradiso. “Ringraziamo la cooperativa Segnali di Fumo, che gestisce il palazzetto dello sport, perché ci sta mettendo a disposizione gratuitamente la struttura due giorni a settimana per gli allenamenti”. 
Nella squadra, infine, anche la prima donna, che arriva da Episcopia, e due ragazzi di Senise, per un tema lucano a 360 gradi.
Piero Miolla

mercoledì 28 marzo 2018

A Marconia nasce S(guscio), il progetto di inclusione di Albatros.


Offrire al disabile una struttura permanente di riferimento mediante la realizzazione di laboratori specifici per attività manuali, espressive e ricreative; favorire socializzazione e integrazione sociale, con attenzione allo sviluppo di capacità relazionali e di comunicazione. Ma anche sviluppare capacità creative e comunicative e, nello stesso tempo, offrire momenti collettivi di gioco e divertimento. Sono gli obiettivi che si prefigge di centrare il progetto “S(guscio), tempo libero per disabili: laboratori ricreativi e di socializzazione”, ideato dall’Albatros Asd, onlus sportiva dilettantistica nata nel giugno 2017 e formata da mamme e donne che hanno imparato a sfidare la vita che ha messo le loro famiglie a dura prova. 
“Ci troviamo in un territorio, quello di Pisticci, che conta un elevato numero di disabili e che registra da anni numerose difficoltà a rispondere con servizi e risorse adeguate alle esigenze dei disabili e delle loro famiglie”, recita una nota degli organizzatori. “L’associazione considera lo sport e la cultura un’esigenza sociale, ovvero un efficace strumento di educazione e formazione psicofisica. Tra gli obiettivi, l’intrattenimento dei nostri ragazzi nel loro tempo libero in un ambiente associativo di incontro, scambi di idee, conoscenze ed esperienze”. 
Albatros, dopo il lancio del progetto del calcio in carrozzina e la formazione della prima squadra di powerchair football, ha lanciato il secondo progetto. “I laboratori, condotti da educatrici professioniste, saranno spazi aperti dove i partecipanti andranno ad integrarsi con realtà aggregative del territorio, per svolgere attività che hanno lo scopo di favorire la socializzazione e stimolare le capacità e le potenzialità individuali all’interno di un gruppo. E’ rivolto ai disabili dai 18 anni in su, con disabilità sensoriale, motoria e con lieve/moderato ritardo cognitivo. Bisogna rompere il guscio delle abitudini, dei limiti strutturali e imposti per trovare, fuori dalle mura domestiche, un’esperienza nuova per uno slancio verso l’autonomia”.
Piero Miolla

venerdì 23 marzo 2018

Lavoro e inclusione sociale: a Marconia una realtà di successo.


A Marconia l’inclusione fa rima con tradizione. Nel centro jonico opera con successo un laboratorio artigianale molto particolare, che parte dalla tradizione dolciaria lucana per promuovere e realizzare l’inclusione sociale e lavorativa: il suo nome è “Pizzicannella cuor di sapore” ed il motto è “i sapori che includono”. 
Un motto che dice tutto e che spiega come, in concreto, un’attività dolciaria possa rappresentare anche un efficace strumento di inclusione sociale: Pizzicannella, infatti, vede all’opera anche un giovane affetto dalla sindrome di down ed è frutto della felice intuizione del presidente della cooperativa Anthos, Benedetto D’Onofrio, nonché del sostegno di soci lungimiranti, di anni di esperienza e di consapevolezze maturate, il laboratorio non è altro che l’occasione per lanciare una nuova sfida: quella di ritornare alla tradizione per sviluppare un presente e un futuro di fiducia e solidarietà per quanti hanno difficoltà ad entrare o rimanere nel mondo del lavoro. Si tratta di persone non più giovanissime con esperienza, immigrati e giovani con abilità diverse: in tutti e tre i casi sono soggetti che hanno il grande desiderio di spendersi e realizzarsi in ambito lavorativo. 
“Sin da quando è sorta, nel ‘99 – ha spiegato D’Onofrio – Anthos, che oggi è anche un’impresa sociale, ha indirizzato la sua attività al beneficio della comunità, intesa come insieme di uomini e donne, di famiglie, di stranieri che scelgono di venire a trovar fortuna sul territorio nazionale e, in particolare, nel Sud Italia. Lo fa attraverso due tipi di azioni: la creazione di lavoro e l’offerta di servizi di accoglienza e inclusione sociale. Genuinità, tradizione e passione sono gli ingredienti base dei nostri prodotti, fondati su valori tradizionali e segreti tramandati nel tempo. Questo felice connubio fra sapienza dell’uomo e qualità artigianale – ha altresì aggiunto D’Onofrio - conferisce ai nostri prodotti l’inimitabile gusto genuino dei sapori fatti in casa.”. 
Pizzicannella, dunque, non è solo un laboratorio artigianale il cui nome deriva da un dolce da forno tipico di Pisticci, a base di cannella e cacao amaro, ma anche un esempio concreto di come si possa promuovere, nello stesso tempo, il lavoro e l’inclusione sociale. “A conti fatti è un progetto finalizzato a recepire la tradizione dolciaria pisticcese e, più in generale, lucana e a favorire l’inserimento lavorativo di ragazzi diversamente abili e persone in situazione di disagio”, ha concluso D’Onofrio. Da ultimo, Pizzicannella ha iniziato ad esportare in Portogallo e Norvegia, ed è anche sulla guida de La Repubblica “Basilicata: guida ai sapori e ai piaceri della regione”.
Piero Miolla

venerdì 17 novembre 2017

Basilicata, povertà: dal 1° gennaio le domande per il Rei (Reddito d'Inclusione).


PIERO MIOLLA
Saranno operative dal 1° dicembre le candidature per il Rei (Reddito d’inclusione), lo strumento di lotta alla povertà varato di recente dal Governo che in Basilicata riguarderà circa 20mila cittadini, di cui 12mila della provincia di Potenza. Da quella data, infatti, i Comuni dovranno essere in grado di ricevere le domande ed entro 10 giorni dovranno trasmettere la richiesta all’Inps, mentre il ReI potrebbe essere erogato nell’arco di 3 settimane dalla domanda. Il Rei scatterà dal 1° gennaio 2018, e consisterà in un assegno mensile da 190 fino a 485 euro, per un massimo di 18 mesi. Al momento verranno avvantaggiati i nuclei con almeno un figlio minorenne, quelli con un figlio con disabilità (anche se maggiorenne), con una donna in stato di gravidanza, o con una persona di 55 anni o più in condizione di disoccupazione. L’erogazione avverrà tramite una carta di pagamento elettronica denominata Carta Rei. Dall’Acli non hanno mancato di sottolineare che il Rei è stato approvato dall’esecutivo anche grazie alle pressanti sollecitazioni dell’associazione. “Nell’auspicio che anche nella nostra provincia i Comuni siano pronti a ricevere le domande – ha commentato il presidente provinciale delle Acli di Potenza, Emanuele Abbruzzese – siamo pronti a fornire tutta l’assistenza ai cittadini ed alle stesse amministrazioni per permettere ai cittadini bisognosi di accedere al beneficio senza intoppi. Purtroppo le risorse stanziate sono insufficienti a coprire tutte le situazioni di bisogno. Una famiglia potentina con 2 figli minorenni, padre e madre, è considerata assolutamente povera se sostiene una spesa mensile per consumi essenziali pari o inferiore a 844 euro. La soglia di povertà relativa per una famiglia di 2 componenti è, invece, di 1.050 euro mensili”.