sabato 2 giugno 2018

Bruno Agneta e l'Elettra Marconia si separano.



Bruno Agneta non allenerà l’Elettra Marconia nel prossimo campionato di Prima categoria. Il tecnico e la società di Salvatore Borraccia, infatti, non sono riusciti a trovare un accordo anche per la prossima stagione che vedrà la squadra jonica gareggiare, da neo promossa, nel campionato immediatamente superiore alla Seconda categoria. 
“La società Asd Elettra Marconia ha incontrato Bruno Agneta – si legge in una nota - per chiudere la stagione calcistica 2017/18, fare il punto della situazione e programmare la prossima. Alla fine della riunione le parti non sono riuscite a trovare un concorde ed univoco programma e la società ha deciso di chiudere il rapporto professionale con Agneta”. 
Detto questo, il club rossoblù ha poi ringraziato “mister Agneta per il proficuo lavoro svolto e per il prestigioso risultato raggiunto, augurandogli per il futuro i migliori successi professionali che, con le sue capacità, sicuramente riuscirà a raggiungere. La società da domani promuoverà tutte le necessarie iniziative per trovare una nuova guida tecnica a cui affidare la squadra per affrontare il prossimo campionato di Prima categoria”. 
Insomma, si chiude una fase, quella legata alla conduzione tecnica dell’ex attaccante di Pisticci, Francavilla in Sinni, Marconia e Genzano, per passare ad una nuova. Con quale allenatore? Lo sapremo molto presto, visto che, come la società ha annunciato, la dirigenza del Marconia si è già messa al lavoro per individuare e, soprattutto, contrattualizzare, il successore di Agneta. Per il resto, non ci sono grandissime novità: la società molto probabilmente solo dopo aver scelto il nuovo tecnico passerà a scrutare il mercato per rinforzare la rosa che affronterà la Prima categoria, passando ovviamente anche per le necessarie conferme. 
La volontà, in ogni caso, sembra chiara: l’Elettra vuole recitare un ruolo di primo piano anche nel nuovo torneo. Per farlo, però, ci vorranno nuove energie economiche e fisiche che i dirigenti sembrano pronti a spendere.
Piero Miolla

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