sabato 11 novembre 2017

Basentana: ancora liquido nero e sabbia nel tratto interessato dal ribaltamento di un'autocisterna

PIERO MIOLLA

C’è ancora del liquido nero nella cunetta prospiciente la carreggiata in direzione Potenza della statale 407 Basentana, al chilometro 44,300. Si tratta dell’olio esausto fuoriuscito da un’autocisterna che si è ribaltata, per causa ancora non chiarite, lunedì scorso: il mezzo, proveniente da Taranto, era diretto a Pignola e trasportava, appunto, olio esausto che, verosimilmente, sarebbe dovuto servire per la bitumazione. Liquido probabilmente inquinante, dunque, e non certo acqua minerale. L’incidente porto alla chiusura totale dell’arteria per circa 24 ore, dapprima per consentire ai Vigili del Fuoco di mettere in sicurezza il mezzo, aspirando la parte dell’olio non sversatasi, poi per liberare la carreggiata dalla stessa autocisterna. Successivamente per dare alla ditta incaricata da Anas la possibilità di effettuare la bonifica. Siamo andati sul posto, a cavallo tra i territori di Salandra e Grassano, per capirne di più. A circa 200 metri dal punto in cui il mezzo si è ribaltato c’è una vasta area della statale che risulta contrassegnata dalle operazioni di bonifica, con la carreggiata a tratti di colore chiaro, conseguenza del fatto che è stata cosparsa sabbia per assorbire il liquido fuoriuscito. Dall’ampiezza delle macchie si comprende bene come l’olio si sia distribuito in ampiezza per circa 200 metri sull’asfalto, ma non sappiamo se si è incanalato in cunette o canali e si è incamminato verso il vicino Basento. Avvicinandosi al punto del ribaltamento abbiamo notato macchie nere sull’asfalto, simili a quelle che si formano quando c’è un gocciolamento. Il camion, dunque, aveva una perdita di olio? Inoltre, il guard rail è danneggiato circa 100 metri prima del punto di impatto: l’autista ha perso il controllo del mezzo già in quel punto? Parrebbe di sì, anche perché appena dopo questo punto si intravedono sull’asfalto segni di penumatici che, dall’esterno della carreggiata, rientrano sulla strada. L’autista, quindi, dopo aver perso il controllo e urtato il guard rail è riuscito a rimettersi in marcia? Altra anomalia, non ascrivibile all’autista: nel punto in cui il mezzo sembrerebbe essere uscito per la prima volta di strada, tra la carreggiata e lo spazio in terra oltre il quale c’è il guard rail, esiste un dislivello di circa 5 centimetri che non dovrebbe esserci. L’autocisterna potrebbe aver avuto difficoltà a rientrare in carreggiata anche a causa di questo dislivello. Il “meglio”, però, arriva nel punto in cui il mezzo si è ribaltato: asfalto a parte, dove è chiaramente visibile la presenza dell’olio, è nella cunetta che persiste una certa quantità di liquido. Insieme a un estintore, ci sono altri rifiuti (probabilmente già presenti prima del sinistro) ma, soprattutto, erba nerissima. Nel raggio di circa 50 metri, poi, la presenza dell’olio è evidente ed anche imbarazzante, insieme a un cumulo di sabbia che, se è servita per la bonifica, sarebbe contaminata e andrebbe rimossa e smaltita, proprio come il liquido nero. La domanda è semplice: se la bonifica è ancora in corso, come si spera, perché ieri sul posto non c’era anima viva? Se, invece, è terminata, perché quella sabbia e quel liquido non sono stati asportati? Guarda il video

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