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mercoledì 5 dicembre 2018

Due scosse di terremoto oggi in Basilicata


Continua a tremare la terra nella nostra regione, sebbene con fenomeni impercettibili alle persone: nella giornata odierna sono stati due gli eventi sismici registrati, entrambi di bassissima intensità. 
La Sala Sismica dell''ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), che monitora h-24 tutti i terremoti che si verificano in Italia, ha registrato una prima scossa appena poco dopo la mezzanotte, con epicentro a Tolve, in provincia di Potenza, di magnitudo 1.4.
La seconda scossa registrata dall'Ingv ha avuto, invece, come epicentro una zona a circa 5 chilometri da Matera ed è stata sempre di magnitudo 1,4. Quest'ultimo lieve fenomeno tellurico è stato registrato stamattina alle 9.30.
In entrambi i casi, come si può ben comprendere data la tenuità delle scosse, non si sono registrati danni a persone e a cose.
Piero Miolla

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mercoledì 28 novembre 2018

Calcio, Eccellenza: soddisfatto il Ferrandina per il pari di Tolve

 
Un buon pareggio esterno nella penultima trasferta del girone di andata. Il Ferrandina di Emanuele Finamore è tornato da Tolve, dove ha impattato per 1-1 con i giallorossi del Real, consapevole di aver conquistato un buon punto e di aver giocato una buona gara. 
Come ha sottolineato il vice presidente e direttore tecnico degli aragonesi, Antonio Stigliano, “alla fine il risultato è giusto, anche se il pensierino ai tre punti ci stava, eccome. Dopo essere andati in vantaggio nel primo tempo con Ciampa e aver sfiorato più volte il raddoppio, siamo stati raggiunti su calcio di rigore, causato da un intervento poco lucido e scomposto di un nostro difensore, soltanto verso la mezz’ora della ripresa. Verso la fine, poi, due bellissimi interventi di entrambi i portieri hanno salvato le due squadre da una sconfitta, che per quanto visto in campo nell’intera partita, sarebbe stata una beffa”. 
Morale della favola? “Alla fine siamo soddisfatti della prestazione in generale e del fatto che stiamo recuperando gli acciaccati”. Infortuni che, ha ricordato Stigliano, “in quasi due mesi ci hanno massacrato la rosa. Da oggi si potranno aggregare anche Musillo e Maino, oltre a qualche elemento che ci servirà per rafforzare ulteriormente la squadra. Perché, da domenica prossima – ha concluso ricordando Stigliano - con l’apertura della finestra invernale dei trasferimenti e degli svincoli), parte un altro campionato. Si salvi chi può”. 
Piero Miolla 

mercoledì 19 settembre 2018

Calcio, Eccellenza: il Montescaglioso "vede" il bicchiere mezzo pieno.



Tre pali, due gol fatti e altrettanti subiti. Poteva andare meglio, forse, l’anticipo della seconda giornata del campionato di Eccellenza per il Montescaglioso, che ha pareggiato 2-2 a Tolve. Opposti ai padroni di casa del Real, i biancazzurri sono andati sotto di due reti ma hanno reagito con veemenza riuscendo a rimontare anche se il conto dei legni colpiti, probabilmente, lascia spazio più ai rimpianti che all’ovvia soddisfazione per essere stati capaci di rimontare. 
Dopo l’uno-due dei giallorossi di casa, infatti, dapprima Roberto Angelino e poi Davide Di Cuia hanno raddrizzato la situazione, mentre Luigi Natale e Domenico Grittani hanno colpito pali e traverse. Alla fine, come detto, il risultato non si è schiodato dal 2-2, nonostante la superiorità numerica della squadra allenata da Pasquale Martinelli. Peccato, ma in casa Montescaglioso si guarda al bicchiere mezzo pieno. 
“Ci teniamo la prestazione positiva – ha infatti puntualizzato il presidente, Raffaele Oliva – e la forza di reazione che i ragazzi hanno saputo mettere in campo. Certo, abbiamo per tre volte colpito pali e traverse ma non è il caso di soffermarsi troppi su questi episodi: vorrà dire che dalla prossima partita dovremo cercare di essere più precisi”. Insomma, nessun dramma e, anzi, un plauso alla squadra per aver saputo reagire così bene e rimettere in piedi una partita che, ad un certo punto, era sembrata compromessa. 
“Sono contento per come, nel complesso, i ragazzi hanno giocato perché non era facile, quando siamo andati sotto di due reti, mantenere la necessaria lucidità e reagire. La squadra, invece, non ha perso la calma e, pian piano, ha saputo cingere d’assedio la metà campo degli avversari fino a rendersi pericolosa varie volte”. A questo punto non resta che migliorare, specie dal punto di vista fisico, e pensare al prossimo match che vedrà capitan Paolo Giasi e compagni ospitare il Ripacandida.
Piero Miolla

martedì 18 settembre 2018

Calcio, Eccellenza: pareggio esterno per il Montescaglioso



Finisce in parità l’atteso anticipo della seconda giornata del campionato di Eccellenza tra i padroni di casa del Real Tolve e il Montescaglioso. Nel “nuovo” San Rocco, rimesso a nuovo con uno splendido manto in sintetico, i giallorossi padroni di casa iniziano alla grande, andando addirittura al doppio vantaggio, ma si fanno raggiungere dalla rimonta degli uomini di Pasquale Martinelli. La cronaca. Tolve in vantaggio già all’8’ con Claps: dopo una disattenzione difensiva degli ospiti si sviluppa un batti e ribatti in area con la palla che arriva a Claps, il quale trafigge Alessandro Cifarelli; al 12’ raddoppio del Real Tolve: i giallorossi se ne vanno in contropiede dopo un corner del Montescaglioso con Vaccaro che riceve un cross e, di testa, realizza il 2-0; al 20’ reazione degli ospiti con una traversa di Natale, che calcia da circa 40 metri; quattro minuti più tardi, Grittani si inserisce in area su assist di Natale ma il suo tiro si stampa sulla traversa; al 33’ gli ospiti accorciano: lancio di Di Cuia dalla destra per Angelino, che entra in area e supera Laurieri. Nella ripresa parte bene il Montescaglioso, che trova il pareggio al minuto numero 7 con Di Cuia, lesto a battere Laurieri. Il match si spegne piano piano, e il pareggio tutto sommato sta bene ad entrambe.  
Real Tolve-Montescaglioso 2-2
Real Tolve Laurieri, Abbatangelo, G. Vaccaro (‘93), Pentangelo, Pietrafesa, Giura, Uva, Malagnino, G. Vaccaro (’96), Claps, Falanga. A disp. Pizzi, Casaletto, Mancuso, Lacidogna, Moliterni, Lotumolo, Mesecorto, Basentini, Zaccagnino. All. Bardi
Montescaglioso Cifarelli, Pietromatera, Varisco, Armento, Lomonaco, De Lucia, Natale, Di Cuia, Angelino, Grittani, Bitondo. A disp. Prisco, Giasi, Pellegrino, Miraglia, Montemurro, Leccese, Simmarano, Palazzo. All. Martinelli
Arbitro Iurino di Venosa
Reti 8’ p.t. Claps, 12’ p.t. Vaccaro, 33’ p.t. Angelino, 7’ s.t. Di Cuia
Note ammonito Di Cuia.
Piero Miolla

mercoledì 10 gennaio 2018

Su ambiente e futuro della nostra terra le consderazioni di don Giuseppe Di Tolve.

Il card. Carlo Maria Martini, affermava “Non mi importa se l’uomo crede, ma che ragioni!”. La presente missiva, non vuol essere un atto sterile o qualunquista da parte di chi borbotta dietro le quinte ma un accorato appello che nasce dalla sofferenza dei poveri sia a livello materiale ma anche spirituale e morale. Una sofferenza che sento e che mi spinge ad essere coerente e concreto nel quotidiano, per salvare l’acqua, l’aria ed il suolo della Basilicata, ricordando a tutti voi il senso della Corresponsabilità. 
Esprimerò una serie di considerazioni: è in atto una grave aggressione alla nostra amata terra attraverso le trivellazioni petrolifere che hanno già danneggiato il nostro ecosistema con forte pregiudizio per la salute a cui si aggiungono gli inquinanti delle aree da bonificare di interesse nazionale e tutte quelle aree contaminate da inquinanti di cui ancora non si ha contezza. Papa Francesco afferma nell’Enciclica Laudato Si’ sulla cura della casa comune: <Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinati – specie il carbone, ma anche il petrolio – deve essere sostituita progressivamente e senza indugio> (LS, n.165). Ed ancora, sempre nella LS, aggiunge con molta chiarezza che noi dobbiamo prenderci cura della casa comune e che non possiamo continuare sulla strada intrapresa perché ciò porterebbe inevitabilmente alla distruzione della vita sul pianeta. 
Pensando al nostro territorio regionale, è paradossale che essendo ricco di risorse e di grandi potenzialità, ci possa essere una grande sofferenza per la mancanza di lavoro. Oggi, si parla tanto di Matera 2019 Capitale della Cultura, motivo di gioia per noi gente lucana, se però, da questo traguardo si riuscisse a stroncare la “disoccupazione dilagante” visti i tanti “dio denari” che continueranno ad arrivare. O sono già destinati ad altro? Arriveranno per il bene della gente o per arricchire chi sta nel giro dei pochi eletti? Mi auguro che non siano quattrini gettati al vento invece di essere destinati a risanare le piaghe profonde che richiamano la sofferenza di tanti nostri concittadini resi impotenti da scelte irresponsabili di altri che non possono che generare grandi diseguaglianze. Voi che fate a gara per essere compensati da indennità sempre più alte legiferando norme “ad personam”, pensate che sia pura fantasia che la nostra gente rovisti nei bidoni dell’immondizia alla ricerca degli scarti di cui cibarsi? Pensate che siano poche le persone che vengano a chiedere un sostegno per provvedere del necessario per sopravvivere? No. È la verità. È la realtà inaccettabile a cui siamo arrivati, perché bisogna avere il coraggio di rompere il silenzio, l’omertà che si svela ai nostri occhi. Negare la povertà. Tacerlo è una colpa grave come lo è il far passare un diritto sacro santo per un favore. 
Contro il “degrado morale ed ecologico” dobbiamo imparare ad educarci ed essere costruttori di bellezza. Il “degrado” qualsiasi esso sia appartiene ad una cultura volgare, individualistica e contro-producente per il non bene della dignità umana e dell’intera comunità. E’ una mentalità che si sta allargando a macchia d’olio. “Chi fa il proprio dovere non può smettere!”. La “paura” si vince continuando a fare quello che si dovrebbe fare con amore e passione per il bene di tutti e per il rispetto di chi non c’è più. Dobbiamo riconoscere che la vita è un compito affidato alle nostre mani, è un dono ma anche impegno. Ciò che siamo lo dobbiamo al Creatore, ma ciò che diventiamo lo dobbiamo anche alle scelte della nostra libertà, alla sollecitudine della nostra applicazione, alla nostra solerzia. Il talento ricevuto non deve essere sepolto nel fondo oscuro dell’inerzia e della non-curanza negligente. 
Cari amici, di fronte all’accentuarsi dei problemi ecologici, è urgente una rinnovata cultura che riscopra il rispetto e la cura per il creato come una <corresponsabilità> da condividere a tutti i livelli, ognuno nel proprio ambito e secondo le proprie competenze. Si tratta di una vera conversione di mentalità e di stili di vita. La testimonianza di questa speranza è un impegno che ogni credente deve sentire prioritario. Gli egoismi personali e sociali sono sempre pronti a voler far pagare ciò che avverrà di seguito. Dobbiamo impegnarci a partire da tre imperativi: non inquinare, non sprecare, non sfruttare e tre principi: non sei padrone di nulla, la vita sulla terra dipende anche da te, l’economia è utile solo se ordinata allo sviluppo sostenibile e alla bellezza. Occorre umiltà, onestà, competenza, trasparenza da parte di tutti. E tanta gratitudine verso i cittadini che si sono dati da fare – e continuano con amore e fiducia perché qualcosa possa cambiare ancora. Tanti i volontari che dovrebbero essere di esempio ai giovani, e invece vengono additati come “colpevoli” di vano allarmismo. Un insulto ai morti, un’offesa a chi non si rassegna a vivere nel degrado criminale e ambientale. 
Concludendo, vi lascio con un interrogativo utilizzato durante l’iniziativa “Per non dimenticare: una messa per la vita” celebrata ogni ultima Domenica del mese da ormai un anno: un giorno chiesero ad un noto professore: cos’è il cancro? Rispose: < è una malattia ambientale … cancerogeni ovunque … in Italia moriremo tutti di cancro!>. (da una dichiarazione di Umberto Veronesi). Allora, chiediamoci: E se dovessi morire di tumore … sarebbe considerato omicidio? E, l’omicida verrebbe individuato? Ai posteri … l’ardua sentenza!!!  Ve ne sarò grato, se dimostrerete di mettere da parte i vostri interessi personali nell’interesse della comunità, solo cosi non spegnerete la speranza dei lucani. Un grande atto della volontà e della ragione che renderà onore al vostro senso di responsabilità, nell’unico interesse del Bene Comune. In attesa di accogliere Gesù Bambino in Basilicata, ci auguriamo che nasca “sano” sviluppando gli ‘anticorpi’ contro alcuni virus e alla rassegnazione del degrado ambientale etico e morale.
 don Giuseppe Ditolve, vicario parrocchiale di Pisticci,